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SANITA'. Il posto in più al San Giacomo
Medici al pronto soccorso. La Cisl «contro» la Cgil.
La segreteria provinciale della Cisl medici critica la Cgil funzione pubblica per l'intervento dello scorso sabato. Mario Augusto, segretario della Cgil funzione pubblica del San Giacomo d'Altopasso, aveva annunciato l'intenzione di chiedere al direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale, Salvatore Olivieri, di valutare la possibilità di prevedere la presenza di due medici, per turno, al pronto soccorso del presidio licatese al posto di uno. Secondo Augusto, infatti, "in questo modo l'attesa dei pazienti verrebbe ridotta notevolmente".
Il sindacalista aveva proposto di "utilizzare per questo servizio i medici che operano negli uffici e la cui professionalità è unanimemente riconosciuta".
Giacomo Corsentino, segretario generale della Cisl medici per la provincia di Agrigento, ieri ha diffuso una nota "per ricordare al sindacalista della Cgil che i dirigenti medici - scrive Corsentino - del territorio hanno superato un concorso pubblico per svolgere le attività di medicina legale e fiscale, di igiene, sanità e prevenzione pubblica, svolgendo dunque appieno il loro incarico professionale, nei luoghi e nei posti a loro competenti, per quei settori indispensabili del nostro servizio Sanitario nazionale". Corsentino ha poi "ricordato, perla rimodulazione della rete ospedaliera e sulla riorganizzazione della sanità siciliana, i decreti assessoriali e la legge di riforma sanitaria esitati dal governo e dall'assessore alla Sanità".
Il sindacalista aveva proposto di "utilizzare per questo servizio i medici che operano negli uffici e la cui professionalità è unanimemente riconosciuta".
Giacomo Corsentino, segretario generale della Cisl medici per la provincia di Agrigento, ieri ha diffuso una nota "per ricordare al sindacalista della Cgil che i dirigenti medici - scrive Corsentino - del territorio hanno superato un concorso pubblico per svolgere le attività di medicina legale e fiscale, di igiene, sanità e prevenzione pubblica, svolgendo dunque appieno il loro incarico professionale, nei luoghi e nei posti a loro competenti, per quei settori indispensabili del nostro servizio Sanitario nazionale". Corsentino ha poi "ricordato, perla rimodulazione della rete ospedaliera e sulla riorganizzazione della sanità siciliana, i decreti assessoriali e la legge di riforma sanitaria esitati dal governo e dall'assessore alla Sanità".
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