
La città di Randazzo nuovamente sul «chi va là» per difendere i pochi servizi che ormai offre l'ex ospedale. Il sindaco, Ernesto Del Campo, comunica che il reparto di lungodegenza, dove trovano assistenza soprattutto pazienti cronici, è stato soppresso e che al suo posto sono stati istituiti 16 posti di lungoassistenza, un reparto che offrirebbe gli stessi servizi, con il vantaggio che a disporre i ricoveri possono essere anche i medici di famiglia. Per questo, tutto sommato, l'idea al sindaco è piaciuta, ma, leggendo la delibera dell'Asp, Del Campo ha trovato due termini che gli fanno temere che l'istituzione sia provvisoria. «Proprio così - afferma il primo cittadino. Da ieri i 16 posti di lungodegenza non ci sono più. Otto posti sono stati soppressi del tutto e altri 8 sono stati trasferiti al reparto di Medicina dell'ospedale di Bronte. In cambio, a Randazzo è stata istituito il reparto di lungoassistenza, un servizio previsto nel nuovo piano sanitario che, in verità, garantisce le stesse prestazioni di quello precedente. Il fatto però - ribadisce - che nella delibera si legga che il servizio è stato istituito in forma sperimentale e che la permanenza dello stesso personale medico è temporanea, ci preoccupa parecchio».
SEGUE NEI DETTAGLI


















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