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Parte del Pdl pronta a bocciare le nomine in commissione Affari istituzionali. Castiglione: "Scelte illegittime".
Manager, la battaglia si sposta all'Ars
LA BATIAGLIA è rinviata all'inizio della prossima settimana. Lunedì mattina si riunirà a Palazzo dei Normanni la commissione Affari istituzionali che dovrà ratificare le nomine dei 17 manager della sanità scelti martedì notte dalla giunta di Palazzo d'Orleans. C'è una parte del Pdl che affila le armi e che non ha alcuna intenzione di concedere la sua approvazione.
Questa parte del berlusconismo di Sicilia è guidata dal coordinatore regionale del partito Giuseppe Castiglione. «Quelle nomine sono illegittime, altro che ratifica - attacca Castiglione - L'assessore Massimo Russo non ha garantito la trasparenza imposta dalla legge. Aveva un albo di circa 600 potenziali manager sanitari che ha scremato portando il numero dei papabilia 49. Ma non ha mai reso noti i nomi né i curricula. Così, queste nomine sono fuori norma, sono illegittime. E pioveranno ricorsi. Abbiamo il diritto di sapere chi sono i potenziali direttori generali non nominati, di quali titoli sono in possesso eperché sono stati scartati».
Castiglione cita la legge regionale numero 5 del 2009 che prevede che l'assessore alla Sanità operi, tra gli aspiranti manager, una ricognizione dei requisiti richiamati dal decreto legislativo 502 del '92 «da rendere accessibile attraverso pubblicazione sul sito web della Regione». Ed è «un adempimento sostanziale» perché «la normativa impone l'accertamento della "coerenza fra i requisiti posseduti"».
E a proposito di requisiti, Castiglione punta il dito contro le nomine di Salvatore Di Rosa nell'azienda Cervello-Villa Sofia, di Giuseppe Calaciura all'Asp 3 di Catania e di Franco Maniscalco all'Asp 8 di Siracusa: «Tutti e tre i nominati - dice - sono dipendenti delle aziende di destinazione. Le nomine, pertanto, sono incompatibili con la funzione di direttore generale».
Di Rosa, in verità, ha già annunciato che entro il 31 agosto si dimetterà da Villa Sofia dove dirige il reparto di medicina generale, non si metterà in aspettativa. Ma questo secondo l'ala del Pd che fa capo a Castiglione non basta. Ala del Pdl che lunedì darà battaglia in commissione Affari istituzionali dove per difendere le scelte del governo regionale sarà presente, primo fra tutti, il capogruppo dell'Mpa, Francesco Musotto.
«L'iter seguito per la nomina dei manager è assolutamente legittimo ed è stato verificato approfonditamente prima che si procedesse con le scelte - dice l'ex presidente della Provincia di Palermo - Quella di Castiglione sembra una vox clamantis in deserto. Non mi sembra che nel suo stesso partito gli credano in tanti».
Sarà, ma c'è una parte del Pdl che con l'assessore Russo è in conflitto da tempo e non sembra intenzionata a cambiare posizione anche a costo di esporre il partito a nuovi scontri interni. Nove deputati regionali guidati da Marianna Caronia (gli altri sono Bosco, Caputo, Corona, D'Asero, Edoardo Leanza, Limoli, Mancuso e Torregrossa) hanno deciso di presentare un'interrogazione a Russo sulla riconversione dei posti letto delle cliniche private. Le case di cura avrebbero dovuto trasformare 533 ricoveri "per acuti" in lungodegenza ma hanno ottenuto un rinvio al 2010. Rinvio arrivato dopo una richiesta formale del presidente dell'Aiop (l'associazione dell'ospedalità privata) Barbara Cittadini, che è moglie di Dore Misuraca, deputato nazionale proprio del Pd.
Questa parte del berlusconismo di Sicilia è guidata dal coordinatore regionale del partito Giuseppe Castiglione. «Quelle nomine sono illegittime, altro che ratifica - attacca Castiglione - L'assessore Massimo Russo non ha garantito la trasparenza imposta dalla legge. Aveva un albo di circa 600 potenziali manager sanitari che ha scremato portando il numero dei papabilia 49. Ma non ha mai reso noti i nomi né i curricula. Così, queste nomine sono fuori norma, sono illegittime. E pioveranno ricorsi. Abbiamo il diritto di sapere chi sono i potenziali direttori generali non nominati, di quali titoli sono in possesso eperché sono stati scartati».
Castiglione cita la legge regionale numero 5 del 2009 che prevede che l'assessore alla Sanità operi, tra gli aspiranti manager, una ricognizione dei requisiti richiamati dal decreto legislativo 502 del '92 «da rendere accessibile attraverso pubblicazione sul sito web della Regione». Ed è «un adempimento sostanziale» perché «la normativa impone l'accertamento della "coerenza fra i requisiti posseduti"».
E a proposito di requisiti, Castiglione punta il dito contro le nomine di Salvatore Di Rosa nell'azienda Cervello-Villa Sofia, di Giuseppe Calaciura all'Asp 3 di Catania e di Franco Maniscalco all'Asp 8 di Siracusa: «Tutti e tre i nominati - dice - sono dipendenti delle aziende di destinazione. Le nomine, pertanto, sono incompatibili con la funzione di direttore generale».
Di Rosa, in verità, ha già annunciato che entro il 31 agosto si dimetterà da Villa Sofia dove dirige il reparto di medicina generale, non si metterà in aspettativa. Ma questo secondo l'ala del Pd che fa capo a Castiglione non basta. Ala del Pdl che lunedì darà battaglia in commissione Affari istituzionali dove per difendere le scelte del governo regionale sarà presente, primo fra tutti, il capogruppo dell'Mpa, Francesco Musotto.
«L'iter seguito per la nomina dei manager è assolutamente legittimo ed è stato verificato approfonditamente prima che si procedesse con le scelte - dice l'ex presidente della Provincia di Palermo - Quella di Castiglione sembra una vox clamantis in deserto. Non mi sembra che nel suo stesso partito gli credano in tanti».
Sarà, ma c'è una parte del Pdl che con l'assessore Russo è in conflitto da tempo e non sembra intenzionata a cambiare posizione anche a costo di esporre il partito a nuovi scontri interni. Nove deputati regionali guidati da Marianna Caronia (gli altri sono Bosco, Caputo, Corona, D'Asero, Edoardo Leanza, Limoli, Mancuso e Torregrossa) hanno deciso di presentare un'interrogazione a Russo sulla riconversione dei posti letto delle cliniche private. Le case di cura avrebbero dovuto trasformare 533 ricoveri "per acuti" in lungodegenza ma hanno ottenuto un rinvio al 2010. Rinvio arrivato dopo una richiesta formale del presidente dell'Aiop (l'associazione dell'ospedalità privata) Barbara Cittadini, che è moglie di Dore Misuraca, deputato nazionale proprio del Pd.
22.08.2009 | Massimo Lorello |
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