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Verifica piani rientro, Sicilia "rimandata" e Sardegna "bocciata"
Roma, 25 mar. (Adnkronos Salute) - Non si possono considerare attuati i piani di rientro dal deficit sanitario di Sicilia e Sardegna. La Sicilia, però, ha lavorato bene e si è guadagnata 445 milioni di euro di «quote premiali», mentre restano restano ancora «da erogare circa 500 milioni di euro». Al contrario, la Sardegna non ha superato la verifica finale per i Piani di rientro 2007-2009 delle due Isole, che ieri e l'altro ieri si è tenuta al ministero dell'Economia, come si legge in una nota del ministero della Salute che annuncia la disponibilità dei risultati dettagliati per i prossimi giorni .
SICILIA - L'impegno è buono, ma non sufficiente. «La Regione per il 2009 presenta come risultato di gestione, dopo le coperture straordinarie derivanti dalla fiscalità aggiuntiva regionale e dal fondo transitorio, un avanzo di gestione di circa 26 mila di euro. L'esito della riunione di verifica con la Regione Siciliana è risultato parzialmente positivo rispetto alle prescrizioni indicate nei verbali delle precedenti sedute di verifica, relativamente alle scadenze del 31 luglio e del 30 settembre. Ciò ha consentito di prospettare la erogabilità di 445 milioni di euro di quote premiali, mentre restano da erogare circa 500 milioni di euro». Per quanto riguarda la verifica complessiva del Piano di rientro, «la Regione ha attuato diversi provvedimenti per il risanamento del Servizio regionale. Questi interventi - spiega il ministero - per quanto giudicati efficaci nella loro impostazione, sono ancora solo molto parzialmente realizzati. Pertanto il piano di rientro non può considerarsi pienamente attuato. La Regione ha chiesto, grazie ad una apposita norma legislativa nazionale da emanare, di poter prorogare i tempi di attuazione e completamento del piano di rientro, mettendo in evidenza che il Piano è partito con un anno e mezzo di ritardo dalla formalizzazione dell'Accordo, solo dopo l’insediamento della nuova Giunta».
SARDEGNA - «In questa Regione la verifica annuale ha dato esito negativo. Tavolo e Comitato hanno valutato che la Sardegna dopo aver presentato a consuntivo 2008 un disavanzo non coperto di circa 75 milioni di euro, ha presentato al IV trimestre un disavanzo non coperto di circa 225 milioni di euro per l'anno 2009. La Regione ha comunicato di aver disposto una adeguata manovra di bilancio per assicurare la necessaria copertura». La Regione, inoltre, «non risulta aver adottato i provvedimenti di risanamento del Servizio sanitario regionale, in particolare per la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, della razionalizzazione dell'acquisto dei beni e servizi. Pertanto la verifica di questa sessione, che si è configurata come ultima verifica sul piano di rientro, non è stata positiva. La Regione per poter accedere all'ulteriore tranche dei finanziamenti non erogato dovrebbe, entro la fine dell'anno 2010, dar seguito a quanto previsto nel Piano di rientro, in particolare promuovendo il risanamento del Ssr in quei settori da razionalizzare, come la rete ospedaliera e territoriale, l'acquisto di beni e servizi e di prestazioni da privato, la spesa farmaceutica».
SICILIA - L'impegno è buono, ma non sufficiente. «La Regione per il 2009 presenta come risultato di gestione, dopo le coperture straordinarie derivanti dalla fiscalità aggiuntiva regionale e dal fondo transitorio, un avanzo di gestione di circa 26 mila di euro. L'esito della riunione di verifica con la Regione Siciliana è risultato parzialmente positivo rispetto alle prescrizioni indicate nei verbali delle precedenti sedute di verifica, relativamente alle scadenze del 31 luglio e del 30 settembre. Ciò ha consentito di prospettare la erogabilità di 445 milioni di euro di quote premiali, mentre restano da erogare circa 500 milioni di euro». Per quanto riguarda la verifica complessiva del Piano di rientro, «la Regione ha attuato diversi provvedimenti per il risanamento del Servizio regionale. Questi interventi - spiega il ministero - per quanto giudicati efficaci nella loro impostazione, sono ancora solo molto parzialmente realizzati. Pertanto il piano di rientro non può considerarsi pienamente attuato. La Regione ha chiesto, grazie ad una apposita norma legislativa nazionale da emanare, di poter prorogare i tempi di attuazione e completamento del piano di rientro, mettendo in evidenza che il Piano è partito con un anno e mezzo di ritardo dalla formalizzazione dell'Accordo, solo dopo l’insediamento della nuova Giunta».
SARDEGNA - «In questa Regione la verifica annuale ha dato esito negativo. Tavolo e Comitato hanno valutato che la Sardegna dopo aver presentato a consuntivo 2008 un disavanzo non coperto di circa 75 milioni di euro, ha presentato al IV trimestre un disavanzo non coperto di circa 225 milioni di euro per l'anno 2009. La Regione ha comunicato di aver disposto una adeguata manovra di bilancio per assicurare la necessaria copertura». La Regione, inoltre, «non risulta aver adottato i provvedimenti di risanamento del Servizio sanitario regionale, in particolare per la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, della razionalizzazione dell'acquisto dei beni e servizi. Pertanto la verifica di questa sessione, che si è configurata come ultima verifica sul piano di rientro, non è stata positiva. La Regione per poter accedere all'ulteriore tranche dei finanziamenti non erogato dovrebbe, entro la fine dell'anno 2010, dar seguito a quanto previsto nel Piano di rientro, in particolare promuovendo il risanamento del Ssr in quei settori da razionalizzare, come la rete ospedaliera e territoriale, l'acquisto di beni e servizi e di prestazioni da privato, la spesa farmaceutica».
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