il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 5 giugno 2010

Anche i medici incrociano le braccia: si smantella la sanità


Sole 24Ore - 05.06.2010
Ed. del 05.06.2010 - pag. 15
Roberto Turno

Verso lo stop in due giornate: 12 e 19 luglio.

LA STRETIA CONTESTATA. Bloccati aumenti per 1,7 miliardi: per i medici pubblici significa 3-5mila euro a testa. Stop anche a scatti di anzianità e notturni. ALLARME OSPEDALI. La preoccupazione delle regioni per il rischio paralisi: 78mila unità in meno f
ROMA - Mercoledì tutti davanti al Senato e poi, se non incasseranno risultati, due giornate di sciopero il 12 e il 19 luglio. Perché «così si smantella la sanità pubblica». I sindacati dei 110mila medici pubblici fanno muro contro la manovra 2011-2012 del governo. Con l'eccezione di Cisl e Uil, peraltro non tra i più rappresentativi, che pur condividendo tutte le critiche al provvedimento, si sono dissociati dalla «dichiarazione intempestiva» dello sciopero, limitandosi per il momento a chiedere una «consultazione urgente» a Berlusconi e a Fazio per concordare le modifiche a un testo che in ogni caso, affermano, avrà effetti «molto negativi» sul funzionamento l'organizzazione degli ospedali e della sanità pubblica.
Per lunedì Federfarma conferma l'assemblea nazionale contro una «manovra insostenibile». E due giorni dopo ecco che i camici bianchi cominceranno a farsi sentire da parlamento e governo. Come ampiamente annunciato, l'universo della sanità pubblica alza le barricate contro i tagli in arrivo. Che anche per i medici saranno pesanti: ma non solo per noi, mettono in guardia, perché i contraccolpi rischiano seriamente di avere pesanti ripercussioni dappertutto, regioni virtuose o meno, sull'efficienza e la qualità del servizio sanitario pubblico. Spostando l'asse dell'assistenza verso il privato («per chi può permetterselo» accusa la Cgil) e paradossalmente, nonostante le priorità del governo, di allungare le liste d'attesa.
Una protesta in difesa del SSN è insomma la parola chiave dei sindacati dei medici che non vogliono limitarsi alle rivendicazioni salariali di categoria messe in naftalina della manovra: blocco dei contratti (e delle convenzioni dei medici di famiglia), mancati scatti di anzianità, congelamento della progressione economica legata alla valutazione professionale e della retribuzione per i notturni e i festivi. E questo proprio quando da lunedì inzierà in aula alla Camera l'esame del ddl sulla «governance sanitaria» che tra l'altro riserva ai medici la liberalizzazione della libera professione intramuraria (più possibilità di attività privata) e, se l'economia consentirà, l'aumento a 70 anni dell'età pensionabile.
L'accusa mossa dal sindacati alla manovra è così di determinare «tagli inaccettabili» alla sanità pubblica e «gravi iniquità» nei confronti dei medici, che pure si dicono pronti a dare il loro contributo al risanamento del conti pubblici. A patto però di non sottrarre «risorse indispensabili al funzionamento del Ssn e al mantenimento dei livelli essenziali nel territorio», messi a rischio anche dai tagli per 10 miliardi alle regioni, che mercoledì sera incontreranno Tremonti e Fitto. La nostra è «una risposta dovuta alla violenza dell'attacco nei confronti della preziosa risorsa del servizio pubblico e al principio dell'equità sociale» ha spiegato Costantino Troise, considerato il prossimo segretario in pectore dell'Anaao, il primo sindacato degli ospedalieri.
Il salasso è presto detto. Tra contratto e convenzioni vengono bloccati) per tre anni aumenti da 1,7 miliardi: per i medici pubblici significano 3-5 mila euro a testa, il blocco degli scatti di anzianità vale altri 460 milioni: da 11mila a 35mila euro per chi ci incappa. Senza dire di chi perde la qualifica da prrimario: altri 5mila euro. Un migliaio di euro al massmo vale poi il taglio del 5% sugli stipendi oltre 90mila euro e del 10% sopra i 150mila euro. Ma a far tremare le sorti del servizio pubblico è lo stop al turn over: fino al 2014 significherà perdere 78mila unità tra medici e non medici. Fuori dalla porta se ne andranno poi quasi 5mila precari. Per gli ospedali rischia di essere la paralisi, e questo le regioni lo sanno bene e lo temono. Che abbiano i conti a posto o meno.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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