Randazzo118

La Sicilia - 16.09.2009


Ed. del 16.09.2009 - Il Fatto - pag. 3

Andrea Lodato
SANITÀ IN SICILIA. Nuovo scontro frontale

«L’assessore suggerisce, si dimetta»

Il coordinatore del Pdl siciliano: «Dopo il flop sui direttori generali continua ad agire senza trasparenza»

L’attacco di Castiglione. «L’assessore Russo ha riunito i manager per fornire loro indicazioni sui direttori sanitari e amministrativi da nominare».L’accusa. «Si parla di politica che deve fare un passo indietro, ma qui siamo alla totale invadenza. Chiedo al presidente Lombardo di intervenire».



CATANIA. L’attacco frontale parte presto, di buon mattino. A Palermo si lavora per scegliere i direttori sanitari e i direttori amministrativi delle aziende sanitarie, dopo la nomina dei direttori generali. Le scelte dell’assessore Massimo Russo sono state contestate da parte del centrodestra, che non ha gradito i nomi, non ha gradito le esclusioni. Ora siamo all’atto secondo, la scelta strategicamente forse ancora più delicata ed importante per l’operatività piena e quotidiana delle strutture ospedaliere, e Giuseppe Castiglione, coordinatore regionale del Pdl con Mimmo Nania, lancia il suo j’accuse contro Russo.

«Dopo l’invasione di campo nelle prerogative dei direttori generali, con i consigli sulle nomine dei direttori amministrativi e sanitari delle aziende sanitarie l’assessore Massimo Russo dovrebbe sentire l’esigenza di dimettersi ».

Castiglione non ci gira intorno, spara dritto sull’obiettivo e con la seconda frase del comunicato passa decisamente a contestare uno degli aspetti che deve avere di più disturbato buona parte del Pdl e dell’Udc, quando, in queste settimane e negli ultimi mesi, hanno letto e sentito dire che la sanità siciliana stava cambiando volto grazie al fatto che era stato imposto alla politica di fare un passo indietro. Castiglione contesta, vivacemente, il ragionamento: «Per la scelta dei direttori sanitari ed amministravi il ricorso a strutture esterne ed indipendenti sarebbe un vero passo indietro della politica e la dimostrazione ai cittadini che il tema reale è la qualità dei servizi sanitari. Ma fino a ora i segnali sono contrari, anzi sono di tutt’altro genere se c’è stata una riunione con i direttori generali con i consigli dell’assessore sulle nomine dei direttori amministrativi e sanitari, con suggerimenti che sarebbero una grave violazione di legge in dispregio assoluto della legalità».

La questione riapre un contenzioso che per la nomina di alcuni direttori generali non si è ancora sopita, cioè quella di non avere agito nel rispetto delle leggi. E Castiglione ribadisce la storia ed il concetto: «C’è stato un direttore generale, bravissima persona per carità, che è stato nominato alla guida della stessa Asl della quale era dipendente. Incredibilmente, però, il giorno dopo risultava trasferito ad Enna in totale sfregio delle leggi che regolano la nomina dei direttori generali. E’ questo il cambiamento di cui parlava l’assessore Russo? Non credo, eppure le cose sono andate così e stanno proseguendo sulla stessa falsariga». A questo punto Castiglione sembra dividere la strada politica da quella tecnica, vale a dire le intenzioni del presidente Lombardo dalle scelte del suo assessore e spiega: «Chiedo direttamente al presidente della Regione, del quale abbiamo apprezzato la volontà di rinnovamento e moralizzazione della sanità, di sollecitare il suo assessore a non intervenire su atti di esclusiva competenza dei direttori generali. Al ministro alla Sanità, Maurizio Sacconi, invece, chiedo adesso di intervenire urgentemente per porre fine e correggere questi gravi abusi che si stanno verificando. E all’assessore Russo chiediamo, infine, se non senta, dopo il flop della selezione dei direttori generali, l’evidente mancanza trasparenza nella loro nomina ed oggi con la prepotente invasione di campo nelle loro prerogative, il bisogno di dimettersi».

Senza mezze misure, dunque. Il coordinatore del Pdl si dice deluso per il fatto che mesi fa si fosse parlato proprio di selezioni di manager di alto profilo per rilanciare la sanità siciliana: «Russo, immagino, dirà che siamo orfani del potere sulla sanità e che per questo viene attaccato. Noi lo sfidiamo ad affidare la selezione dei direttori amministrativi e sanitari a società specializzate in cercatori di teste.

O a quella stessa Bocconi alla quale si era rivolto per i direttori generali ma, stavolta servendosi, alla fine, della ricerca dell’Università e non come ha fatto con i direttori generali: dei 59 nomi indicati dalla Bocconi nessuno è stato nominato. E poi vorrei ricordare all’assessore che noi siamo stati apertamente e lealmente con lui nel sostenere il piano di rientro all’Ars e se ci siamo battuti è stato per apportare modifiche importanti, come quella sul ridimensionamento della riduzione dei posti letto».

Dal mattino alla sera è un rincorrersi di commenti alla richiesta di dimissioni e a tarda sera arriva la risposta di Castiglione alla risposta dell’assessore: «Nessuno aveva dubbi che l’Ass. Russo non si sarebbe dimesso. Avevamo semplicemente denunciato all’opinione pubblica che questo governo predica bene ma razzola male. E’ evidente che l’Assessore ammette di aver suggerito i nomi dei direttori amministrativi e sanitari. Per evitare intrusioni, secondo lui. Ci mancherebbe, assessore. Conosciamo i suoi nobili intenti. Le vorremmo però consigliare che da oggi lei faccia solo presidiare la legge e non i si affatichi a presidiare l’attività dei Direttori Generali».

16.09.2009 Andrea Lodato

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