il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 5 novembre 2009


Giornale di Sicilia - 04.11.2009
Ed. del 04.11.2009 - pag. 9
Giuseppe Taibi

MALASANITA'. La veritica della Regione conferma: ad Angela Giulietti fu trastuso sangue sbagliato per una lunga serie di sviste.
Mussomeli, ispettori in ospedale: «Paziente morto per troppi errori».
I risultati dell'ispezione sono stati resi noti dall'assessore Massimo Russo. L'Asp avvia un procedimento disciplinare nei confronti di tecnici e infermieri.
MUSSOMELI. Angelo Giulietti è morto per un caso di malasanità. Il pensionato nisseno vittima di uno scambio di sacche di sangue, ha perso la vita per una lunga serie di errori umani. E' questa la conclusione a cui sono arrivati gli ispettori dell'Assessorato regionale alla Sanità ed inviati a Caltanissetta subito dopo quel maledetto 22 settembre quando l'uomo era stato sottoposto ad un intervento chirurgico ad un'anca all'ospedale mussomelese «Immacolata Longa».
Quel giorno, ad operazione conclusa, i medici ritennero di effettuare una prima trasfusione, usando però una sacca contenente sangue il cui gruppo risultò diverso da quello del paziente: anziché B, nel corpo del pensionato fu immesso sangue del gruppo A. Le condizioni dell'uomo peggiorarono tanto da indurre i sanitari a trasferire il paziente all'ospedale «San Giovanni di Dio» di Agrigento, dove si è spento lo scorso 6 ottobre.
Gli esiti dell'ispezione sono stati resi noti ieri dall'assessore alla Sanità Massimo Russo: «Ancora una volta - ha spiegato - dietro al decesso di un paziente sembra esserci una inquietante sequenza di errori gravi e determinanti. Il rapporto redatto dagli ispettori dell'assessorato non lascia spazio a dubbi: in attesa che la magistratura concluda le proprie indagini, ho chiesto al manager dell'Asp di Caltanissetta Cantaro di adottare immediati provvedimenti». Da questo fronte, il direttore generale ha già annunciato che è stato attivato «un procedimento disciplinare nei confronti del personale tecnico ed infermieristico ritenuto oggetto di comportamenti non conformi ai doveri di istituto».
La magistratura, pochi giorni dopo il decesso del 68enne, aveva iscritto nel registro degli indagati 5 sanitari, tra primari, medici, infermieri e tecnici di laboratorio. Gli errori nella catena trasfusionale - secondo quanto scritto dagli ispettori Attilio Mele, Giuseppe Murolo e Giovanni De Luca - sarebbero avvenuti sia all'ospedale di Mussomeli che al servizio Immunotrasfusionale di San Cataldo (Simt). Il primo errore sarebbe avvenuto il 3 settembre, quando Giulietti è stato sottoposto agli esami preparatori all'intervento: in questa occasione, per uno scambio di identità tra pazienti, venne determinato un gruppo sanguigno diverso. «L'operazione - scrivono gli ispettori - si è svolta regolarmente, ma sulla base del referto di esami emato-chimici corrispondente al paziente sbagliato è stata prescritta la prima trasfusione, in realtà non necessaria».
Gli ispettori aggiungono: «Nella fase di prericovero, caratterizzata da diverse carenze ed inadeguatezze, è stata omessa l'esecuzione del controllo del gruppo sanguigno sul secondo campione, prevista dalla normativa, che ha provocato il primo errore di determinazione del gruppo sanguigno. Nella fase del ricovero, presso il Simt di San Cataldo si è verificata una sommatoria di errori con la mancata segnalazione di accertata discrepanza tra il gruppo sanguigno indicato nella richiesta e quello risultante dal controllo effettuato sui campioni pervenuti al Simt».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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