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CUTRONI ZODDA. Alle 10 incontro fra il governatore Lombardo e i sindaci del comprensorio, guidati da Candelora Nania.
L'ospedale declassato, diventerà "punto territoriale di assistenza"
L'ipotesi è contenuta nel decreto regionale del 12 marzo scorso e rischia di diventare l'anticamera della chiusura del presidio barcellonese.
Si fa sempre più nebuloso il futuro dell'ospedale "Cutroni Zodda", dopo le ultime indiscrezioni trapelate sul nuovo assetto del sistema sanitario in provincia di Messina. L'incontro in programma stamattina alle 10 tra il governatore Raffaele Lombardo e i sindaci del comprensorio, guidati dal primo cittadino Candeloro Nania ed accompagnati dal vicepresidente dell'Ars Santi Formica, rischia di diventare improduttivo se non ci saranno garanzie certe sulle iniziative concrete a favore del presidio di contrada Sant'Andrea.
Secondo quanto riferito dal responsabile del sindacato Fials, Domenico La Rocca, per il nosocomio barcellonese, insieme alle strutture di Sant'Agata Militello, Mistretta e Lipari, è previsto un futuro declassamento in Pta, cioè
in punto territoriale di assistenza.
"L'ipotesi è contemplata dal decreto regionale del 12 marzo scorso - afferma La Rocca - e rischia di diventare l'anticamera della chiusura del presidio barcellonese. Dalla rimodulazione del sistema sanitario provinciale, approvato dall'assessore Russo, emerge una notevole difformità rispetto al progetto di riordino che c'era stato proposto alla fine dell'anno dall'Asp di Messina. I tagli applicati hanno di fatto depotenziato la struttura, non permettendo neanche alle diverse divisioni esistenti di poter garantire quella produttività richiesta dalla stessa azienda". A lanciare un ulteriore allarme sul destino del "Cutroni Zodda" è il commissario cittadino dell'Udc Carmelo Torre: "L'attuale situazione - afferma Torre è figliadi una serie di scelte politiche e gestionali che sono andate contro il rilancio del Cutroni Zodda, di cui i responsabili dovranno dare conto alla cittadinanza. Secondo le nostre informazioni, nelle intenzioni dell'assessorato regionale c'è un ulteriore depotenziamento dell'ospedale, con il trasferimento a Milazzo anche del polo materno-infantile. Il decreto di riordino ha di fatto spianato la strada a tale ipotesi, considerato che le divisioni complesse di ostetricia e di pediatria, che nel piano approvato dalla conferenza dei sindaci erano previste solo nella struttura barcellonese, sono state spostate a Milazzo, lasciando al Cutroni Zodda solo le divisioni semplici. In questo contesto così contradditorio si spiega anche la scarsa partecipazione della gente alle iniziative di protesta organizzate dall' amministrazione comunale, perché non si sente tutelata dalla stessa". La conferma in questo senso è arrivata anche ieri mattina, dalla scarsa partecipazione delle scolaresche al sit-in organizzato dalla Consulta giovaniıe davanti all'ospedale, nonostantel'impegno profuso dal consiglio direttivo. All'invito hanno risposto solo le delegazioni del liceo classico "Valli", del liceo scientifico-tecnologico "Copernico" e dal liceo artistico paritario di Sant'Andrea.
Secondo quanto riferito dal responsabile del sindacato Fials, Domenico La Rocca, per il nosocomio barcellonese, insieme alle strutture di Sant'Agata Militello, Mistretta e Lipari, è previsto un futuro declassamento in Pta, cioè
in punto territoriale di assistenza.
"L'ipotesi è contemplata dal decreto regionale del 12 marzo scorso - afferma La Rocca - e rischia di diventare l'anticamera della chiusura del presidio barcellonese. Dalla rimodulazione del sistema sanitario provinciale, approvato dall'assessore Russo, emerge una notevole difformità rispetto al progetto di riordino che c'era stato proposto alla fine dell'anno dall'Asp di Messina. I tagli applicati hanno di fatto depotenziato la struttura, non permettendo neanche alle diverse divisioni esistenti di poter garantire quella produttività richiesta dalla stessa azienda". A lanciare un ulteriore allarme sul destino del "Cutroni Zodda" è il commissario cittadino dell'Udc Carmelo Torre: "L'attuale situazione - afferma Torre è figliadi una serie di scelte politiche e gestionali che sono andate contro il rilancio del Cutroni Zodda, di cui i responsabili dovranno dare conto alla cittadinanza. Secondo le nostre informazioni, nelle intenzioni dell'assessorato regionale c'è un ulteriore depotenziamento dell'ospedale, con il trasferimento a Milazzo anche del polo materno-infantile. Il decreto di riordino ha di fatto spianato la strada a tale ipotesi, considerato che le divisioni complesse di ostetricia e di pediatria, che nel piano approvato dalla conferenza dei sindaci erano previste solo nella struttura barcellonese, sono state spostate a Milazzo, lasciando al Cutroni Zodda solo le divisioni semplici. In questo contesto così contradditorio si spiega anche la scarsa partecipazione della gente alle iniziative di protesta organizzate dall' amministrazione comunale, perché non si sente tutelata dalla stessa". La conferma in questo senso è arrivata anche ieri mattina, dalla scarsa partecipazione delle scolaresche al sit-in organizzato dalla Consulta giovaniıe davanti all'ospedale, nonostantel'impegno profuso dal consiglio direttivo. All'invito hanno risposto solo le delegazioni del liceo classico "Valli", del liceo scientifico-tecnologico "Copernico" e dal liceo artistico paritario di Sant'Andrea.
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