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I CONTI DELLA REGIONE
Sanità e Fas tra le «criticità» sotto esame
PALERMO. Si apre la fase più delicata degli ultimi anni sul risanamento dei conti della Regione. Tagli veri e non pannicelli caldi. È quanto emerge dal parere della Corte dei Conti in commissione Bilancio sul Dpef 2010-2013. Parere, come sostiene il presidente della commissione Savona, «quanto mai prezioso». Ed aggiunge: «Nel corso dell’audizione sono emerse diverse criticità da approfondire, relative ai fondi comunitari 2007-2013, con specifica attenzione agli strumenti di gestione dei Fas, alla formazione professionale, al controllo della spesa sanitaria».
E Rita Arrigoni, presidente delle sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, ha dato indicazioni concrete. Intanto una constatazione: nella relazione del rendiconto generale della Regione, già si evidenzia il deterioramento della finanza pubblica: squilibrio delle gestione di competenza, risultato negativo riferito al risparmio con «deciso peggioramento rispetto al 2007». Le maggiori criticità: costi della sanità, del personale, del debito regionale, nonché aspetti gestionali da ricondurre ad esigenze di sostegno a bilanci deficitari di enti ed organismi, alla proliferazione di soggetti partecipanti con frequenti sovrapposizione di spese per consigli e comitati.
Posto che trattasi di eredità vecchia di anni, «a fronte dell’impegno a drastiche riduzioni per l’anno venturo vi è storia risalente non facilmente aggredibile». Come dire che occorre fermezza e volontà politica e non pannicelli caldi. Quindi, «non solo una rivisitazione dettagliata e meticolosa delle regole di determinazione delle spese, ma un generale riorientamento della politica economica sull’obbietivo, con un lavoro che non sia destinato ad esaurirsi in un solo esercizio. Diversamente, il rischio è l’esplosione negli anni a venire». Altra criticità viene indicata nelle stime della spesa relativa agli enti locali e alle partecipazioni societarie: «Le emergenze di bilanci degli uni - con i problemi connessi alla gestione dei rifiuti e delle acque - e di ricapitalizzazione delle altre non trovano rappresentazione nei documenti finanziari della Regione». Cosa risponde il governo? Di Mauro (Ass.Bilancio): «Nel giro di tre mesi, con la manovra correttiva, il Bilancio e la Finanziaria 2010, vareremo importanti misure per ridurre il deficit e per accompagnare lo sviluppo. Abbiamo varato azioni tecnico- amministrative per tenere la spesa sotto controllo, con la circolare 12 di agosto ai dirigenti dei dipartimenti e con l’applicazione della norma della Finanziaria che ci consente di monitorare l’andamento delle uscite».
E Rita Arrigoni, presidente delle sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, ha dato indicazioni concrete. Intanto una constatazione: nella relazione del rendiconto generale della Regione, già si evidenzia il deterioramento della finanza pubblica: squilibrio delle gestione di competenza, risultato negativo riferito al risparmio con «deciso peggioramento rispetto al 2007». Le maggiori criticità: costi della sanità, del personale, del debito regionale, nonché aspetti gestionali da ricondurre ad esigenze di sostegno a bilanci deficitari di enti ed organismi, alla proliferazione di soggetti partecipanti con frequenti sovrapposizione di spese per consigli e comitati.
Posto che trattasi di eredità vecchia di anni, «a fronte dell’impegno a drastiche riduzioni per l’anno venturo vi è storia risalente non facilmente aggredibile». Come dire che occorre fermezza e volontà politica e non pannicelli caldi. Quindi, «non solo una rivisitazione dettagliata e meticolosa delle regole di determinazione delle spese, ma un generale riorientamento della politica economica sull’obbietivo, con un lavoro che non sia destinato ad esaurirsi in un solo esercizio. Diversamente, il rischio è l’esplosione negli anni a venire». Altra criticità viene indicata nelle stime della spesa relativa agli enti locali e alle partecipazioni societarie: «Le emergenze di bilanci degli uni - con i problemi connessi alla gestione dei rifiuti e delle acque - e di ricapitalizzazione delle altre non trovano rappresentazione nei documenti finanziari della Regione». Cosa risponde il governo? Di Mauro (Ass.Bilancio): «Nel giro di tre mesi, con la manovra correttiva, il Bilancio e la Finanziaria 2010, vareremo importanti misure per ridurre il deficit e per accompagnare lo sviluppo. Abbiamo varato azioni tecnico- amministrative per tenere la spesa sotto controllo, con la circolare 12 di agosto ai dirigenti dei dipartimenti e con l’applicazione della norma della Finanziaria che ci consente di monitorare l’andamento delle uscite».
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