|
LA «PROMOZIONE». Il viceministro alla Salute ieri in visita all’ospedale di Cefalù
Fazio: «Ok la nuova Sanità in Sicilia a breve riceverà altri 317 milioni»
«Bene il piano di rientro, avanti conversioni e accorpamenti»
CEFALÙ. Arrivano i primi veri «galloni» alla Sanità siciliana. A consegnarli ufficialmente all’assessore Massimo Russo è stato il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio, ieri in visita all’ospedale «San Raffaele-Giglio» di Cefalù. «Con il piano di rientro – ha detto Fazio – la Sicilia sta andando a gonfie vele. Bisogna proseguire su questa strada senza tirarsi indietro con la riconversione dei piccoli ospedali e l’accorpamento dei laboratori di analisi». «La Sicilia riceverà nelle prossime settimane 317 milioni di euro – ha aggiunto il viceministro facendo "gongolare" l’assessore Russo al suo fianco – che corrispondono a circa il 40% delle somme (circa 790 milioni di euro, ndr) che il ministero ha trattenuto negli anni precedenti per le inadempienze del sistema sanitario regionale. Con il piano di rientro la Sicilia sta ottenendo grandi risultati. In virtù di questi traguardi, tra cui il riordino del 118 e la riorganizzazione della rete ospedaliera, saranno erogate queste risorse che le spettano».
Altro tema affrontato da Fazio è quello della riconversione dei piccoli ospedali: «Vanno chiusi per quanto riguarda all’assistenza ai cronici e riconvertiti in residenze assistenziali e per lungo degenti. Non si scappa. Si tratta di un percorso che già le altre regioni d’Italia, come il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Toscana hanno fatto negli Anni 70 e anche là ci sono state agitazioni cittadine e manifestazioni in piazza. Ma si sono ottenuti ottimi risultati in fatto di ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse. La stessa cosa deve farla la Sicilia e puntare su grandi ospedali specializzati dove i cittadini devono arrivare già con la diagnosi fatta dalle strutture del territorio che devono per questo essere potenziate. Per fare capire questo – ha detto Fazio – se necessario farò il giro dei paesi e dei piccoli Comuni: spiegherò ai sindaci e ai cittadini che la riconversione dei piccoli ospedali non si tradurrà né in licenziamenti né in assistenza sanitaria carente».
Gli ha fatto da eco l’assessore Russo: «Non a caso sono state ridotte del 12% le prestazioni inappropriate. Ora ci vogliono le risorse per andare avanti. Fondi necessari da impiegare al meglio. Fondi assegnati anche per la prevenzione e lo screening alle strutture private convenzionate quali gli ambulatori specialistici ». E l’assegno da 317 milioni di euro la Regione lo sta per incassare.
Altra novità annunciata da Fazio è quella che la Sicilia si doterà del primo centro per il monitoraggio dei costi. «La Sicilia – ha detto – sarà la prima regione d’Italia ad attivare un sistema di controllo dei dati economici e sanitari. Il 26 novembre in conferenza Stato-Regioni si darà ufficialmente il via libera. Tramite questo sistema – ha aggiunto – saranno monitorate e controllate le spese e i costi di farmaci e macchinari sanitari». E poi non poteva non parlare dell’influenza A/H1N1. Ha annunciato che tra 10 giorni partirà la vaccinazione anche a favore dei bambini e dei ragazzi fino ai 27 anni che non presentano patologie. «Ridadisco – ha detto ancora Fazio – l’assoluta importanza di vaccinarsi. Ricordo che si tratta di una pandemia contro la quale bisogna immunizzare il maggior numero di soggetti, soprattutto bambini e giovani. Tutte le associazioni pediatriche nazionali, infatti, concordono sulla utilità del vaccino»
Altro tema affrontato da Fazio è quello della riconversione dei piccoli ospedali: «Vanno chiusi per quanto riguarda all’assistenza ai cronici e riconvertiti in residenze assistenziali e per lungo degenti. Non si scappa. Si tratta di un percorso che già le altre regioni d’Italia, come il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Toscana hanno fatto negli Anni 70 e anche là ci sono state agitazioni cittadine e manifestazioni in piazza. Ma si sono ottenuti ottimi risultati in fatto di ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse. La stessa cosa deve farla la Sicilia e puntare su grandi ospedali specializzati dove i cittadini devono arrivare già con la diagnosi fatta dalle strutture del territorio che devono per questo essere potenziate. Per fare capire questo – ha detto Fazio – se necessario farò il giro dei paesi e dei piccoli Comuni: spiegherò ai sindaci e ai cittadini che la riconversione dei piccoli ospedali non si tradurrà né in licenziamenti né in assistenza sanitaria carente».
Gli ha fatto da eco l’assessore Russo: «Non a caso sono state ridotte del 12% le prestazioni inappropriate. Ora ci vogliono le risorse per andare avanti. Fondi necessari da impiegare al meglio. Fondi assegnati anche per la prevenzione e lo screening alle strutture private convenzionate quali gli ambulatori specialistici ». E l’assegno da 317 milioni di euro la Regione lo sta per incassare.
Altra novità annunciata da Fazio è quella che la Sicilia si doterà del primo centro per il monitoraggio dei costi. «La Sicilia – ha detto – sarà la prima regione d’Italia ad attivare un sistema di controllo dei dati economici e sanitari. Il 26 novembre in conferenza Stato-Regioni si darà ufficialmente il via libera. Tramite questo sistema – ha aggiunto – saranno monitorate e controllate le spese e i costi di farmaci e macchinari sanitari». E poi non poteva non parlare dell’influenza A/H1N1. Ha annunciato che tra 10 giorni partirà la vaccinazione anche a favore dei bambini e dei ragazzi fino ai 27 anni che non presentano patologie. «Ridadisco – ha detto ancora Fazio – l’assoluta importanza di vaccinarsi. Ricordo che si tratta di una pandemia contro la quale bisogna immunizzare il maggior numero di soggetti, soprattutto bambini e giovani. Tutte le associazioni pediatriche nazionali, infatti, concordono sulla utilità del vaccino»
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti