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SALUTE. Cresce il numero degli ammalati in Italia. 190 persone con reazioni sospette alla fiala.
Influenza A, altre cinque vittime. Gli esperti: niente panico sui vaccini.
Il totale delle vittime sale a 67, oltre un milione e mezzo i casi di malati. Veronesi: «L'influenza si è stabilizzata e la mortalltà finora è stata bassa».
ROMA. Sessantasette le vittime (cinque i decessi ieri) in Italia a causa dell'influenza A, mentre sale ad oltre un milione e mezzo il numero dei casi registrati e sono circa 168.000 le persone vaccinate contro il virus A/H1N1. A fronte della campagna vaccinale in corso, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso noto che sono 190 le sospette reazioni avverse al vaccino, ma si tratta di reazioni prevedibili e, rassicura l'Aifa, «allo stato attuale non sono stati evidenziati segnali di pericolo con la somministrazione del vaccino pandemico». Intanto gli esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss) fanno sapere che il picco dei casi di influenza A è vicino e che non è escluso che possano verificarsi altre ondate.
Le vittime. Una donna sessantenne è morta nell'ospedale Cardarelli di Campobasso per le complicanze causate dal virus dell'influenza A. Sono deceduti anche un uomo di 61 anni a Lucca (affetto da tumore), una donna di 76 anni a Città di Castello, un albanese di 37 anni ricoverato a Napoli (l'uomo aveva subito un trapianto del rene e la sostituzione della valvola cardiaca) e, nella notte tra il 13 e il 14 novembre scorso una donna di 74 anni a San Severo (Foggia) per edema polmonare acuto (era affetta da varie patologie). Il totale delle vittime sale così a 67. E nel bollettino quotidiano, il ministero del Welfare rende noto che in totale dal 19 ottobre all'8 novembre sono stimati in Italia 1.526mila casi di influenza A. Sono state vaccinate circa 167.680 persone.
Il vaccino. Centonovanta segnalazioni di sospette reazioni avverse sono state registrate in Italia, al 10 novembre in seguito alla somministrazione del vaccino pandemico contro l'influenza A. Lo segnala l'Aifa, precisando che la tipologia di reazioni osservate più frequentemente è simile a quella delle reazioni ai vaccini stagionali (ad esempio si segnala la comparsa di cefalea, febbre, dolori articolari) e che allo stato attuale «non sono stati evidenziati segnali di pericolo con la somministrazione del vaccino pandemico». Quattro segnalazioni sono relative a bambini fino a 11 anni. Sempre l'Aifa ha reso noto che il decesso di un paziente con patologie pregresse, dopo la somministrazione del vaccino contro l'influenza A, è stato segnalato in Italia, ma la morte del paziente non è correlabile alla vaccinazione. «È stato segnalato - afferma l'Agenzia riportando sul proprio sito i dati sulle reazioni avverse al vaccino - un decesso in vicinanza temporale con la vaccinazione occorso in un paziente con polipatologie; l'analisi dei dati parziali finora presentati - precisa l'Agenzia - porta a considerare il decesso non correlabile alla vaccinazione».
Esperti rassicurano. Bisogna «abbandonare il panico» che si è sviluppato intorno all'influenza A, ha detto l'oncologo Umberto Veronesi: «Mi pare che l'influenza A sia abbastanza stabilizzata e la mortalità finora è stata bassa». Anche il direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Silvio Garattini, invita ad evitare allarmismi: «Anche in Italia qualcuno morirà dopo il vaccino. Nel nostro Paese muoiono 1.600 persone al giorno per una qualsiasi causa, e ci si può aspettare che qualcuna muoia dopo aver preso il vaccino».
Le vittime. Una donna sessantenne è morta nell'ospedale Cardarelli di Campobasso per le complicanze causate dal virus dell'influenza A. Sono deceduti anche un uomo di 61 anni a Lucca (affetto da tumore), una donna di 76 anni a Città di Castello, un albanese di 37 anni ricoverato a Napoli (l'uomo aveva subito un trapianto del rene e la sostituzione della valvola cardiaca) e, nella notte tra il 13 e il 14 novembre scorso una donna di 74 anni a San Severo (Foggia) per edema polmonare acuto (era affetta da varie patologie). Il totale delle vittime sale così a 67. E nel bollettino quotidiano, il ministero del Welfare rende noto che in totale dal 19 ottobre all'8 novembre sono stimati in Italia 1.526mila casi di influenza A. Sono state vaccinate circa 167.680 persone.
Il vaccino. Centonovanta segnalazioni di sospette reazioni avverse sono state registrate in Italia, al 10 novembre in seguito alla somministrazione del vaccino pandemico contro l'influenza A. Lo segnala l'Aifa, precisando che la tipologia di reazioni osservate più frequentemente è simile a quella delle reazioni ai vaccini stagionali (ad esempio si segnala la comparsa di cefalea, febbre, dolori articolari) e che allo stato attuale «non sono stati evidenziati segnali di pericolo con la somministrazione del vaccino pandemico». Quattro segnalazioni sono relative a bambini fino a 11 anni. Sempre l'Aifa ha reso noto che il decesso di un paziente con patologie pregresse, dopo la somministrazione del vaccino contro l'influenza A, è stato segnalato in Italia, ma la morte del paziente non è correlabile alla vaccinazione. «È stato segnalato - afferma l'Agenzia riportando sul proprio sito i dati sulle reazioni avverse al vaccino - un decesso in vicinanza temporale con la vaccinazione occorso in un paziente con polipatologie; l'analisi dei dati parziali finora presentati - precisa l'Agenzia - porta a considerare il decesso non correlabile alla vaccinazione».
Esperti rassicurano. Bisogna «abbandonare il panico» che si è sviluppato intorno all'influenza A, ha detto l'oncologo Umberto Veronesi: «Mi pare che l'influenza A sia abbastanza stabilizzata e la mortalità finora è stata bassa». Anche il direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Silvio Garattini, invita ad evitare allarmismi: «Anche in Italia qualcuno morirà dopo il vaccino. Nel nostro Paese muoiono 1.600 persone al giorno per una qualsiasi causa, e ci si può aspettare che qualcuna muoia dopo aver preso il vaccino».
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