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I LABORATORI DI ANALISI
Il Tar respinge il ricorso
PALERMO. Il decreto della «riorganizzazione della rete delle strutture private accreditate di diagnostica di laboratorio» varato lo scorso dicembre dall’assessore per la Salute farà il suo regolare percorso. Non sarà sospeso. La prima sezione del Tar Sicilia, presieduta da Giorgio Giallombardo, ha respinto, infatti, la domanda di sospensione dell’efficacia del decreto presentato da alcune strutture private di laboratorio che avevano sollevato critiche su una presunta indeterminatezza dell’oggetto del provvedimento e che sostenevano l’esistenza di difetti motivazionali oltre che una violazione dell’articolo 32 della Costituzione riguardante il diritto alla salute.
«Il pronunciamento del Tar – ha osservato l’assessore per la Salute Massimo Russo – spegne le tante polemiche che qualcuno aveva sollevato qualche settimana fa in modo spesso strumentale e con toni che in alcuni casi hanno abbondantemente travalicato i confini della corretta dialettica istituzionale. È la conferma che il provvedimento è stato adottato in modo corretto, nel rispetto delle norme vigenti e con l’obiettivo finale di assicurare ai cittadini prestazioni di maggiore qualità. C’era l’esigenza di riorganizzare il settore e lo abbiamo fatto seguendo le indicazioni del Piano di rientro, le linee guida elaborate da un apposito gruppo di tecnici ministeriali e secondo una logica di rete che intende valorizzare l’integrazione tra erogatori pubblici e privati».
«Il pronunciamento del Tar – ha osservato l’assessore per la Salute Massimo Russo – spegne le tante polemiche che qualcuno aveva sollevato qualche settimana fa in modo spesso strumentale e con toni che in alcuni casi hanno abbondantemente travalicato i confini della corretta dialettica istituzionale. È la conferma che il provvedimento è stato adottato in modo corretto, nel rispetto delle norme vigenti e con l’obiettivo finale di assicurare ai cittadini prestazioni di maggiore qualità. C’era l’esigenza di riorganizzare il settore e lo abbiamo fatto seguendo le indicazioni del Piano di rientro, le linee guida elaborate da un apposito gruppo di tecnici ministeriali e secondo una logica di rete che intende valorizzare l’integrazione tra erogatori pubblici e privati».
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