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L'ex dirigente era entrato in urto con Russo. Ora dovrà trattare l'uscita della Cri dal 118.
Croce Rossa siciliana, Ciriminna scelto come nuovo commissario
PALERMO. La Croce Rossa siciliana a Saverio Ciriminna. L'ex dirigente dell'assessorato alla Sanità è stato nominato ieri commissario regionale della Cri, succede a Davide Bambina che resta come sub commissario. A sceglierlo è stato il commissario nazionale Francesco Rocca. Ciriminna è stato uno dei dirigenti di lungo corso della Regione, che per anni ha curato i rapporti con le cliniche private. Poi è entrato in rotta di collisione con l'assessore Massimo Russo: la scintilla fu il vaccino contro il papilloma virus, pagato - secondo l'assessore molto più di quanto non fosse accaduto nelle altre Regioni anche per via del fatto che in Sicilia fu acquistato con trattativa privata e non con una gara d'appalto. Dopo questo scontro, Ciriminna è andato in pensione all'inizio del 2009 e poi è entrato a far parte dell'ufficio di gabinetto dell'assessore Mario Milone, al Territorio, in quota Pdl ufficiale: l'area vicina al presidente del Senato Renato Schifani.
Rocca ha precisato che «Ciriminna è stato scelto per la sua lunga esperienza nel settore della sanità. Una esperienza che sarà fondamentale per la Croce Rossa in questa difficile fase di transizione nel servizio del 118». A questo punto, infatti, sarà Ciriminnaa trattare con Russo l'uscita della Cri (e della sua società, la Sise) dal 118.
Una uscita che sta già provocando un duro braccio di ferro per via di un debito da circa 80 milioni che la Regione non intende riconoscere per intero alla Sise. Da qui l'annuncio, appena sabato scorso, da parte della Cri dell'addio al servizio entro domani: cosa che provocherà la gestione diretta della Regione con una società nuova, la Seus, che però non è ancora pronta.
Rocca ha precisato che «Ciriminna è stato scelto per la sua lunga esperienza nel settore della sanità. Una esperienza che sarà fondamentale per la Croce Rossa in questa difficile fase di transizione nel servizio del 118». A questo punto, infatti, sarà Ciriminnaa trattare con Russo l'uscita della Cri (e della sua società, la Sise) dal 118.
Una uscita che sta già provocando un duro braccio di ferro per via di un debito da circa 80 milioni che la Regione non intende riconoscere per intero alla Sise. Da qui l'annuncio, appena sabato scorso, da parte della Cri dell'addio al servizio entro domani: cosa che provocherà la gestione diretta della Regione con una società nuova, la Seus, che però non è ancora pronta.
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