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INFLUENZA A. Al Policlinico un’équipe già attrezzata. In città saranno distribuite 150mila dosi di v
Ospedali in campo per l’emergenza
Sono stazionarie le condizioni dell’operaia di Aspra, Maria Concetta L. C. di 46 anni affetta da polmonite provocata dall’influenza A/H1N1 e ricoverata al reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cervello.
«La paziente – spiega il direttore dell’unità operativa, Massimo Enzo Farinella – sta seguendo tutte le terapie e sfebbrata e le condizioni sono discrete. Il peggio è passato. E’ vigile e si sta sottoponendo anche ad ossigenoterapia». Nel frattempo in città le aziende ospedaliere e l’Asp 6 stanno procedendo ad istituire le cosiddette Unità di crisi per la pandemia, sebbene tra la popolazione cresce sempre più la psicosi e la paura di contrarre il virus.
In particolare all’area di emergenza del Policlinico è stato creato una sorte di percorso preferenziale per i casi sospetti che potrebbero verificarsi nelle prossime settimane. «Un triage dedicato all’influenza A – sottolinea il prof. Francesco Vitale, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva e componente della task-force regionale per la pandemia – con medici e personale parasanitario adeguatamente attrezzato per tutte le emergenze».
Da maggio fino ad oggi, i casi accertati in città di influenza A sono 62. «Sono tutti quei casi – sottolinea Vitale – a cui è risultato positivo il test del tampone naso faringeo».
Un ruolo importante sarà quello dei medici di medicina generale e dei pediatri di base che dovranno informare i cittadini e soprattutto come spiega ancora il componente della commissione regionale «saranno loro a curare l’influenza A e speriamo che, quando ci sarà il picco tra ottobre e novembre, non appena arriverà il freddo, non si registrerà l’ingolfamento nei vari pronto soccorso degli ospedali. L’influenza A va curata come l’influenza tradizionale, a domicilio ».
Per quanto riguarda il vaccino, che com’è noto è facoltativo, a Palermo ne saranno assegnati come prima tranche, circa 150 mila dosi. I primi ad essere sottoposti saranno i giovani tra i 6 e i 27 anni.
«La paziente – spiega il direttore dell’unità operativa, Massimo Enzo Farinella – sta seguendo tutte le terapie e sfebbrata e le condizioni sono discrete. Il peggio è passato. E’ vigile e si sta sottoponendo anche ad ossigenoterapia». Nel frattempo in città le aziende ospedaliere e l’Asp 6 stanno procedendo ad istituire le cosiddette Unità di crisi per la pandemia, sebbene tra la popolazione cresce sempre più la psicosi e la paura di contrarre il virus.
In particolare all’area di emergenza del Policlinico è stato creato una sorte di percorso preferenziale per i casi sospetti che potrebbero verificarsi nelle prossime settimane. «Un triage dedicato all’influenza A – sottolinea il prof. Francesco Vitale, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva e componente della task-force regionale per la pandemia – con medici e personale parasanitario adeguatamente attrezzato per tutte le emergenze».
Da maggio fino ad oggi, i casi accertati in città di influenza A sono 62. «Sono tutti quei casi – sottolinea Vitale – a cui è risultato positivo il test del tampone naso faringeo».
Un ruolo importante sarà quello dei medici di medicina generale e dei pediatri di base che dovranno informare i cittadini e soprattutto come spiega ancora il componente della commissione regionale «saranno loro a curare l’influenza A e speriamo che, quando ci sarà il picco tra ottobre e novembre, non appena arriverà il freddo, non si registrerà l’ingolfamento nei vari pronto soccorso degli ospedali. L’influenza A va curata come l’influenza tradizionale, a domicilio ».
Per quanto riguarda il vaccino, che com’è noto è facoltativo, a Palermo ne saranno assegnati come prima tranche, circa 150 mila dosi. I primi ad essere sottoposti saranno i giovani tra i 6 e i 27 anni.
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