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ETERNO INCOMPIUTO. Il nuovo ospedale di Lentini
«I lavori possono riprendere entro 25 giorni»
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa rassicura dopo l’ennesimo stop del Tar
SIRACUSA. «Vanno evitati gli allarmismi perché sul blocco operatorio del nuovo ospedale di Lentini i lavori potranno riprendere al massimo tra 25 giorni». Franco Maniscalco, direttore generale dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Siracusa intende fare chiarezza dopo lo stop ai lavori imposti dal Tar di Catania.
Tar che ha accolto il ricorso dell’amministrativista Salvatore Zappalà, il quale aveva eccepito sulla legittimità della documentazione presentata dall’impresa aggiudicataria.
Il nuovo ospedale di Lentini, di fatto, è già completo, ma per essere consegnato manca la parte essenziale: il blocco delle sale operatorie. Su questo si è concentrato un contenzioso legale che rischia di far slittare i tempi di consegna. Ma il nuovo direttore generale dell’Asp è deciso a scongiurare ulteriori ritardi.
Nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, Franco Maniscalco e il legale palermitano dell’Asp, Giangiacomo Palazzolo, hanno chiarito la vicenda del ricorso al Tar per il blocco operatorio.
Secondo l’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale, l’Asp non è stata «sufficientemente chiara nel motivare la mancanza dei requisiti da parte di Ati Gff Impianti. L’amministrazione deve quindi dare esatta contezza di quegli elementi concretamente non valutabili come utili per dimostrare il possesso dei requisiti contestati».
In sostanza i magistrati del Tar intimano all’amministrazione dell’Asp di procedere, entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza, a motivare dettagliatamente la carenza di requisiti da parte della ditta esclusa (Ati Gff Impianti) e a verificare con pari dettaglio il possesso dei requisiti da parte dell’aggiudicataria dei lavori (Arcobaleno Srl).
Dieci giorni di tempo, dunque, per l’adempimento dell’esame del requisito del ricorrente.
Secondo il legale Giangiacomo Palazzolo, il provvedimento del Tar è «diligente e intelligente perché dà un ritmo all’amministrazione e soprattutto tiene conto della delicatezza del problema, dal momento che si parla del blocco operatorio. Ci sono inoltre scadenze ben precise che costringono tutti ad adoperarsi per chiarire le proprie posizioni e ad evitare ulteriori ritardi ».
Franco Maniscalco parla del «dovere di fare chiarezza e di agire nella massima trasparenza».
E’ importante che l’opera sia conclusa al più presto. «Per l’Asp non conta che vinca una o l’altra azienda in questo contenzioso. L’interesse è arrivare immediatamente all’inizio e alla conclusione dei lavori. Per noi entrambe le ditte sono valide e non si può perdere ulteriore tempo perché siamo ormai alla fase finale. Intendo portare a termine l’opera nella massima trasparenza ».
Nonostante gli intoppi, insomma, i lavori per il blocco operatorio potranno riprendere in meno di un mese. Per garantire obiettività e ulteriore trasparenza nel valutare i requisiti per entrambe le ditte, il legale palermitano dell’Asp ha annunciato la collaborazione di un consulente esterno, che potrà dare maggiore supporto alle scelte dell’amministrazione. Si tratta di una figura di «grande prestigio che lavora già per le Procure e per i tribunali ».
Intanto, le popolazioni del Lentinese non abbassano il livello di guardia. Alla conferenza nella sede dell’Asp ha partecipato anche l’assessore alla Sanità di Lentini, Paolo Censabella, che da quindici anni segue il travagliato iter del nuovo ospedale di Lentini.
Secondo Censabella «un legittimo contenzioso, che normalmente può insorgere tra le parti in causa, non può e non deve trasformarsi in un vero e proprio sequestro del lavoro. Mi riferisco alle sale operatorie. Nell’ultima riunione dei Consigli comunali di Lentini, Carlentini, Francofonte e Scordia abbiamo lanciato una parola d’ordine: mettere all’ordine del giorno l’apertura del nuovo ospedale. Per questo oggi sollecitiamo l’Azienda sanitaria provinciale a muoversi perché, comunque vada il contenzioso, si riprendano al più presto i lavori del blocco operatorio. Dopo quindici anni di lotte chiediamo a tutta la direzione dell’Asp di programmare gli atti amministrativi per aprire il nuovo ospedale». Nessuna data di consegna è stata ufficializzata da parte della direzione dell’Asp, ma se riprendono i lavori del blocco operatorio l’opera, secondo il dispositivo dell’appalto, dovrà essere consegnata nove mesi dopo.
Tar che ha accolto il ricorso dell’amministrativista Salvatore Zappalà, il quale aveva eccepito sulla legittimità della documentazione presentata dall’impresa aggiudicataria.
Il nuovo ospedale di Lentini, di fatto, è già completo, ma per essere consegnato manca la parte essenziale: il blocco delle sale operatorie. Su questo si è concentrato un contenzioso legale che rischia di far slittare i tempi di consegna. Ma il nuovo direttore generale dell’Asp è deciso a scongiurare ulteriori ritardi.
Nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, Franco Maniscalco e il legale palermitano dell’Asp, Giangiacomo Palazzolo, hanno chiarito la vicenda del ricorso al Tar per il blocco operatorio.
Secondo l’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale, l’Asp non è stata «sufficientemente chiara nel motivare la mancanza dei requisiti da parte di Ati Gff Impianti. L’amministrazione deve quindi dare esatta contezza di quegli elementi concretamente non valutabili come utili per dimostrare il possesso dei requisiti contestati».
In sostanza i magistrati del Tar intimano all’amministrazione dell’Asp di procedere, entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza, a motivare dettagliatamente la carenza di requisiti da parte della ditta esclusa (Ati Gff Impianti) e a verificare con pari dettaglio il possesso dei requisiti da parte dell’aggiudicataria dei lavori (Arcobaleno Srl).
Dieci giorni di tempo, dunque, per l’adempimento dell’esame del requisito del ricorrente.
Secondo il legale Giangiacomo Palazzolo, il provvedimento del Tar è «diligente e intelligente perché dà un ritmo all’amministrazione e soprattutto tiene conto della delicatezza del problema, dal momento che si parla del blocco operatorio. Ci sono inoltre scadenze ben precise che costringono tutti ad adoperarsi per chiarire le proprie posizioni e ad evitare ulteriori ritardi ».
Franco Maniscalco parla del «dovere di fare chiarezza e di agire nella massima trasparenza».
E’ importante che l’opera sia conclusa al più presto. «Per l’Asp non conta che vinca una o l’altra azienda in questo contenzioso. L’interesse è arrivare immediatamente all’inizio e alla conclusione dei lavori. Per noi entrambe le ditte sono valide e non si può perdere ulteriore tempo perché siamo ormai alla fase finale. Intendo portare a termine l’opera nella massima trasparenza ».
Nonostante gli intoppi, insomma, i lavori per il blocco operatorio potranno riprendere in meno di un mese. Per garantire obiettività e ulteriore trasparenza nel valutare i requisiti per entrambe le ditte, il legale palermitano dell’Asp ha annunciato la collaborazione di un consulente esterno, che potrà dare maggiore supporto alle scelte dell’amministrazione. Si tratta di una figura di «grande prestigio che lavora già per le Procure e per i tribunali ».
Intanto, le popolazioni del Lentinese non abbassano il livello di guardia. Alla conferenza nella sede dell’Asp ha partecipato anche l’assessore alla Sanità di Lentini, Paolo Censabella, che da quindici anni segue il travagliato iter del nuovo ospedale di Lentini.
Secondo Censabella «un legittimo contenzioso, che normalmente può insorgere tra le parti in causa, non può e non deve trasformarsi in un vero e proprio sequestro del lavoro. Mi riferisco alle sale operatorie. Nell’ultima riunione dei Consigli comunali di Lentini, Carlentini, Francofonte e Scordia abbiamo lanciato una parola d’ordine: mettere all’ordine del giorno l’apertura del nuovo ospedale. Per questo oggi sollecitiamo l’Azienda sanitaria provinciale a muoversi perché, comunque vada il contenzioso, si riprendano al più presto i lavori del blocco operatorio. Dopo quindici anni di lotte chiediamo a tutta la direzione dell’Asp di programmare gli atti amministrativi per aprire il nuovo ospedale». Nessuna data di consegna è stata ufficializzata da parte della direzione dell’Asp, ma se riprendono i lavori del blocco operatorio l’opera, secondo il dispositivo dell’appalto, dovrà essere consegnata nove mesi dopo.
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