il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 3 aprile 2010

118, il "ricatto" di Russo


Centonove - 03.04.2010
Ed. del 02.03.2010
Michele Schinella

REGIONE. Cambia la gestione del servizio di emergenza.
118, il "ricatto" di Russo
L'assessore "minaccia" di non assorbire gli autisti delle ambulanze che non rinunciano ai crediti pregressi. I sindacati accettano le condizioni. Tranne la Cgil.
PALERMO. Il parere dell'Avvocatura dello Stato di Palermo arrivò sul tavolo dell'assessore alla Sanità Massimo Russo il 6 agosto del 2009. Nonostante il gran caldo estivo ebbe l'effetto di una doccia fredda. «La Regione deve pagare i 50 milioni di euro che la Croce rossa deve corrispondere per lo straordinario svolto dagli autisti soccorritori del 118 che gestisce attraverso la Sise spa. Il ricorso al lavoro straordinario è strutturale: l'Assessorato per evitare il perpetuarsi di situazioni ambigue e patologiche individui soluzioni idonee». I 3100 autisti soccorritori (3360 sono i dipendenti della Sise spa), inftti, erano part-time ma il loro monte orario complessivo non bastava a tenere attive 24 ore al giorno, come chiedeva l'assessorato, tutte le 256 ambulanze dislocate sul territorio regionale. "Soluzioni idonee", come suggerì l'Avvocatura, però non ne se ne sono mai trovate. «Bastava aumentare l'orario di lavoro ordinario che peraltro costa di meno di quello straordinario», dice Michele Salamone, segretario del sindacato Fials. Non fu fatto prima dai precedessori di Russo. Non lo ha fatto l'ex maqistrato. Che da mesi invece, annuncia e minaccia: «Il 118 passerà ad una nuova società. Tutti i lavoratori verranno assorbiti ma solo se rinunceranno a quanto hanno maturato di straordinario (in media 10mila euro a testa, ndr)». Il primo gennaio del 2010 è stata costituita la Sues spa, società interamente partecipata dalla Regione, con il compito di gestire in sostituzione della Sise spa, il 118. Il 15 marzo 2010 le orqanizzazioni sindacali hanno sottoscritto l'accordo che accetta i voleri dell'assessorato. «E' un ricatto. L'accordo non è valido. Le organizzazioni sindacali non possono disporre di diritti dei lavoratori che hanno già ottenuto sulla questione sentenze favorevoli da parte dei giudici», afferma Michele Palazzotto, segretario regionale della Funzione pubblica della Cgil, unico sindacato a non firmare l'accordo. I lavoratori secondo l'accordo verranno messi in mobilità e poi assorbiti dalla nuova società passando a tempo pieno. «Il passaggio del 118 alla nuova società avverrà il primo maggio» annuncia Dino Alagna, il responsabile del Servio Emergenza della Regione, impegnato da mesi a far partire il nuovo corso. «L'assessorato si sta dimostrando completamente incapace ed inadeguato a governare questa vicenda», tuona Michele Palazzotto. «E' l'ennesima proroga continua - il sindacalista - Nonostante l'arroqanza dell'assessore sul passaqqio dal vecchio al nuovo regna la più completa confusione». Per Michele Palazzotto, invece, non c'è nulla di illegale nel fatto che i lavoratori della Sise spa, che non hanno mai fatto un vero e proprio concorso pubblico, passino automaticamente e direttamente alla Sues spa, società interamente pubblica: «In Sicilia lo si è fatto per tutte le partecipate».
L'EREDITA' SCOMODA. Il vecchio che ancora vecchio non è ha lasciato in eredità un duro conflitto tra la Croce rossa italiana e la Regione Sicilia. Il 9 dicembre del 2009, Francesco Rocca, il commissario della Croce rossa italia, che per favorire i rapporti aveva esautorato dai vertici della Croce Rossa regionale e della Sise spa, Francesco Stagno D'Alcontres, accusato di un'allegra e personalistica gestione, scrisse all'assessore Russo una nota durissima: «La Regione ha 80 milioni di euro (50 milioni per straordinaro da corrispondere agli autisti) di debiti nei nostri confronti. La Sise spa rischia il fallimento. Se non li paga non daremo i ponti radio, indispendabili per il 118».
Altrettanto dura fu la risposta di Russo: «Abbiamo già concordato che paqhererno. Sconcerta che la Croce rossa faccia queste minacce. Anche perchè i ponti radio sono stati costruiti grazie ai fondi regionali», ha scritto l'assessore il 16 dicembre. A stretto giro di posta la replica di Rocca: «Nonostante la nostra disponibilità non ci è pervenuto neanche un segno tangibile della volontà della buona volontà della Reoione. Eppure abbiamo integralmente i nominativi degli organi di vertice della Sise proposti dalla Regione».
Dopo il duro botta e risposta sembrava essere tornato il sereno. Il clima si è fatto nuovamente tempestoso alla vigilia del rinnovo della proroga della convenzione per il mese di aprile: «Se ci vengono pagati i crediti non accettiamo proroghe», ha dichiarato Rocca. «E' interruzione di pubblico servizio», ha ribattuto Russo. La convenzione è stata prorogata di un altro mese. Ma Rocca ha sostituito Davide Bambina, il commissario dela Croce Rossa regionale con Saverio Ciriminna, l'ex capo dell'Ispettorato generale alla Sanità. Un vero e proprio atto di belligeranza destinato ad accendere lo scontro.
Saverio Ciriminna, infatti, che non è mai stato un uomo Croce rossa, non ebbe mai un buon rapporto con l'assessore Massimo Russo, che lo ha mandato via con modalità tutt'altro che soft. La qestione della Croce rossa targata Croce rossa italiana, che svolge il servizio dal 2001, è stata giudicata dalla Corte dei conti, che ha aperto un'indagine sull'operato dei componenti dell'Ars che hanno votato l'ampliamento del numero delle ambulanze, fonte di sprechi. Un ispezione di un funzionario del ministero dell'Economia, Mario Guida, nel 2007 ha messo in evidenza una serie di anomalie: tra cui, per andare ai nostri giorni, le assunzione senza concorso pubblico.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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