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Mazara. Intervento dell'assessore Russo. Le novità per l'Abele Ajello. Nuovi ricorsi al piano di riordino.
Mazara. «Abbiamo effettuato un ribaltamento: dagli interessi individuali a quelli del cittadino». Questo è quanto dichiarato dall'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, intervento ieri pomeriggio presso l'Aula consiliare "31 marzo 1946" nel corso di un incontro-dibattito, organizzato dal Centro culturale "Giuseppe Napoli", dedicato al «Riordino della Rete Ospedaliera nell'Asp di Trapani- Ruolo di dell'Ospedale Ajello». Ad aprire i lavori è stato l'assessore comunale Franco Ditta: «Ognuno - ha detto - deve lavorare secondo le proprie competenze e responsabilità per rendere il nostro Ospedale "Ajello" un modello al servizio dei cittadini». Anche l'assessore provinciale Franco Gancitano, ha auspicato il miglioramento del servizio sanitario provinciale.
«Il Piano di riordino prevede il potenziamento dell'Ospedale "Ajello" - ha spiegato il manager dell'Asp Fabrizio De Nicola - con il mantenimento di importanti unità operative e l'allocazione dei nuovi reparti di Riabilitazione e della Lungodegenza per un totale di 143 posti letto. Inoltre Mazara del Vallo sarà sede della Radioterapia diventando centro di riferimento per la Provincia. Inoltre -arriveranno nello stesso nosocomio attrezzature di alta tecnologia e partiranno a breve i lavori per la ristrutturazione del Pronto Soccorso che sarà reso più funzionale in attesa del finanziamento nazionale di 26 milioni di euro per la ristrutturazione e modernizzazione dello stesso Ospedale che costituirà un centro di eccellenza integrato con altri servizi presenti sul territorio trapanese».
Nel suo intervento Russo ha detto: «La nostra riforma ha posto al centro il cittadino al contrario di quanto è avvenuto in passato. Abbiamo ereditato un sistema fatto di sprechi, interessi illegittimamente individuali che mortificava la professionalità dei suoi operatori e non guardava ai reali bisogni dei cittadini. Non abbiamo cercato il consenso di tutti a tutti i costi ma prestato attenzione a quelle che erano le deficienze del sistema. Fra gli obiettivi raggiunti vi anche il risanamento di gran parte deficit: stiamo cambiando la Sicilia a partire dalla Sanità».
Durante la conferenza si è registrata la protesta silenziosa di circa 35 infermieri ex precari da 12 mesi licenziati dall'Asp.
Tutto questo mentre dopo il Comune di Trapani anche quello di Castelvetrano ha deliberato di ricorrere al Tar contro il piano di riordino sanitario.
«Il Piano di riordino prevede il potenziamento dell'Ospedale "Ajello" - ha spiegato il manager dell'Asp Fabrizio De Nicola - con il mantenimento di importanti unità operative e l'allocazione dei nuovi reparti di Riabilitazione e della Lungodegenza per un totale di 143 posti letto. Inoltre Mazara del Vallo sarà sede della Radioterapia diventando centro di riferimento per la Provincia. Inoltre -arriveranno nello stesso nosocomio attrezzature di alta tecnologia e partiranno a breve i lavori per la ristrutturazione del Pronto Soccorso che sarà reso più funzionale in attesa del finanziamento nazionale di 26 milioni di euro per la ristrutturazione e modernizzazione dello stesso Ospedale che costituirà un centro di eccellenza integrato con altri servizi presenti sul territorio trapanese».
Nel suo intervento Russo ha detto: «La nostra riforma ha posto al centro il cittadino al contrario di quanto è avvenuto in passato. Abbiamo ereditato un sistema fatto di sprechi, interessi illegittimamente individuali che mortificava la professionalità dei suoi operatori e non guardava ai reali bisogni dei cittadini. Non abbiamo cercato il consenso di tutti a tutti i costi ma prestato attenzione a quelle che erano le deficienze del sistema. Fra gli obiettivi raggiunti vi anche il risanamento di gran parte deficit: stiamo cambiando la Sicilia a partire dalla Sanità».
Durante la conferenza si è registrata la protesta silenziosa di circa 35 infermieri ex precari da 12 mesi licenziati dall'Asp.
Tutto questo mentre dopo il Comune di Trapani anche quello di Castelvetrano ha deliberato di ricorrere al Tar contro il piano di riordino sanitario.
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