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DENUNCIA DI ASSOBIOMEDICA. In media 224 giorni dalla consegna
«Forniture a ospedali, in Sicilia troppi ritardi nei pagamenti»
PALERMO. Ritardi nei pagamenti che arrivano mediamente a 224 giorni e un credito totale di 196 milioni. Assobiomedica ha fatto i conti e scoperto che le forniture di materiale ospedaliero in Sicilia vengono pagate ben oltre i 30 giorni prescritti dalle norme europee. Certo, nulla a che vedere con i 704 giorni di ritardo medio in Calabria. Ma nulla a che vedere anche con i 76 giorni che attendono gli imprenditori del Friuli o i 99 del Trentino.
Assobiomedica è l'associazione aderente a Confindustria che raggruppa le imprese fornitrici di strutture sanitarie sia a ospedali pubblici che privati: si occupa di prodotti chimici per le analisi, protesi e apparecchiature varie (Tac, Pet e tutti gli strumenti da sale operatorie). L'associazione guidata da Angelo Fracassi ha fatto uno screening dei ritardi nei pagamenti che inizia dal 1990, rilevando che 19 anni fa il ritardo minimo era di 344 giorni e quello massimo di 415. Il top è stato raggiunto nel '94, all'indomani della prima riforma nazionale della sanità (che ha introdotto le Asl): in Sicilia il ritardo nei pagamenti raggiunse allora i 514 giorni. Oggi, in presenza della seconda riforma della sanità (che ha sostituito le Asl con le Asp), Assobiomedica teme che la situazione peggiori: «Abbiamo già avviato un dialogo col governo regionale - spiega Fracassi - e prendiamo atto che la Sicilia sta tentando di introdurre modelli virtuosi. Ma chiediamo anche garanzie sul fatto che i crediti vengano pagati velocemente e senza subire intoppi nel processo che porterà le Asp ad ereditare i debiti delle Asl».
Una eventuale pioggia di decreti ingiuntivi, per un valore di 196 milioni, metterebbe in ginocchio la Regione e i conti della sanità in fase di sistemazione. Ma Assobiomedica ribadisce di aver avviato un dialogo con Lombardo e l'assessore Massimo Russo. E punta anche sull'approvazione a livello nazionale di una proposta che imporrebbe di spalmare tutti i debiti in cinque anni al tasso di interesse del 3% garantendo contestualemente per il futuro che ogni fornitura venga pagata in 90 giorni.
Ieri intanto l'assessore Russo ha diramato una circolare ai manager delle Asp in cui detta le regole per assegnare alle strutture private la premialità per il 2009 pari a circa il 5% del budget annuo che ammonta a 294 milioni. I requisiti necessari, identificati per ogni singola branca, riguardano l'impiego di tecnologie all'avanguardia, l'utilizzo di personale proporzionato all'attività svolta (in base a precisi parametri) e la presenza di certificazione di qualità.
Assobiomedica è l'associazione aderente a Confindustria che raggruppa le imprese fornitrici di strutture sanitarie sia a ospedali pubblici che privati: si occupa di prodotti chimici per le analisi, protesi e apparecchiature varie (Tac, Pet e tutti gli strumenti da sale operatorie). L'associazione guidata da Angelo Fracassi ha fatto uno screening dei ritardi nei pagamenti che inizia dal 1990, rilevando che 19 anni fa il ritardo minimo era di 344 giorni e quello massimo di 415. Il top è stato raggiunto nel '94, all'indomani della prima riforma nazionale della sanità (che ha introdotto le Asl): in Sicilia il ritardo nei pagamenti raggiunse allora i 514 giorni. Oggi, in presenza della seconda riforma della sanità (che ha sostituito le Asl con le Asp), Assobiomedica teme che la situazione peggiori: «Abbiamo già avviato un dialogo col governo regionale - spiega Fracassi - e prendiamo atto che la Sicilia sta tentando di introdurre modelli virtuosi. Ma chiediamo anche garanzie sul fatto che i crediti vengano pagati velocemente e senza subire intoppi nel processo che porterà le Asp ad ereditare i debiti delle Asl».
Una eventuale pioggia di decreti ingiuntivi, per un valore di 196 milioni, metterebbe in ginocchio la Regione e i conti della sanità in fase di sistemazione. Ma Assobiomedica ribadisce di aver avviato un dialogo con Lombardo e l'assessore Massimo Russo. E punta anche sull'approvazione a livello nazionale di una proposta che imporrebbe di spalmare tutti i debiti in cinque anni al tasso di interesse del 3% garantendo contestualemente per il futuro che ogni fornitura venga pagata in 90 giorni.
Ieri intanto l'assessore Russo ha diramato una circolare ai manager delle Asp in cui detta le regole per assegnare alle strutture private la premialità per il 2009 pari a circa il 5% del budget annuo che ammonta a 294 milioni. I requisiti necessari, identificati per ogni singola branca, riguardano l'impiego di tecnologie all'avanguardia, l'utilizzo di personale proporzionato all'attività svolta (in base a precisi parametri) e la presenza di certificazione di qualità.
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