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Da 247,4 a 195 per mille in Sicilia.
Col Piano di rientro diminuiscono i ricoveri Russo: «Deficit in calo, presto meno tasse»
PALERMO. Il sistema di razionalizzazione predisposto con il cosiddetto «Piano di rientro» sta dando i primi frutti sperati. Il tasso di ospedalizzazione nel 2009 è sceso in Sicilia al 195 per mille, confermando il trend evidenziato a fine 2008. Due anni fa, non a caso, era del 247,4 per mille e rappresentava una delle principali criticità evidenziate dal ministero della Salute e inserite nel Piano di rientro firmato dal precedente governo. Sono i dati contenuti nella relazione che l’assessorato regionale per la Salute ha inviato al ministero.
«Il decremento – sottolinea l’assessorato – è stato registrato in modo significativo riguardo alla tipologia di ricovero (Drg) a più alto rischio di inappropriatezza». Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Massimo Russo: «Sono abituato a guardare i fatti – ha detto – e questi numeri aiutano a spiegare come sia stato possibile ridurre il deficit della Sanità siciliana di ben 700 milioni di euro in appena un anno e mezzo di duro ma esaltante lavoro. Sono dati, tra l’altro, che supportano la promessa, fatta alcune settimane fa, di ridurre, già dal prossimo anno, la pressione fiscale dei siciliani costretti a sobbarcarsi il peso di un deficit imponente che ha sfiorato il miliardo di euro. Adesso, con l’imminente emanazione delle linee guida aziendali, con la definizione della nuova rete ospedaliera e il potenziamento delle strutture territoriali potrà prendere corpo la riforma sanitaria».
LABORATORI DI ANALISI. Intanto, sempre l’assessore Russo ha determinato l’entità degli incentivi che saranno assegnati ai laboratori di analisi che sceglieranno di aggregarsi, secondo quanto previsto dal relativo decreto ministeriale. L’assessore ha predisposto una nota per i direttori generali delle nove Asp siciliane nella quale si delineano gli indirizzi operativi utili a evitare difformità applicative nei diversi contesti aziendali. Sarà aumentato del 10% il budget dei laboratori che nel 2009 hanno effettuato fino a 200mila prestazioni; aumentato del 5% per le strutture che hanno effettuato un numero di prestazioni compreso tra 200.001 e 300.000; aumentato del 3% per la fascia che riguarda le strutture con più di 300mila prestazioni. Le risorse assegnate ai criteri di premialità sono state individuate al di fuori dell’aggregato attribuito alla branca.
«Il decremento – sottolinea l’assessorato – è stato registrato in modo significativo riguardo alla tipologia di ricovero (Drg) a più alto rischio di inappropriatezza». Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Massimo Russo: «Sono abituato a guardare i fatti – ha detto – e questi numeri aiutano a spiegare come sia stato possibile ridurre il deficit della Sanità siciliana di ben 700 milioni di euro in appena un anno e mezzo di duro ma esaltante lavoro. Sono dati, tra l’altro, che supportano la promessa, fatta alcune settimane fa, di ridurre, già dal prossimo anno, la pressione fiscale dei siciliani costretti a sobbarcarsi il peso di un deficit imponente che ha sfiorato il miliardo di euro. Adesso, con l’imminente emanazione delle linee guida aziendali, con la definizione della nuova rete ospedaliera e il potenziamento delle strutture territoriali potrà prendere corpo la riforma sanitaria».
LABORATORI DI ANALISI. Intanto, sempre l’assessore Russo ha determinato l’entità degli incentivi che saranno assegnati ai laboratori di analisi che sceglieranno di aggregarsi, secondo quanto previsto dal relativo decreto ministeriale. L’assessore ha predisposto una nota per i direttori generali delle nove Asp siciliane nella quale si delineano gli indirizzi operativi utili a evitare difformità applicative nei diversi contesti aziendali. Sarà aumentato del 10% il budget dei laboratori che nel 2009 hanno effettuato fino a 200mila prestazioni; aumentato del 5% per le strutture che hanno effettuato un numero di prestazioni compreso tra 200.001 e 300.000; aumentato del 3% per la fascia che riguarda le strutture con più di 300mila prestazioni. Le risorse assegnate ai criteri di premialità sono state individuate al di fuori dell’aggregato attribuito alla branca.
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