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BARCELLONA. La notizia della revoca del decreto dell'assessore Russo ridà fiato alla città. Nania: «Garantiremo un futuro all'ospedale».
Era stata prevista una riduzione di postlletto acuti da 105 a 78 accompagnata da un depotenzlamento dei reparti di ostetricia e pediatria.
BARCELLONA - La notizia della firma dell'assessore alla Sanità Massimo Russo apposta sul provvedimento di revoca del precedente decreto di riordino della sanità siciliana ha riacceso la speranza di un rilancio dell'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona, pesantemente penalizzato dalla rimodulazione del piano sanitario annullato. Secondo la precedente disposizione, infatti, era stata prevista una riduzione di posti letto acuti a 78 rispetto ai 105, annunciato dalla conferenza dei sindaci del dicembre 2009, con un depotenziamento dei reparti di ostetricia e pediatria che nelle prospettive degli ultimi anni dovevano diventare il punto di riferimento del nuovo polo materno-infantile previsto a Barcellona. Erano insorti tutti dalla maggioranza all'opposizione con le ovvie distinzioni per chiedere il rispetto al diritto all'assistenza sanitaria per gli oltre 100 mila abitanti del comprensorio che fanno riferimento alla struttura di contrada Sant'Andrea. Il sindaco Candeloro Nania aveva chiamato a raccolta i colleghi dell'hinterland trovando la solidarietà dei comuni di Terme Vigliatore, Rodi Milici, Mazzarrà Sant'Andrea e Meri, ma dalla Regione non erano arrivati segnali confortanti con continui rinvii degli incontri fissati all'assessorato alla Sanità: «La decisione di revocare il decreto di riassetto del piano sanitario - afferma Nania - ci consente di poter far sentire la nostra voce nelle sedi opportune per cercare di garantire un futuro al presidio di Barceilona, che sarebbe stato declassato dalle scelte insensate portate avanti dalla Regione. Eravamo pronti ad impugnare per via legale il provvedimento perché disattendeva le direttive fissate dalla riunione dei sindaci, svoltasi a Messina nel dicembre scorso, che sanciva un sostanziale potenziamento del nosocomio. Cercheremo di ripartire da quel punto, per ottenere un ulteriore rafforzamento dell'ospedale».
Tra coloro che hanno maggiormente criticato l'amministrazione comunale nei mesi scorsi per il modo in cui ha affrontato la questione c'è stato il commissariato cittadino dell'Udc, Carmelo Torre: «Abbiamo l'occasione insperata di rivendicare il diritto ad un'assistenza efficiente presso il nosocomio di Barcellona. Per questo dobbiamo superare gli sbarramenti e coinvolgere tutti in questo percorso per dare risposte concrete alla città. L'amministrazione fino ad oggi ha portato avanti una battaglia isolata, ma adesso dovrebbe cambiare atteggiamento, aprendosi alle diverse realtà del territorio per battere il pugno nelle sede opportune al fine di ottenere un nuovo rilancio dell'ospedale di Barcellona».
Tra coloro che hanno maggiormente criticato l'amministrazione comunale nei mesi scorsi per il modo in cui ha affrontato la questione c'è stato il commissariato cittadino dell'Udc, Carmelo Torre: «Abbiamo l'occasione insperata di rivendicare il diritto ad un'assistenza efficiente presso il nosocomio di Barcellona. Per questo dobbiamo superare gli sbarramenti e coinvolgere tutti in questo percorso per dare risposte concrete alla città. L'amministrazione fino ad oggi ha portato avanti una battaglia isolata, ma adesso dovrebbe cambiare atteggiamento, aprendosi alle diverse realtà del territorio per battere il pugno nelle sede opportune al fine di ottenere un nuovo rilancio dell'ospedale di Barcellona».
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