il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 1 ottobre 2009


La Repubblica - 30.09.2009
Ed. del 30.09.3009 - Palermo - pag. III
Emanuele Lauria

Il dossier. L'ex manager targato Lombardo fa registrare il peggiore risultato di bilancio. Iacolino "virtuoso"
La Corte dei conti dà le pagelle. Ausl di Catania al top della spesa
"Segnali positivi, ma il costo del personale è cresciuto"
Quindici le strutture che hanno chiuso il 2008 in attivo. La spina del servizio 118

L'AZIENDA sanitaria più spendacciona? Quella di Catania, retta fino al 31 agosto scorso da Antonio Scavone, manager di provata fede lombardiana. La più virtuosa sarebbe invece quella di Palermo, gestita fino a un mese fa da Salvatore Iacolino, direttore generale vicino ad Angelino Alfano.
Le pagelle delle Ausl siciliane, stilate sulla base dei risultati d'esercizio del 2008 presentati ieri all'Ars dalla Corte dei conti, assegnano un punto ai «lealisti» del Pdl nella partita che si gioca all'interno del centrodestra. Ma è una lettura alla quale si oppone per primo Scavone, che ricorda come il deficit dell'azienda da lui guidata, pur elevato, si sia ridotto negli ultimi anni: «Nel 2005, quando mi insediai, trovai un buco di 210 milioni di euro. Da quel momento ci sono stati costanti miglioramenti. E l'anno scorso avremmo comunque chiuso con un utile, se non ci fosse stata una riduzione dei trasferimenti dalla Regione».
Le cifre, in ogni caso, sono da ieri negli scaffali della commissione Bilancio, e confermano l'allarme lanciato dall'assessore alla Sanità Massimo Russo, prima della riforma del settore varata dall'Ars e della sostituzione di tutti i manager: le trenta aziende dell'Isola - compresi i policlinici e l'istituto per neurolesi Bonino Pulejo - hanno perso complessivamente 331 milioni di euro nel 2008. Il peggiore risultato, dopo Catania, l'ha ottenuto l'azienda sanitaria di Messina, che era diretta da Salvatore Fumari, uomo vicino al sottosegretario forzista Rocco Crimi e oggi esperto del sindaco Giuseppe Buzzanca: il deficit registrato l'anno scorso è stato di 62 milioni di euro. Negativa anche la performance dell'ex manager del Civico di Palermo, Francesco Licata di Baucina, che ha chiuso il bilancio della sua azienda con 36milioni e mezzo di deficit. Poi Villa Sofia (meno 25 milioni) e la piccola Ausl di Enna, che ha accumulato un debito di oltre 15 milioni di euro.
Quindici le aziende che hanno chiuso in attivo, ma solo tre di esse per cifre significative (oltre il milione). Fra queste, al primo posto l'Ausl di Palermo, il cui manager Iacolino (ora eurodeputato del Pdl) ha ottenuto un risultato d'esercizio positivo per tre milioni.
L'azienda palermitana aveva ottenuto dalla Regione un budget di circa un miliardo e trecento milioni, circa 200 milioni in più di quanto assegnato a Catania. Positivi anche i dati di bilancio degli ospedali Sant'Antonio di Trapani e Umberto I di Siracusa.
La presidente della Corte dei conti, Rita Arrigoni, coglie «segnali positivi» nell'azione del governo regionale nel campo della Sanità, puntando però il dito su alcuni problemi insoluti. La Corte fa notare che nel 2008 il costo per il personale è aumentato: «E la previsione di una evoluzione in controtendenza appare poco realistica». Per la magistratura contabile più facili appaiono gli obiettivi di contenimento della spesa legati «alla rimodulazione dell'offerta ospedaliera pubblica e privata». La Corte, in proposito, mette in evidenza i primi risultati nella diminuzione dei posti letto (il 12,1 per cento in meno rispetto al 2006) e del taglio dei ricoveri inappropriati. Ma una spina rimane il servizio 118: «La spesa ha visto trend di crescita esponenziali. Occorre avviare al più presto l'annunciato ridimensionamento delle ambulanze e la razionale utilizzazione degli autisti soccorritori assunti massicciamente negli ultimi anni».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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