di Giuseppe Melchiorri
Un buco di decine di milioni nei bilanci delle aziende sanitarie catanesi. E' la denuncia del presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, lanciata ieri nel corso della missione di una delegazione, composta dai parlamentari Giovanni Burtone, Maria Grazia Laganà Fortugno e Antonino Minardo, della stessa Commissione nel capoluogo etneo.
La visita ha completato il programma, riferito all'intera Regione Sicilia, già avviato con il precedente sopralluogo del 15 marzo scorso a Palermo, nel quale si erano approfondite le realtà della Sicilia occidentale e della provincia di Messina.Diversi i temi all'ordine del giorno: piani di rientro, servizio 118, razionalizzazione della spesa, stato di attuazione del Cup regionale, piano oncologico regionale e nazionale, laboratori pubblici di analisi ed accorpamenti per privati, risk manager e referenti di presidio, omogeneità di prevenzione degli errori medici, punti nascita e Unità di terapia intensiva neonatale, situazione delle strutture sanitarie siciliane e adeguatezza delle norme."Dai bilanci delle aziende sanitarie di Catania - ha fatto presente Orlando - è emerso un vero e proprio deficit della cultura del dato, ancora gravemente mancante, visto che tra quelli reali e quelli risultanti abbiamo riscontrato differenze significative, anche nell'ordine di decine e decine di milioni, che certo non possono essere qualificati come svista".
"Da questo punto di vista - ha continuato - la Commissione è tenuta ad evidenziare pubblicamente queste contraddizioni, così come quelle relative agli effettivi crediti delle Asl, facendone relazione al Parlamento e alle magistrature competenti, quali la Corte dei Conti".
Ancora più inquietanti le parole di Orlando relative alle Unità di terapia neonatale, definite "inadeguate": "C'è in particolar modo il problema della carente gestione delle emergenze, poichè spesso le situazioni a rischio non vengono evidenziate per tempo, in modo da spostare in anticipo la madre, visto comunque il rischio del trasporto, oppure programmare immediatamente il relativo trasporto perchè sia più sicuro possibile".
Quindi, "purtroppo - ha osservato ancora il presidente Orlando - la nascita non è ancora un evento del tutto sicuro e in alcuni casi la salute dei nascituri è esposta ad inaccettabili rischi".
La Commissione ha ascoltato i rappresentanti sindacali del settore, i vertici dell'Università di Catania, il direttore generale dell'azienda ospedaliera del Policlinico di Catania, i direttori generali e i rappresentanti della Croce rossa Sicilia, i direttori generali delle aziende sanitarie di Ragusa ed Enna e il presidente dell'Upi.
Dati preoccupanti anche quelli relativi alla questione della Croce Rossa e del 118. A questo proposito la Commissione ha fatto esplicito riferimento alla relazione della Corte dei Conti presentata del 2008, che ha messo sotto accusa l'aumento indiscriminato del numero delle ambulanze e degli amministrativi. "Su questo - ha chiarito Orlando - daremo conto nella relazione al Parlamento, verificando quali atti concreti possano essere posti in essere rispetto a quanto denunciato".
Oggi intanto è arrivato il commento dell'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo alla visita della Commissione: "Ringrazio il presidente Leoluca Orlando e tutta la Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari per la grande attenzione che è stata dedicata alla sanità siciliana. Sono certo che il grande lavoro svolto, l'enorme mole di provvedimenti valutati in queste ultime settimane e le tante audizioni svolte nel corso delle recenti visite siciliane consentiranno alla Commissione di elaborare una relazione estremamente dettagliata e circostanziata e correttamente scevra da qualunque connotazione di tipo politico; una relazione che, partendo dall'analisi del disastro economico e organizzativo ereditato appena due anni fa, descriva i processi di riorganizzazione e riqualificazione del sistema sanitario da noi già avviati e che nel giro di pochi mesi, quando la riforma sanitaria sarà a regime, daranno la misura del grande sforzo di rinnovamento guidato da questo Governo regionale".
"Pur essendo conscio - ha aggiunto Russo - che ci troviamo ancora all'inizio di un lungo e complesso cammino, e che non tutti i problemi sono stati risolti, credo che la relazione non potrà non sottolineare una sorta di 'primavera sanitaria' della Sicilia".
"Del resto - ha continuato l'assessore - in questi due anni il nostro lavoro è stato minuziosamente seguito, valutato e positivamente apprezzato dai rigorosissimi tecnici dei ministeri dell'Economia e della Salute sulla base di dati certificati: non può essere un caso che siano state superate tutte le verifiche trimestrali, che sia stato evitato un mortificante commissariamento, che il debito sia stato ridotto ben oltre il cosiddetto squilibrio programmato con un recupero di quasi 700 milioni di euro, che siano già state liberate risorse premiali per la Sicilia di circa 680 milioni e che altri 600 arriveranno presto".
Sulla situazione dei 118 Russo ha chiarito: "Il nostro lavoro ha fatto registrare un importante passo avanti proprio in questi giorni con la definizione degli accordi per la riorganizzazione del servizio. In questo modo i siciliani potranno avere un servizio più efficiente e senza gli sprechi del passato".
"Con l'attenzione e la sensibilità che è dovuta a una così importante commissione parlamentare - ha concluso l'ex magistrato - ho puntualmente preso nota delle criticità segnalate e ho dato incarico ai miei uffici di fare le opportune verifiche".
http://www.siciliatoday.net/quotidiano/politica/Sanit-Orlando-Anomalie-nei-bilanci-delle-aziende-sanitarie-catanesi_20496.shtml
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