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L'iniziativa. Cirignotta dichiara guerraa gli sprechi: elettricità con pannelli fotovoltaici, stretta sui benefit dei dirigenti, meno poliambulatori.
Il manager dell'Asp 6 taglia i telefonini
PUGNO di ferro contro l'assenteismo dei dipendenti, le spese superflue come i 120 telefoni cellulari per tutti i dirigenti, e lo spreco di energia elettrica, che da ora in poi dovrà essere prodotta attraverso pannelli fotovoltaici. Queste alcune delle misure che Salvatore Cirignotta, l'ex magistrato oggi direttore generale dell'Asp 6 di Palermo, metterà in pratica per il risanamento dell'azienda. «Si apre così - ha detto il manager durante una conferenza stampa - un'era fatta di economia e ottimizzazione delle risorse».
«Risanare il sistema sanitario - secondo Cirignotta - non vuol dire solo seguire e applicare il piano di riforma dell'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ma anche fare scelte oculate all'interno della propria azienda». In quest'ottica il manager incaricherà i propri dirigenti di fare un'analisi accurata «del carico di lavoro dei dipendenti dell'azienda - ha aggiunto il manager - e capire dove è possibile tagliare l'assegnazione dei servizi a cooperative esterne all'Asp. Insomma, bisogna invertire la rotta e ridurre le esternalizzazioni».
Altre novità riguardano i Pta (presidi territoriali di assistenza), che entro gennaio dovrebbero diventare realtà. Prima i cinque distretti sanitari della città saranno trasformati in un unico distretto territoriale, mentre i sette poliambulatori saranno ridotti e convertiti in centri di assistenza sanitaria specializzati e multidisciplinari.
Questo comporterà trasferimenti interni del personale medico e sanitario. «Cambiamenti necessari ha detto Cirignotta - perché si tratta di una riforma epocale. Al momento i poliambulatori sono troppo generici, e anche per questo le liste d'attesa sono particolarmente lunghe». Oggi i poliambulatori sono Palermo centro, Biondo, Pozzillo, Libertà, Giovanni Paolo II, Zen e Oreto.
«Risanare il sistema sanitario - secondo Cirignotta - non vuol dire solo seguire e applicare il piano di riforma dell'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ma anche fare scelte oculate all'interno della propria azienda». In quest'ottica il manager incaricherà i propri dirigenti di fare un'analisi accurata «del carico di lavoro dei dipendenti dell'azienda - ha aggiunto il manager - e capire dove è possibile tagliare l'assegnazione dei servizi a cooperative esterne all'Asp. Insomma, bisogna invertire la rotta e ridurre le esternalizzazioni».
Altre novità riguardano i Pta (presidi territoriali di assistenza), che entro gennaio dovrebbero diventare realtà. Prima i cinque distretti sanitari della città saranno trasformati in un unico distretto territoriale, mentre i sette poliambulatori saranno ridotti e convertiti in centri di assistenza sanitaria specializzati e multidisciplinari.
Questo comporterà trasferimenti interni del personale medico e sanitario. «Cambiamenti necessari ha detto Cirignotta - perché si tratta di una riforma epocale. Al momento i poliambulatori sono troppo generici, e anche per questo le liste d'attesa sono particolarmente lunghe». Oggi i poliambulatori sono Palermo centro, Biondo, Pozzillo, Libertà, Giovanni Paolo II, Zen e Oreto.
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