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Già 500 dipendenti rinunciano ai crediti sugli straordinari. Russo: occupazione garantita.
L'assessore: evitato il rischio di un ulteriore buco della sanità. I 3.000 dipendenti della Sise potranno essere assunti dalla nuova società che gestirà il servizio.
PALERMO - La gestione del 118 in Sicilia si avvia verso il passaggio definivo nelle mani della Seus, società consortile formata dalla Regione e dalle aziende sanitarie. Nell'arco di un paio di settimane, dovrebbe cedere il passo la Sise, società che ha gestito il servizio per conto della Croce Rossa. Sono già più di 500 gli autisti soccorritori della Sise che hanno firmato la transazione con la nuova azienda, atto che precede la loro messa in mobilità e la successiva assunzione da parte della Sues.
Si tratta di un passaggio che ha richiesto mesi di trattative e di concertazione con i sindacati. I tremila lavoratori della Sise, tra l'altro, reclamavano tutta una serie di crediti per straordinari non pagati per un totale di oltre 50 milioni di euro. Cifra alla quale l'assessore alla Salute, Massimo Russo, aveva chiesto di rinunciare in cambio della garanzia della riassunzione nella nuova società. Anche perchè, di mezzo, c'era il rischio di un nuovo buco nella sanità che avrebbe messo in difficoltà la Sicilia, impegnata a rispettare il piano di rientro siglato col governo nazionale.
L'offerta di Russo prevedeva tra l'altro anche il passaggio dalle 30 ore svolte in questi anni ad un contratto full time di 36 ore. Quasi tutti i lavoratori finora contattati dalla Regione hanno accettato la proposta dell'assessorato.
E intanto sono stati assunti dalla Seus anche i primi 20 lavoratori del settore amministrativo, che dovranno svolgere i primi atti della nuova società. Facendo presagire che la Seus dovrebbe entrare in azione in tempi davvero brevi. «È stata compresa fino in fondo la strategia che si è deciso di seguire - spiega Russo - per chiudere una pagina e aprirne un'altra, mantenendo gli stessi livelli occupazionali. E del resto, proprio in questi giorni, la Corte di Cassazione, per una vicenda analoga, ha ritenuto legittima una soluzione che prevede la rinuncia ad alcuni diritti a fronte di nuovi benefici. Credo che i lavoratori della Sise, che hanno scelto responsabilmente di rinunciare al pagamento degli straordinari, potranno contare su un futuro più sereno che offrirà loro certezze occupazionali».
Nei prossimi giorni proseguiranno le transazioni con i restanti lavoratori. Nel giro di qualche settimana, spiega l'assessorato, dovrebbero essere completate tutte le procedure necessarie all'avvio della gestione del servizio di emergenza urgenza, in totale autonomia, da parte della Seus. «Dopo inevitabili tensioni determinate da una situazione complessa - conclude Russo - non posso che essere soddisfatto per la collaborazione che tutti i soggetti interessati, a cominciare dalla Croce Rossa e dai sindacati, stanno offrendo per rilanciare un servizio che deve continuare ad essere un perno fondamentale del sistema sanitario regionale».
Si tratta di un passaggio che ha richiesto mesi di trattative e di concertazione con i sindacati. I tremila lavoratori della Sise, tra l'altro, reclamavano tutta una serie di crediti per straordinari non pagati per un totale di oltre 50 milioni di euro. Cifra alla quale l'assessore alla Salute, Massimo Russo, aveva chiesto di rinunciare in cambio della garanzia della riassunzione nella nuova società. Anche perchè, di mezzo, c'era il rischio di un nuovo buco nella sanità che avrebbe messo in difficoltà la Sicilia, impegnata a rispettare il piano di rientro siglato col governo nazionale.
L'offerta di Russo prevedeva tra l'altro anche il passaggio dalle 30 ore svolte in questi anni ad un contratto full time di 36 ore. Quasi tutti i lavoratori finora contattati dalla Regione hanno accettato la proposta dell'assessorato.
E intanto sono stati assunti dalla Seus anche i primi 20 lavoratori del settore amministrativo, che dovranno svolgere i primi atti della nuova società. Facendo presagire che la Seus dovrebbe entrare in azione in tempi davvero brevi. «È stata compresa fino in fondo la strategia che si è deciso di seguire - spiega Russo - per chiudere una pagina e aprirne un'altra, mantenendo gli stessi livelli occupazionali. E del resto, proprio in questi giorni, la Corte di Cassazione, per una vicenda analoga, ha ritenuto legittima una soluzione che prevede la rinuncia ad alcuni diritti a fronte di nuovi benefici. Credo che i lavoratori della Sise, che hanno scelto responsabilmente di rinunciare al pagamento degli straordinari, potranno contare su un futuro più sereno che offrirà loro certezze occupazionali».
Nei prossimi giorni proseguiranno le transazioni con i restanti lavoratori. Nel giro di qualche settimana, spiega l'assessorato, dovrebbero essere completate tutte le procedure necessarie all'avvio della gestione del servizio di emergenza urgenza, in totale autonomia, da parte della Seus. «Dopo inevitabili tensioni determinate da una situazione complessa - conclude Russo - non posso che essere soddisfatto per la collaborazione che tutti i soggetti interessati, a cominciare dalla Croce Rossa e dai sindacati, stanno offrendo per rilanciare un servizio che deve continuare ad essere un perno fondamentale del sistema sanitario regionale».
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