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MALASANITÀ. Chieste le dimissioni dei responsabili. Nessuna replica.
Gela, è polemica sulla bimba morta. Sotto accusa il 118.
GELA. Il decesso di Mariagrazia Lombardo, la bimba di cinque mesi di Gela, il cui cuore ha cessato di battere prima di raggiungere l'ospedale pediatrico «Giovanni Di Cristina» di Palermo, dopo otto ore dal trasferimento, oltre ad essere finito nel mirino della magistratura ha sollevato le reazioni di Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei minori e consulente della commissione parlamentare per l'Infanzia e di Giuseppe Lumia, senatore del Partito Democratico.
Entrambi accusano il servizio 118 in Sicilia. Il senatore Lumia chiede anche la sospensione dei responsabili. La bimba era stata rianimata dai medici dell'ospedale Vittorio Emanuele di Gela, intervenuti dopo che a seguito di un probabile rigurgito mentre dormiva aveva smesso di respirare. Ieri è stato interrogato dai carabinieri anche il primario di Rianimazione dell'ospedale di Gela, Lucio Antona. «Basta ascoltare la registrazione delle conversazioni tra i piloti dei due elicotteri del 118 per capire cosa è accaduto - ha riferito il dirigente medico, Lucio Antona - e comprendere forse il ritardo di tre ore nei soccorsi prestati a Mariagrazia» che ha aspettato l'arrivo dell'elisoccorso in un'ambulanza, nell'eliporto dell'Eni di Gela, in contrada Ponte Olivo.
«Per prima cosa si sospendano i responsabili del 118, chi lo dirige a livello regionale e chi nella provincia di Caltanissetta. Poi si intervenga radicalmente. Il modello del passato non regge più», dice Lumia. «Nell'era della Tav è inconcepibile che una bimba così piccola muoia parcheggiata in un hangar in attesa di un elicottero» ha aggiunto Antonio Marziale.
Dalla centrale operativa del 118 di Caltanissetta, Sergio Falzone, ha riferito che per una replica dei vertici del servizio bisogna attendere domattina. I genitori della piccola hanno deciso di non adire alle vie legali.
Entrambi accusano il servizio 118 in Sicilia. Il senatore Lumia chiede anche la sospensione dei responsabili. La bimba era stata rianimata dai medici dell'ospedale Vittorio Emanuele di Gela, intervenuti dopo che a seguito di un probabile rigurgito mentre dormiva aveva smesso di respirare. Ieri è stato interrogato dai carabinieri anche il primario di Rianimazione dell'ospedale di Gela, Lucio Antona. «Basta ascoltare la registrazione delle conversazioni tra i piloti dei due elicotteri del 118 per capire cosa è accaduto - ha riferito il dirigente medico, Lucio Antona - e comprendere forse il ritardo di tre ore nei soccorsi prestati a Mariagrazia» che ha aspettato l'arrivo dell'elisoccorso in un'ambulanza, nell'eliporto dell'Eni di Gela, in contrada Ponte Olivo.
«Per prima cosa si sospendano i responsabili del 118, chi lo dirige a livello regionale e chi nella provincia di Caltanissetta. Poi si intervenga radicalmente. Il modello del passato non regge più», dice Lumia. «Nell'era della Tav è inconcepibile che una bimba così piccola muoia parcheggiata in un hangar in attesa di un elicottero» ha aggiunto Antonio Marziale.
Dalla centrale operativa del 118 di Caltanissetta, Sergio Falzone, ha riferito che per una replica dei vertici del servizio bisogna attendere domattina. I genitori della piccola hanno deciso di non adire alle vie legali.
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