|
«RETE INFLUNET». Presentata l'organizzazione che dovrà contrastare l'emergenza
In Sicilia 56 «medici sentinella» per monitorare la nuova influenza
Lavoreranno su un campione di 70mila pazienti nell'isola
Gli esperti. «Sta crescendo la psicosi ma confidiamo nei colleghi di base». «Occorre agire tempestivamente»
PALERMO. Si scrive «Rete Influnet», si legge monitoraggio del virus dell'influenza A in Sicilia. Sono stati «arruolati» nell'Isola 56 cosiddetti «medici sentinella» (15 a Palermo e provincia, 10 a Catania e provincia) che, dai prossimi giorni e per tutto il periodo della pandemia, sono stati incaricati di tenere sotto osservazione l'epidemia. Nel piccolo esercito figurano anche tre pediatri e 12 virologi che avranno il compito di controllare tutti i tamponi-faringei, test specifico che dà la positività o la negatività al virus A/N1H1.
Questi «camici bianchi» lavoreranno su un campione di 70 mila pazienti siciliani anche grazie alla collaborazione di tutti i medici di medicina generale (medici di famiglia): la rete predisposta sarà in grado di valutare periodicamente tutte le emergenze che potrebbero verificarsi. Ieri la «Rete Influnet» è stata presentata nella sede dell'Ordine dei medici di Palermo dai massimi rappresentanti regionali della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e della Simg (Società italiana di medicina generale).
«E' vero il fatto che in Sicilia sta crescendo la psicosi tra le popolazioni - sottolinea Filippo Giannobile, responsabile regionale della Rete Influnet della Simg Sicilia - ma è pure vero che noi confidiamo molto nell'opera dei colleghi medici di medicina generale che sono il "termometro" sul territorio. E poi, dimentichiamoci della prevenzione che è la "cura" fondamentale. In questo periodo, soprattutto da ottobre alla fine dell'anno, dobbiamo stare attenti soprattutto ai giovani e a quanti lavorano a contatto con altra gente, Dobbiamo seguire scrupolosamente il "decalogo" di interventi che sarà diffuso dai medici di famiglia ai propri assistiti per evitare il propagarsi di eventuali "untori"».
Determinato il prof. Francesco Vitale, componente della commissione regionale per l'influenza A all'università di Palermo dove vengono eseguiti i «tamponi» faringei di tutta la Sicilia: «Acquista un valore fondamentale la rete di prevenzione. Dobbiamo rispondere in maniera più tempestiva possibile. Se non agissimo subito la diffusione dell'influenza suina sarebbe 4 o 5 volte superiore alle nostre aspettative».
Intanto anche le altre regioni si stanno organizzando come quella del Veneto. In provincia di Verona, infatti, arriva il kit igienico per evitare il diffondersi dell'influenza. Il Comune di S. Martino Buonalbergo ha deciso di distribuire agli oltre mille studenti delle scuole di ogni ordine e grado una serie di strumenti utili per igienizzare le mani. Ad ogni classe andrà una soluzione che consente di lavare le mani senza acqua, salviette monouso e sapone.
E non è finita. Sulla vaccinazione delle donne in gravidanza «è necessaria una grande prudenza. La scelta della vaccinazione va fatta caso per caso considerando le situazioni in cui i benefici sono superiori ai rischi». Lo ha ribadito ancora una volta il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), Giorgio Vittori. Vittori ricorda che il rischio legato all'intluenza A per le donne in gravidanza è maggiore. Le indicazioni dettagliate saranno fornite la prossima settimana del Consiglio superiore di sanità.
PALERMO. Si scrive «Rete Influnet», si legge monitoraggio del virus dell'influenza A in Sicilia. Sono stati «arruolati» nell'Isola 56 cosiddetti «medici sentinella» (15 a Palermo e provincia, 10 a Catania e provincia) che, dai prossimi giorni e per tutto il periodo della pandemia, sono stati incaricati di tenere sotto osservazione l'epidemia. Nel piccolo esercito figurano anche tre pediatri e 12 virologi che avranno il compito di controllare tutti i tamponi-faringei, test specifico che dà la positività o la negatività al virus A/N1H1.
Questi «camici bianchi» lavoreranno su un campione di 70 mila pazienti siciliani anche grazie alla collaborazione di tutti i medici di medicina generale (medici di famiglia): la rete predisposta sarà in grado di valutare periodicamente tutte le emergenze che potrebbero verificarsi. Ieri la «Rete Influnet» è stata presentata nella sede dell'Ordine dei medici di Palermo dai massimi rappresentanti regionali della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e della Simg (Società italiana di medicina generale).
«E' vero il fatto che in Sicilia sta crescendo la psicosi tra le popolazioni - sottolinea Filippo Giannobile, responsabile regionale della Rete Influnet della Simg Sicilia - ma è pure vero che noi confidiamo molto nell'opera dei colleghi medici di medicina generale che sono il "termometro" sul territorio. E poi, dimentichiamoci della prevenzione che è la "cura" fondamentale. In questo periodo, soprattutto da ottobre alla fine dell'anno, dobbiamo stare attenti soprattutto ai giovani e a quanti lavorano a contatto con altra gente, Dobbiamo seguire scrupolosamente il "decalogo" di interventi che sarà diffuso dai medici di famiglia ai propri assistiti per evitare il propagarsi di eventuali "untori"».
Determinato il prof. Francesco Vitale, componente della commissione regionale per l'influenza A all'università di Palermo dove vengono eseguiti i «tamponi» faringei di tutta la Sicilia: «Acquista un valore fondamentale la rete di prevenzione. Dobbiamo rispondere in maniera più tempestiva possibile. Se non agissimo subito la diffusione dell'influenza suina sarebbe 4 o 5 volte superiore alle nostre aspettative».
Intanto anche le altre regioni si stanno organizzando come quella del Veneto. In provincia di Verona, infatti, arriva il kit igienico per evitare il diffondersi dell'influenza. Il Comune di S. Martino Buonalbergo ha deciso di distribuire agli oltre mille studenti delle scuole di ogni ordine e grado una serie di strumenti utili per igienizzare le mani. Ad ogni classe andrà una soluzione che consente di lavare le mani senza acqua, salviette monouso e sapone.
E non è finita. Sulla vaccinazione delle donne in gravidanza «è necessaria una grande prudenza. La scelta della vaccinazione va fatta caso per caso considerando le situazioni in cui i benefici sono superiori ai rischi». Lo ha ribadito ancora una volta il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), Giorgio Vittori. Vittori ricorda che il rischio legato all'intluenza A per le donne in gravidanza è maggiore. Le indicazioni dettagliate saranno fornite la prossima settimana del Consiglio superiore di sanità.
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti