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Cresce il numero dei "disobbedienti". L'assessorato ordinail loro trasferimento dalle aree di emergenza.
Allontanati dal pronto soccorso i medici che rifiutano di vaccinarsi
Tra i motivi del no i dubbi su alcuni componentu. "Non sono stti fatti test sufficienti". Amato, presidente dell'Ordine: "Nella mia divisione sono stato l'unico ad accettare".
VACCINO sì, vaccino no. Si spacca il fronte dei medici sull'opportunità di immunizzarsi contro il virus A, mentre l'assessorato chiede alle aziende ospedaliere di non impiegare al pronto soccorso i sanitari che non vogliano farsi somministrare il vaccino.
Ufficialmente sono in molti quelli che si sono iscritti alle liste delle aziende ospedaliere per sottoporsi alla puntura anti H1N1, ma sono tanti anche quelli che non hanno intenzione di immunizzarsi. Che parlano a condizione dell'anonimato. «La velocità con cui hanno testato e presentato sul mercato il prodotto - dice un medico nisseno lascia qualche perplessità. E anche i suoi componenti non mi convincono».
I dubbi riguardano soprattutto la presenza nel vaccino dell'eccipiente Ms59, che contiene squalene, e la piccola dose di mercurio. Lo squalene è una sostanza naturale presente nell'olio di fegato degli squali che funziona da adiuvante del vaccino: in pratica aumenta la risposta immunitaria. La sua cattiva fama risale alla guerra del Golfo: molti dei militari americani che furono vaccinati in quell'occasione ebbero effetti collaterali, e da allora la sostanza è vietata negli Stati Uniti. Il mercurio, se assorbito in rilevanti quantità, è notoriamente tossico per il corpo umano.
Sono queste, ma non solo, le perplessità dei camici bianchi sul fronte del no. «Il vaccino è stato messo in commercio subito - sostiene un medico - senza aspettare gli effetti più a lunga scadenza. In pratica; credo che i test li faranno sul campo. Anche se i componenti sono simili a quelli degli altri anni, non vedo perché debba rischiare, visto che di solito non prendo l'influenza».
C'è addirittura chi non disdegnerebbe di passare qualche giorno a letto: «Da un punto di vista civico - argomenta un medico di base - dico che è giusto vaccinarsi, per non lasciare scoperta l'assistenza pubblica al malato. Egoisticamente però dico che passare qualche giorno a letto rigenera e rende l'organismo più forte contro le influenze degli anni a venire».
Il vaccino ha più importanza per i pazienti che per i medici: «Ci sono valori etici - dice Toti Amato, presidente dell'Ordine dei medici di Palermo - più alti dei nostri dubbi. La quantità di mercurio è così bassa che non desta preoccupazione, e poi dobbiamo tutelare la popolazione. Eppure nel mio reparto sono l'unico che ha aderito alla vaccinazione. E per scherzare dico ai colleghi: sono io l'unico cretino?».
Bruno Cacopardo, presidente siciliano della Società italiana di malattie infettive, butta acqua sul fuoco: «Nei vaccini senza coadiuvanti (come lo squalene, ndr) ci sono più effetti collaterali - dice - come bruciore, gonfiore e altri. Le caratteristiche di questo vaccino sono analoghe a quelle degli altri anni, ed è dimostrato con una certa sicurezza che non ci sono rischi. Anche il mercurio è contenuto in altri vaccini, come quello contro il morbillo, e nessuno ha mai pensato di non somministrarlo».
Gli fa eco Francesco Vitale, coordinatore della rete Influnet siciliana: «Dobbiamo far capire l'importanza della vaccinazione. È falso che lo squalene provochi malattie, e dopo quei fatti non ha mai più dato problemi. Il mercurio? Ce n'è di più nel pesce che mangiamo ogni giorno».
Ufficialmente sono in molti quelli che si sono iscritti alle liste delle aziende ospedaliere per sottoporsi alla puntura anti H1N1, ma sono tanti anche quelli che non hanno intenzione di immunizzarsi. Che parlano a condizione dell'anonimato. «La velocità con cui hanno testato e presentato sul mercato il prodotto - dice un medico nisseno lascia qualche perplessità. E anche i suoi componenti non mi convincono».
I dubbi riguardano soprattutto la presenza nel vaccino dell'eccipiente Ms59, che contiene squalene, e la piccola dose di mercurio. Lo squalene è una sostanza naturale presente nell'olio di fegato degli squali che funziona da adiuvante del vaccino: in pratica aumenta la risposta immunitaria. La sua cattiva fama risale alla guerra del Golfo: molti dei militari americani che furono vaccinati in quell'occasione ebbero effetti collaterali, e da allora la sostanza è vietata negli Stati Uniti. Il mercurio, se assorbito in rilevanti quantità, è notoriamente tossico per il corpo umano.
Sono queste, ma non solo, le perplessità dei camici bianchi sul fronte del no. «Il vaccino è stato messo in commercio subito - sostiene un medico - senza aspettare gli effetti più a lunga scadenza. In pratica; credo che i test li faranno sul campo. Anche se i componenti sono simili a quelli degli altri anni, non vedo perché debba rischiare, visto che di solito non prendo l'influenza».
C'è addirittura chi non disdegnerebbe di passare qualche giorno a letto: «Da un punto di vista civico - argomenta un medico di base - dico che è giusto vaccinarsi, per non lasciare scoperta l'assistenza pubblica al malato. Egoisticamente però dico che passare qualche giorno a letto rigenera e rende l'organismo più forte contro le influenze degli anni a venire».
Il vaccino ha più importanza per i pazienti che per i medici: «Ci sono valori etici - dice Toti Amato, presidente dell'Ordine dei medici di Palermo - più alti dei nostri dubbi. La quantità di mercurio è così bassa che non desta preoccupazione, e poi dobbiamo tutelare la popolazione. Eppure nel mio reparto sono l'unico che ha aderito alla vaccinazione. E per scherzare dico ai colleghi: sono io l'unico cretino?».
Bruno Cacopardo, presidente siciliano della Società italiana di malattie infettive, butta acqua sul fuoco: «Nei vaccini senza coadiuvanti (come lo squalene, ndr) ci sono più effetti collaterali - dice - come bruciore, gonfiore e altri. Le caratteristiche di questo vaccino sono analoghe a quelle degli altri anni, ed è dimostrato con una certa sicurezza che non ci sono rischi. Anche il mercurio è contenuto in altri vaccini, come quello contro il morbillo, e nessuno ha mai pensato di non somministrarlo».
Gli fa eco Francesco Vitale, coordinatore della rete Influnet siciliana: «Dobbiamo far capire l'importanza della vaccinazione. È falso che lo squalene provochi malattie, e dopo quei fatti non ha mai più dato problemi. Il mercurio? Ce n'è di più nel pesce che mangiamo ogni giorno».
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