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Saranno eliminati i doppioni
I neomanager dovranno «tagliare» le strutture superflue e rideterminare i posti letto
Tra le priorità l’abbattimento delle liste di attesa, il miglior funzionamento dei pronto soccorso e la riduzione dei «viaggi della speranza»
Ancora dodici giorni e la sanità conoscerà da vicino la nuova riforma. I direttori generali che sono stati nominati due giorni fa avranno il gravoso incarico di metterla in atto al più presto possibile e, naturalmente si spera, attenuando gli eventuali traumi soprattutto tra gli utenti. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo è stato chiaro e categorico. I nuovi manager dovranno mettere in atto tutte le procedure e tra le priorità ci sono, si spera, l’abbattimento delle lunghe liste di attesa, il miglior funzionamento dei vari pronto soccorso che in questi ultimi anni si sono «ingolfati» a causa delle prestazioni cosiddette inappropriate e perché no anche la contrazione dei «viaggi della speranza» che, com’è noto, alle casse regionali costano ogni anno circa 250 milioni di euro.
Dario Allegra, neo direttore generale dell’azienda ospedaliera «Civico» che subentrerà a Francesco Licata di Baucina, Salvatore Cirignotta manager della neonata Asp (Azienda sanitaria proviciale) che soppianterà l’attuale Asl 6 oggi governata da Salvatore Iacolino, Salvatore Di Rosa, direttore generale dell’azienda ospedaliera riuniti «Cervello-Villa Sofia» che subentrerà a Francesco Falgares e al commissario strordinario Marcella Di Benedetto e Mario La Rocca, nuovo general manager dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico «Paolo Giaccone » dovranno, come si dice in questi casi, rimboccarsi le maniche e di procedere quanto prima all’accorpamento di quei reparti oggi considerati superflui.
Complessivamente la nuova mappa degli ospedali in città tra quelli di pertinenza dell’Asp e quelli dell’azienda «Civico », «Cervello-Villa Sofia» e Policlinico prevede 2.811 posti letto di cui 2.455 in regime ordinario e 356 in day hospital.
L’attuale Asl 6 sarà frammentata in tre grandi distretti: Palermo Uno (ospedale Civico di Partinico, Pta Regina Margherita di Palazzo Adriano e Dei Bianchi di Corleone) con 176 posti letto complessivi; Palermo Due (Madonna dell’Alto di Petralia Sottana e Cimino di Termini Imerese) con 150 posti letto; Palermo Tre (Ingrassia, Enrico Albanese, Villa delle Ginestre) con 160 posti letto; azienda ospedaliera Civico-Benfratelli con 900 posti; azienda ospedaliera «Cervello-Villa Sofia-Casa del Sole» con 765 posti letto ed infine l’azienda ospedaliera universitaria Policlinico con 660 posti letto.
Già i nuovi manager sono stati «battezzati » come i direttori generali della «svolta». Non solo tecnologie e «isole felici », le quattro grandi aziende palermitani sono anche dei veri e propri «stipendifici » a causa del numero del personale. Si va dai quasi 6 mila dipendenti dell’Asp con un budget che sfiora i 1.300 milioni di euro, all’azienda Civico con quasi 3.500 dipendenti ed un badget di oltre 300 milioni di euro, all’azienda «Cervello- Villa Sofia» con quasi 3000 dipendenti ed un budget di poco più di 250 milioni di euro e l’azienda Policlinico con quasi 2000 dipendenti ed un budget di poco inferiore ai 200 milioni di euro.
Naturalmente la «macchina» della sanità palermitana per mettersi in moto dovrà prevedere anche la nomina da parte degli attuali nuovi «inquilini» delle aziende ospedaliere dei cosiddetti «colonnelli » cioè i direttori sanitari ed amministrativi. Così come hanno ampiamente sottolineato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo e l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, il rinnovamento sarà totale con la nomina di nuovi direttori sanitari e amministrativi che saranno «pescati» da un apposito albo voluto dallo stesso Russo e che si aggiornerà ogni sei mesi.
Stando alle premesse non ci sarebbero quindi speranze per gli uscenti: Vincenzo Barone e Giovanni Peritore, attuali direttore amministrativo e sanitario dell’Asl 6; per Carlo Sitzia e Salvatore Requirez dell’azienda ospedaliera «Villa Sofia», Roberto Colletti e Giuseppe Ferrara dell’azienda «Cervello», Mario Cirillo e Giovanna Volo dell’azienda «Civico» e Giuseppe Modica e Gregorio Caimi del Policlinico.
Ancora dodici giorni e la sanità conoscerà da vicino la nuova riforma. I direttori generali che sono stati nominati due giorni fa avranno il gravoso incarico di metterla in atto al più presto possibile e, naturalmente si spera, attenuando gli eventuali traumi soprattutto tra gli utenti. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo è stato chiaro e categorico. I nuovi manager dovranno mettere in atto tutte le procedure e tra le priorità ci sono, si spera, l’abbattimento delle lunghe liste di attesa, il miglior funzionamento dei vari pronto soccorso che in questi ultimi anni si sono «ingolfati» a causa delle prestazioni cosiddette inappropriate e perché no anche la contrazione dei «viaggi della speranza» che, com’è noto, alle casse regionali costano ogni anno circa 250 milioni di euro.
Dario Allegra, neo direttore generale dell’azienda ospedaliera «Civico» che subentrerà a Francesco Licata di Baucina, Salvatore Cirignotta manager della neonata Asp (Azienda sanitaria proviciale) che soppianterà l’attuale Asl 6 oggi governata da Salvatore Iacolino, Salvatore Di Rosa, direttore generale dell’azienda ospedaliera riuniti «Cervello-Villa Sofia» che subentrerà a Francesco Falgares e al commissario strordinario Marcella Di Benedetto e Mario La Rocca, nuovo general manager dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico «Paolo Giaccone » dovranno, come si dice in questi casi, rimboccarsi le maniche e di procedere quanto prima all’accorpamento di quei reparti oggi considerati superflui.
Complessivamente la nuova mappa degli ospedali in città tra quelli di pertinenza dell’Asp e quelli dell’azienda «Civico », «Cervello-Villa Sofia» e Policlinico prevede 2.811 posti letto di cui 2.455 in regime ordinario e 356 in day hospital.
L’attuale Asl 6 sarà frammentata in tre grandi distretti: Palermo Uno (ospedale Civico di Partinico, Pta Regina Margherita di Palazzo Adriano e Dei Bianchi di Corleone) con 176 posti letto complessivi; Palermo Due (Madonna dell’Alto di Petralia Sottana e Cimino di Termini Imerese) con 150 posti letto; Palermo Tre (Ingrassia, Enrico Albanese, Villa delle Ginestre) con 160 posti letto; azienda ospedaliera Civico-Benfratelli con 900 posti; azienda ospedaliera «Cervello-Villa Sofia-Casa del Sole» con 765 posti letto ed infine l’azienda ospedaliera universitaria Policlinico con 660 posti letto.
Già i nuovi manager sono stati «battezzati » come i direttori generali della «svolta». Non solo tecnologie e «isole felici », le quattro grandi aziende palermitani sono anche dei veri e propri «stipendifici » a causa del numero del personale. Si va dai quasi 6 mila dipendenti dell’Asp con un budget che sfiora i 1.300 milioni di euro, all’azienda Civico con quasi 3.500 dipendenti ed un badget di oltre 300 milioni di euro, all’azienda «Cervello- Villa Sofia» con quasi 3000 dipendenti ed un budget di poco più di 250 milioni di euro e l’azienda Policlinico con quasi 2000 dipendenti ed un budget di poco inferiore ai 200 milioni di euro.
Naturalmente la «macchina» della sanità palermitana per mettersi in moto dovrà prevedere anche la nomina da parte degli attuali nuovi «inquilini» delle aziende ospedaliere dei cosiddetti «colonnelli » cioè i direttori sanitari ed amministrativi. Così come hanno ampiamente sottolineato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo e l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, il rinnovamento sarà totale con la nomina di nuovi direttori sanitari e amministrativi che saranno «pescati» da un apposito albo voluto dallo stesso Russo e che si aggiornerà ogni sei mesi.
Stando alle premesse non ci sarebbero quindi speranze per gli uscenti: Vincenzo Barone e Giovanni Peritore, attuali direttore amministrativo e sanitario dell’Asl 6; per Carlo Sitzia e Salvatore Requirez dell’azienda ospedaliera «Villa Sofia», Roberto Colletti e Giuseppe Ferrara dell’azienda «Cervello», Mario Cirillo e Giovanna Volo dell’azienda «Civico» e Giuseppe Modica e Gregorio Caimi del Policlinico.
21.08.2009 | Antonio Fiasconaro |
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