A Napoli, tra via Marina e via Vespucci, il traffico mattutino è una realtà quotidiana per migliaia di automobilisti. Talmente bloccato da impedire a un’ambulanza del 118 di portare soccorso ad un uomo gravemente ferito in un incidente stradale. È così che nell’ingorgo di automobili quattro barellieri hanno dovuto farsi largo per raggiungere, a piedi Chantirasiri Silva Garumuni, uno srilankese di 38 anni, e il napoletano trentaseienne S. F., mentre il mezzo di primo soccorso è arrivato sul posto solo venti minuti più tardi, quando i due feriti erano già stati trasportati a braccia al vicino ospedale Loreto Mare.
Poco chiara la dinamica dell’incidente, in cui Garumuni, appena uscito dall’ufficio immigrazione con il permesso di soggiorno rinnovato, è stato scaraventato al suolo mentre attraversava la strada dal motociclista napoletano, che pure si è ritrovato per terra.
Attorno ai due uomini si è subito formata una calca di passanti e commercianti della zona, che con il cellulare hanno chiamato il 118. L’ambulanza è subito partita alla volta di via Marina, ma neanche il suono insistente della sirena è riuscita a smuovere il traffico. Poiché le condizioni dello srilankese stavano evidentemente peggiorando, alcune persone hanno raggiunto a piedi il pronto soccorso del Loreto Mare, dove, andando contro il protocollo che prevede il soccorso in strada solo in ambulanza, quattro infermieri sono usciti subito trasportando due barelle. «Non c’è protocollo se in gioco c’è la vita delle persone – ha detto Mariella Corvino, direttore sanitario dell’ospedale- e i nostri infermieri sono stati encomiabili, umani e professionali. Hanno usato il buon senso e il cuore».
Lo slalom nel traffico dei barellieri ha consegnato ai medici del reparto chirurgia generale Garumuni in condizioni critiche, con un trauma cranico-cervicale-facciale, uno toracico-addominale e un grave trauma vertebrale, mentre il motociclista ha riportato un trauma cranico e ferite al viso.
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