il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 5 gennaio 2010


Giornale di Sicilia - 04.01.2010
Ed. del 04.01.2009 - pag. 10
n.d.

SALUTE. Il nostro Paese ha acquistato 48 milioni di fiale: utilizzate solo 840 mila. Il ministero: «La campagna non è finita».
Influenza A, troppe dosi comprate. Alcuni Stati rivendono i vaccini.
Francia e Germania ne hanno utilizzate poche. Stesso problema in Italia che però aspetta.
La Francia ha già avviato trattative con Qatar, Ucraina ed Egitto: le dosi saranno vendute a prezzi stracciati. L'Italia si è impegnata a donare all'Oms il 10% delle scorte in favore dei Paesi più poveri.

ROMA. È stato certamente determinante il fatto che, fortunatamente, la pandemia di influenza A non si è finora rivelata terribile come inizialmente temuto, ed ha avuto un gran peso anche l'indicazione dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che, a novembre, ha stabilito che una sola dose di vaccino è sufficiente per proteggere i soggetti adulti. Ma il risultato finale è stato analogo in molti Paesi europei: meno del previsto i cittadini che si sono vaccinati e scorte di vaccino rimaste inutilizzate nei magazzini. Così, vari governi, dalla Francia alla Germania, hanno deciso: la soluzione è rivendere le dosi in eccesso ad altri Paesi, in testa quelli dell'Est.
È quindi scattata una vera e propria corsa alla rivendita, ed in alcuni casi, come per conquistare il potenziale acquirente Ucraina, è concorrenza aperta tra i diversi governi. In Italia, invece, ancora nessuna decisione è stata presa in merito: si attenderà, prima di valutare la possibile opzione di vendita, il termine della campagna vaccinale in atto. Ma se in Europa si tira un sospiro di sollievo e si pensa a come ricollocare le scorte di vaccino inutilizzate - anche se la stessa Oms invita e non cantar vittoria troppo presto, sottolineando che il pericolo pandemia resta e potrebbero comunque verificarsi nuovi picchi - in Asia ed in particolare in Cina è invece allarme: il virus A/H1N1 si sta rapidamente diffondendo nelle campagne, ha avvertito il governo, e si teme un picco di casi con il prossimo capodanno lunare, quando milioni di cinesi torneranno nei luoghi d'origine per i festeggiamenti.

Via a dosi in saldo
Vari governi si sono fatti i conti in tasca ed hanno concluso che la soluzione più conveniente è rivendere le dosi di vaccino pandemico in eccesso ad altri Paesi che invece ne sono carenti. Infatti, dal momento che l'Oms ha comunicato che una sola dose è sufficiente ad immunizzare i soggetti adulti (invece delle due dosi inizialmente previste), le scorte acquistate dalla aziende farmaceutiche sono risultate in eccesso in numerosi Paesi europei, dove, inoltre, anche la percentuale di cittadini che ha deciso di vaccinarsi è stata inferiore a quella prevista. Il ministero della Salute francese ha annunciato di aver cominciato a rivendere all' estero una parte del proprio stock di vaccini (la Francia aveva acquistato 94 milioni di dosi per una spesa totale di 675 milioni di euro e dall'inizio della campagne vaccinale, lo scorso 21 ottobre, sono stati vaccinati circa 5 milioni di francesi): tra i primi acquirenti, il Qatar ha già acquistato 300.000 dosi e il negoziato è avviato anche con l'Egitto, che si augura di acquistare due milioni di dosi.
Negoziazioni sono pure in corso con l'Ucraina, Paese dove la Francia è in concorrenza, secondo alcune fonti, con la Germania. E proprio la Germania avrebbe intenzione di rivendere oltre due milioni di dosi di vaccino: ne ha ordinate 50 milioni (su una popolazione di 80 mln di persone) quando si pensava fossero necessarie due dosi a persona. Finora solo poco più del 5% della popolazione si è vaccinata. L'intenzione di rivendere il vaccino sarebbe anche della Spagna, e pure la Svizzera si avvia a rivendere circa 4,5 mln dei 13mln di dosi acquistate.

In Italia
L'Italia ha ordinato 48 mln di dosi, con l'obiettivo di vaccinare il 40% della popolazione, a partire dalle categorie a rischio e quelle di pubblica utilità. Ad oggi sono state somministrate circa 840.000 dosi. Rispetto alla possibilità di rivendere parte dello stock ordinato, ha precisato il direttore generale Prevenzione e sanità del ministero della Salute, Fabrizio Oleari, «nessuna decisione è stata assunta ed occorre prima arrivare alla fine della campagna vaccinale. È però evidente - ha sottolineato che l'Italia è tra i paesi Ue che hanno acquistato un minor numero di dosi e già esiste l'impegno a donare all'Oms il 10% delle scorte in favore dei Paesi più poveri». Si tratta, ha concluso Oleari, «di vedere quante dosi rimarranno alla fine della campagna ed il ministro farà le proprie valutazioni». Dell'eventuale opzione rivendita, dunque, si riparlerà non prima degli inizi di febbraio.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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