il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 5 gennaio 2010


La Sicilia - 03.01.2010
Ed. del 03.01.2010 - Catania - pag. 24
Pinella Leocata

La riforma della Sanità. L’assessore Russo, a novembre, ha indicato gli obiettivi da raggiungere i primi dei quali. Subito attuati, e contestati, la rimodulazione e il taglio dei posti letto. Per la riduzione di tempi e liste d’attesa bisogna pazientare.
Gli ospedali e l’Asp alle prese con i tagli. Meno ricoveri e più assistenza sul territorio
A Catania quattro «presìdi» il primo dei quali aprirà a Librino entro Pasqua
La «riforma» della sanità regionale, voluta dall’assessore Massimo Russo per razionalizzare l’uso delle risorse e ridurre gli sprechi, si articola in obiettivi che le aziende sanitarie provinciali e le aziende ospedaliere devono raggiungere in base alle priorità e alla tempistica data, come è specificato nella scheda a fianco.
Questi i provvedimenti presi sul territorio provinciale alla scadenza del 31 dicembre, così come previsto dal «piano di rientro». All’Asp 3 - come spiega il direttore generale Giuseppe Calaciura - è stata fatta la verifica degli atti precedenti, «e non sono stati trovati errori blu», ed è stata disegnata la riorganizzazione dei servizi territoriali volta a decongestionare gli ospedali e i pronto soccorso. A Catania è prevista l’attivazione di quattro presidi territoriali di assistenza: nel poliambulatorio di Librino; nella sede Inail di via Cifali; nella vecchia sede di via Pasubio e nel poliambulatorio di Gravina. Il primo ad essere aperto sarà quello di Librino, si spera entro Pasqua.
Ed entro il 2010 dovranno essere aperti tutti gli altri, soprattutto nei Comuni dove non ci sono ospedali. In ogni presidio, in base al bacino d’utenza e ai servizi offerti, sono previsti da 5 a 10 medici, indicati in base alla riorganizzazione del personale. Ogni presidio potrà contare su un cardiologo, un diabetologo e un ginecologo, anche perché, in quest’ultimo caso, la prospettiva è quella di ubicare i consultori all’interno di questi presidi.
Ancora. Saranno potenziati i pronto soccorso in base al numero di ingressi - in particolare quelli di Caltagirone, Acireale, Paternò e Biancavilla - e sarà potenziato il servizio di «triage», quello in cui si decide della gravità del caso, e dunque della precedenza: i codici rosso, verde e bianco. Importante, delicata - e contestata - la rimodulazione dei posti letto che da 965 passano a 868 per quanto riguarda i cosiddetti «acuti», cioè i ricoveri ordinari e in day hospital. Un dato relativo a tutti i 7 ospedali dell’Asp3, riorganizzati in distretti, quelli di Acireale e Giarre (distretto Catania 1), Biancavilla, Paternò e Bronte (Catania 2) e Caltagirone e Militello (Catania 3). Questo comporterà l’accorpamento di alcune strutture e, soprattutto, la riduzione delle posizioni apicali, cioè il numero dei primari. In ogni struttura ci sarà un’unica direzione sanitaria e verrà garantita una farmacia, una radiologia, i laboratori d’analisi (patologia clinica), l’anestesia e la riabilitazione. I posti letti per le lungodegenze e per la riabilitazione, invece, con il piano di riordino, sono aumentati da 354 a 640 suddivisi in parti pressoché uguali tra strutture pubbliche e private.
Analogo percorso hanno seguito anche le aziende ospedaliere. Al Vittorio Emanuele - Policlinico - come spiega il direttore generale Armando Giacalone - è stato completato, senza avere rilevato atti difformi, l’esame incrociato di tutti i provvedimenti delle precedenti amministrazioni del Policlinico e dell’Ove. E’ stato riorganizzato il pronto soccorso dell’Ove tenendo conto che l’ospedale, entro tre anni, sarà trasferito a Librino. Una riorganizzazione più funzionale, dunque, che strutturale. E sono stati rimodulati i posti letto ordinari e in day hospital, passati, complessivamente, da 1.150 a 1.050. Infine è stato redatto anche un progetto di miglioramento, e dunque di riduzione, dei tempi d’attesa.
Anche al Garibaldi - azienda retta dal direttore generale Angelo Pellicanò - è stata ultimata la verifica degli atti precedenti e i posti letto, prima 776, sono stati rimodulati e ridotti a 619, di cui 134 universitari. E va detto che 59 posti letto universitari sono stati spostati al Policlinico. E’ stata presentata anche una proposta di miglioramento delle liste di attesa a partire dal presupposto che il Garibaldi non è un ospedale di prevenzione, ma di alta specialità. Le visite specialistiche, dunque, dovrebbero essere prenotate soltanto in seconda battuta, nei casi controversi o più gravi. Per ridurre le liste d’attesa la proposta è quella di realizzare un Centro unico di prenotazione (Cup) per tutti gli ospedali cittadini per evitare le doppie e triple prenotazioni che fanno allungare i tempi. Nel prenotare, poi, dovranno essere distinte le visite di primo accesso da quelle di controllo e dovrà essere specificato il livello di urgenza, compito che spetterà ai medici di famiglia che dovranno indicare nelle loro ricette la priorità dell’esame richiesto.
Al Garibaldi è previsto anche il miglioramento dei pronto soccorso attraverso il potenziamento dei servizi di accoglienza e l’informatizzazione dei referti in modo da essere immediatamente disponibili lungo tutta la catena dei reparti interessati. La grave carenza di organico, poi - dato il blocco delle assunzioni - dovrebbe essere colmata attraverso la rimodulazione, e la formazione, del personale in servizio.
All’azienda Cannizzaro - il cui direttore generale è il dottor Francesco Poli - i posti letto sono stati ridotti da 620 a 496 più 20, e, nell’ottica di migliorare le attività ambulatoriali e di ridurre le liste d’attesa, sono stati riorganizzati i flussi aprendosi anche agli utenti esterni. In questa prospettiva verrà sperimentato, per le attività specialistiche e per i codici bianchi, cioè per i casi più lievi, il ricorso ai servizi ambulatoriali e al personale dell’Asp3. Inoltre si sta procedendo alla riorganizzazione del pronto soccorso, a partire dall’accettazione e dal «triage», in modo che il medico sia immediatamente supportato da tutto l’ospedale e che scatti l’operatività lungo tutta la linea di intervento.
Questi i progetti. Da gennaio si comincia a passare ai fatti e saranno i cittadini e i pazienti a dire la propria.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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