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Fazio: «La donna siciliana forse prima vittima. Gli scienziati non facciano inutili allarmismi»
"Io non mi vaccino per l'influenza A ma solo per quella stagionale"
ROMA. La paziente deceduta a Messina per una grave polmonite causata dall'influenza A «è probabile sia la prima paziente italiana» a morire per il virus AH1N1. A dirlo è il vice ministro alla Salute, Ferruccio Fazio, a margine di un convegno a Milano sui farmaci. «Quando siamo venuti a sapere di questo decesso - ha commentato Fazio - ho contattato subito l'assessore alla Sanità della Sicilia, e abbiamo disposto un accertamento combinato. Sono quindi in Sicilia anche i nostri funzionari del ministero, che ci daranno risposte su questo caso, e attendiamo anche il risultato dell'autopsia. Possiamo però dire che è possibile, se non probabile, che in realtà questa sia la prima vittima italiana dell'influenza A».
«Al momento attuale - ha precisato Fazio - non si sono verificate mutazioni nel virus AH1N1, e le evidenze dicono che l'andamento di questa influenza risulta essere più benigno del previsto. Credo che sia opportuno dare una comunicazione ai cittadini precisa e trasparente come ha fatto il governo sin dall'inizio. Noi teniamo dritta la barca, non abbiamo motivi di preoccupazione, e un episodio come quello della paziente di Messina ce lo attendevamo».
Il viceministro intanto, fa sapere che si vaccinerà contro il virus per l'influenza stagionale, ma non con il vaccino per il virus dell'influenza A perchè non rientra tra le categorie a rischio: «Mi vaccinerò per l'influenza stagionale - ha spiegato - perchè ho più di 65 anni, ma non mi vaccinerò perl'influenza pandemica».
Fazio ha inoltre sottolineato che il vaccino contro l'AH1N1 «sarà pronto presto, e come già detto, sempre tra il 15 ottobre e il 15 novembre. Non abbiamo motivo di pensare che ci siano ritardi importanti, ma anche se ci fossero, le prime dosi dovrebbero arrivare nei tempi previsti». Comunque sia, il viceministro critica gli scienziati: «Dare i numeri su casi e decessi attesi per la nuova influenza A non è una buona idea. È molto difficile fare previsioni precise. Invito responsabilmente tutti gli scienziati che vogliono dire la loro - dice Fazio - a partecipare pure al dibattito con le loro idee. Ma devono evitare di diffondere allarmismo e soprattutto lasciare che siano gli epidemiologi dell'Istituto Superiore di Sanità a dare questo tipo di informazione».
Il viceministro ricorda che «in questi casi le previsioni vengono fatte in base a modelli matematici che tengono conto di parametri molto complessi». Un esempio per tutti: «calcolare in una situazione di pandemia le morti attese in base al numero di casi confermati è un errore. In caso di pandemia, infatti, si smette di confermare i casi, perchè i casi ritenuti reali diventano, in un quadro di pandernia, quelli sospetti e non quelli confermati virologicamente perchè la verifica non si può fare per tutti», precisa Fazio.
Oggi, comunque, Fazio sarà ascoltato dalla commissione Affari Sociali della Camera sulla nuova influenza. L'audizione sarà trasmessa in diretta su www.camera.it. Saranno pronte tra domani e giovedì le linee guida del ministero del Welfare su come gestire i casi gravi di influenza A.
«Discuteremo - ha detto Fazio nell'unità di crisi le misure che abbiamo predisposto per i casi acuti di polmonite dovuti al virus AH1N1; e emaneremo una circolareo un'ordinanza perdefinire le indicazioni che le regioni devono seguire in questi casi».
«Al momento attuale - ha precisato Fazio - non si sono verificate mutazioni nel virus AH1N1, e le evidenze dicono che l'andamento di questa influenza risulta essere più benigno del previsto. Credo che sia opportuno dare una comunicazione ai cittadini precisa e trasparente come ha fatto il governo sin dall'inizio. Noi teniamo dritta la barca, non abbiamo motivi di preoccupazione, e un episodio come quello della paziente di Messina ce lo attendevamo».
Il viceministro intanto, fa sapere che si vaccinerà contro il virus per l'influenza stagionale, ma non con il vaccino per il virus dell'influenza A perchè non rientra tra le categorie a rischio: «Mi vaccinerò per l'influenza stagionale - ha spiegato - perchè ho più di 65 anni, ma non mi vaccinerò perl'influenza pandemica».
Fazio ha inoltre sottolineato che il vaccino contro l'AH1N1 «sarà pronto presto, e come già detto, sempre tra il 15 ottobre e il 15 novembre. Non abbiamo motivo di pensare che ci siano ritardi importanti, ma anche se ci fossero, le prime dosi dovrebbero arrivare nei tempi previsti». Comunque sia, il viceministro critica gli scienziati: «Dare i numeri su casi e decessi attesi per la nuova influenza A non è una buona idea. È molto difficile fare previsioni precise. Invito responsabilmente tutti gli scienziati che vogliono dire la loro - dice Fazio - a partecipare pure al dibattito con le loro idee. Ma devono evitare di diffondere allarmismo e soprattutto lasciare che siano gli epidemiologi dell'Istituto Superiore di Sanità a dare questo tipo di informazione».
Il viceministro ricorda che «in questi casi le previsioni vengono fatte in base a modelli matematici che tengono conto di parametri molto complessi». Un esempio per tutti: «calcolare in una situazione di pandemia le morti attese in base al numero di casi confermati è un errore. In caso di pandemia, infatti, si smette di confermare i casi, perchè i casi ritenuti reali diventano, in un quadro di pandernia, quelli sospetti e non quelli confermati virologicamente perchè la verifica non si può fare per tutti», precisa Fazio.
Oggi, comunque, Fazio sarà ascoltato dalla commissione Affari Sociali della Camera sulla nuova influenza. L'audizione sarà trasmessa in diretta su www.camera.it. Saranno pronte tra domani e giovedì le linee guida del ministero del Welfare su come gestire i casi gravi di influenza A.
«Discuteremo - ha detto Fazio nell'unità di crisi le misure che abbiamo predisposto per i casi acuti di polmonite dovuti al virus AH1N1; e emaneremo una circolareo un'ordinanza perdefinire le indicazioni che le regioni devono seguire in questi casi».
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