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SANITÀ. Siglato l'accordo fra l'assessorato e i sindacati. Previsto anche un piano di formazione e di riqualificazione.
Medici non solo nelle «guardie». Più ore di lavoro e altri servizi.
1.600 camici bianchi impiegati nei Punti di primo intervento per le piccole emergenze.
Russo: «È una scommessa importante che ha trovato piena condivisione tra i medici delle guardie mediche che diventeranno attori protagonisti del sistema sanitario regionale».
PALERMO - I medici delle guardie mediche siciliane saranno destinati anche ad altri servizi sanitari: è uno dei punti fondamentali dell'accordo firmato dall'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, dopo averlo concertato con le organizzazioni sindacali di categoria. L'intesa supera il precedente contratto in materia, che risaliva al 2004, ed ha l'obiettivo di garantire una profonda riorganizzazione e riqualificazione nel settore della continuità assistenziale. Inoltre sono recepite le norme quadro dell'intesa nazionale siglata nel marzo di quest'anno. I circa 1.600 medici siciliani di guardia medica assicureranno adesso un potenziale orario di 3.300 ore in più alla settimana, in modo da permettere un ampliamento dci servizi. Il "surplus" orario sarà utilizzato dalle Aziende sanitarie provinciali (le ex Asl) per la costituzione dei Ppi, i punti di primo intervento che saranno allocati nei nuovi Pta (cioè i Punti territoriali di assistenza) ed aperti al pubblico dalle 8 alle 20 per il trattamento delle piccole urgenze.
L'obiettivo dell'assessorato alla Salute è il decongestionamento dei pronto soccorso ospedalieri, dove spesso i pazienti sono costretti a lunghe attese.
Il monte orario aggiuntivo dei medici di guardia medica verrà utilizzato anche negli ambulatori "codici bianchi", previsti accanto ai pronto soccorso ospedalieri e per potenziare l'assistenza al cittadino anche in altri ambiti assistenziali: tra gli altri, vaccinazioni, visite domiciliari e visite fiscali.
Inoltre le guardie mediche continueranno a garantire il servizio al pubblico dalle 20 alle 8 di tutti i giorni feriali e la continuità assistenziali nei prefestivi e festivi ma saranno studiati opportuni piani di riallocazione e riqualificazione per potenziare le aree territoriali più critiche. Nell'intesa è previsto anche un pianta di formazione per la gestione delle urgenze e di riqualificazione delle professionalità con un potenziamento dell'accordo con la rete dei medici di medicina generale.
«Questo accordo - afferma Russo - servirà a garantire ai cittadini servizi territoriali più efficienti e professionali che permetteranno di limitare il ricorso alle strutture ospedallere e di evitare in utili code ai pronto soccorso. È una scommessa importante di questo assessorato che ha trovato piena condivisione tra i medici delle guardie mediche che dovranno diventare sempre più attori protagonisti del sistema sanitario regionale». Poi l'assessore alla Salute annuncia un costante monitoraggio: "Stiamo investendo tantissimo sulla medicina territoriale e ci aspettiamo un ritorno in termini di professionalità ed efficieIlza: proprio per questo valuteremo i risultati attraverso precisi indicatori e chiederemo alle Asp la massima attenzione in fase organizzativa. Due settimane fa abbiamo siglato il nuovo accordo con i medici di medicina generale: adesso, con il nuovo accordo, possiamo dire che siamo nelle condizioni in poco tempo di attuare concretamente un pezzo importante della riforma sanitaria, in grado di dare risposte efficienti ai bisogni dei cittadini».
PALERMO - I medici delle guardie mediche siciliane saranno destinati anche ad altri servizi sanitari: è uno dei punti fondamentali dell'accordo firmato dall'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, dopo averlo concertato con le organizzazioni sindacali di categoria. L'intesa supera il precedente contratto in materia, che risaliva al 2004, ed ha l'obiettivo di garantire una profonda riorganizzazione e riqualificazione nel settore della continuità assistenziale. Inoltre sono recepite le norme quadro dell'intesa nazionale siglata nel marzo di quest'anno. I circa 1.600 medici siciliani di guardia medica assicureranno adesso un potenziale orario di 3.300 ore in più alla settimana, in modo da permettere un ampliamento dci servizi. Il "surplus" orario sarà utilizzato dalle Aziende sanitarie provinciali (le ex Asl) per la costituzione dei Ppi, i punti di primo intervento che saranno allocati nei nuovi Pta (cioè i Punti territoriali di assistenza) ed aperti al pubblico dalle 8 alle 20 per il trattamento delle piccole urgenze.
L'obiettivo dell'assessorato alla Salute è il decongestionamento dei pronto soccorso ospedalieri, dove spesso i pazienti sono costretti a lunghe attese.
Il monte orario aggiuntivo dei medici di guardia medica verrà utilizzato anche negli ambulatori "codici bianchi", previsti accanto ai pronto soccorso ospedalieri e per potenziare l'assistenza al cittadino anche in altri ambiti assistenziali: tra gli altri, vaccinazioni, visite domiciliari e visite fiscali.
Inoltre le guardie mediche continueranno a garantire il servizio al pubblico dalle 20 alle 8 di tutti i giorni feriali e la continuità assistenziali nei prefestivi e festivi ma saranno studiati opportuni piani di riallocazione e riqualificazione per potenziare le aree territoriali più critiche. Nell'intesa è previsto anche un pianta di formazione per la gestione delle urgenze e di riqualificazione delle professionalità con un potenziamento dell'accordo con la rete dei medici di medicina generale.
«Questo accordo - afferma Russo - servirà a garantire ai cittadini servizi territoriali più efficienti e professionali che permetteranno di limitare il ricorso alle strutture ospedallere e di evitare in utili code ai pronto soccorso. È una scommessa importante di questo assessorato che ha trovato piena condivisione tra i medici delle guardie mediche che dovranno diventare sempre più attori protagonisti del sistema sanitario regionale». Poi l'assessore alla Salute annuncia un costante monitoraggio: "Stiamo investendo tantissimo sulla medicina territoriale e ci aspettiamo un ritorno in termini di professionalità ed efficieIlza: proprio per questo valuteremo i risultati attraverso precisi indicatori e chiederemo alle Asp la massima attenzione in fase organizzativa. Due settimane fa abbiamo siglato il nuovo accordo con i medici di medicina generale: adesso, con il nuovo accordo, possiamo dire che siamo nelle condizioni in poco tempo di attuare concretamente un pezzo importante della riforma sanitaria, in grado di dare risposte efficienti ai bisogni dei cittadini».
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