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Conferenza dell'AIOP.
Cliniche private. «Copriamo noi le carenze degli nspedall»
Possono contare su otto milioni di euro in meno rispetto al budget assegnato prima dei tagli imposti dalla Regione ma le cliniche private sono pronte a mettersi in gioco e a confrontarsi con le istituzioni per far fronte all'improvvisa carenza di posti e strutture nel settore pubblico. Era inevitabile che ieri mattina, alla conferenza stampa organizzata dall'Aiop (l'associazione che riunisce le cliniche private per parlare dello stato dello stato di salute delle case di cura, che il dibattito scivolasse sulle recenti notizie che hanno riguardato la sanità pubblica. Dalla chiusura del reparto di psichiatria del Piemonte, al prossimo trasferimento di una quindicina di reparti dello stesso ospedale, al crollo e alla chiusura temporanea del reparto di ginecologia del Papardo.
Erano presenti la presidentessa regionale Barbara Cittadini, il presidente provinciale Gustavo Barresi e il presidente di Confindustria Ivo Blandina. "Non vogliano speculare - hanno detto i responsabili dell'Aiop - ma è chiaro che rappresentiamo con i nostri numeri, tutti assieme, un ospedale importante. Siamo pronti a fare la nostra parte. Ma devono essere le aziende pubbliche e la Regione a chiamarci in causa. Ci dicano quali settori eventualmente dobbiamo coprire e noi lo faremo".
Erano presenti la presidentessa regionale Barbara Cittadini, il presidente provinciale Gustavo Barresi e il presidente di Confindustria Ivo Blandina. "Non vogliano speculare - hanno detto i responsabili dell'Aiop - ma è chiaro che rappresentiamo con i nostri numeri, tutti assieme, un ospedale importante. Siamo pronti a fare la nostra parte. Ma devono essere le aziende pubbliche e la Regione a chiamarci in causa. Ci dicano quali settori eventualmente dobbiamo coprire e noi lo faremo".
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