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LA RIFORMA DEL 118
Oggi è il giorno della verità per la nuova azienda
PALERMO. Oggi è il giorno della verità per quanto riguarda il passaggio del «testimone» tra la Sise la società che gestirà fino al prossimo 31 dicembre il servizio di emergenza-urgenza in Sicilia e la Seus, la nuova società consortile costituita dalle 9 Asp siciliane, dalla Regione e dalla stessa Croce Rossa. Due gli appuntamenti in calendario oggi pomeriggio nella sede dell’assessorato alla Sanità.
«Il mio ruolo di "traghettatore" volge al termine – sottolinea il prof. Marco Romano, direttore generale della Sise e docente di Economia gestionale all’Università di Catania – domani pomeriggio (oggi per chi legge, ndr) nel corso di due riunioni si farà il punto per il passaggio di mezzi, uomini, attrezzature dalla Sise alla Sues. Non posso escludere che potrebbe esserci una proroga della convenzione alla Sise perché come si sa non è assolutamente semplice, dall’oggi al domani, passare la mano ad un’altra società. Il cambiamento, ribadisco è ineluttabile».
Per quanto riguarda il drammatico episodio che ha visto coinvolta la neonata di Gela, il prof. Romano può aggiungere ben poco. «Sono dispiaciuto per quello che si è verificato. Noi siamo coloro i quali si occupano dell’emergenza-urgenza a terra, in pratica i "tassisti" di strada, l’elisoccorso appartiene ad altra società, loro sono i "tassisti" dell’aria, sebbene c’è sempre stata una sinergia, una collaborazione tra i mezzi del 118 e quelli delle quattro basi dell’elisoccorso». La riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza, com’è noto è prevista dalla riforma sanitaria entrata in vigore lo scorso 1 settembre ed oggi nel corso delle due riunione si parlerà anche del personale che «armi e bagagli» dovrà transitare nella nuova società.
Si tratta di circa 3.300 dipendenti che fino ad oggi hanno indossato la «casacca» della Sise, dal nuovo anno transiteranno, si pensa ad un «modello Alitalia», con una sorta di «atterraggio morbido» nella Sues (Servizio urgenza-emergenza siciliana). Con loro anche le ambulanze: 56 quelle medicalizzate e di rianimazione e 200 da trasporto.
«Il mio ruolo di "traghettatore" volge al termine – sottolinea il prof. Marco Romano, direttore generale della Sise e docente di Economia gestionale all’Università di Catania – domani pomeriggio (oggi per chi legge, ndr) nel corso di due riunioni si farà il punto per il passaggio di mezzi, uomini, attrezzature dalla Sise alla Sues. Non posso escludere che potrebbe esserci una proroga della convenzione alla Sise perché come si sa non è assolutamente semplice, dall’oggi al domani, passare la mano ad un’altra società. Il cambiamento, ribadisco è ineluttabile».
Per quanto riguarda il drammatico episodio che ha visto coinvolta la neonata di Gela, il prof. Romano può aggiungere ben poco. «Sono dispiaciuto per quello che si è verificato. Noi siamo coloro i quali si occupano dell’emergenza-urgenza a terra, in pratica i "tassisti" di strada, l’elisoccorso appartiene ad altra società, loro sono i "tassisti" dell’aria, sebbene c’è sempre stata una sinergia, una collaborazione tra i mezzi del 118 e quelli delle quattro basi dell’elisoccorso». La riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza, com’è noto è prevista dalla riforma sanitaria entrata in vigore lo scorso 1 settembre ed oggi nel corso delle due riunione si parlerà anche del personale che «armi e bagagli» dovrà transitare nella nuova società.
Si tratta di circa 3.300 dipendenti che fino ad oggi hanno indossato la «casacca» della Sise, dal nuovo anno transiteranno, si pensa ad un «modello Alitalia», con una sorta di «atterraggio morbido» nella Sues (Servizio urgenza-emergenza siciliana). Con loro anche le ambulanze: 56 quelle medicalizzate e di rianimazione e 200 da trasporto.
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