|
SANIIA'. Al via la rivoluzione. Con la riforma si passerà dai 3.933 posti letto del 200S ai 3.359 per il 2009
Ospedali, si cambia regime
Il «countdown» è già scattato. Adesso non dovrebbero esserci più attenuanti. Dal prossimo 1° settembre entrerà nel vivo la rivoluzione della rete ospedaliera e i direttori generali delle aziende ospedaliere e dell'Asl territoriale dovranno rimboccarsi le maniche ed entro il 31 agosto - si spera - così come prevede l'apposito decreto legge firmato dall'assessore alla Sanità, Massimo Russo e pubblicato sulla edizione della Gazzetta Ufficiale della Regione di venerdì scorso, avviare la rimodulazione dei posti letto e, soprattutto, l'accorpamento dei reparti considerati finora «doppioni». L'assessore regionale alla Sanità, da noi intervistato nell'edizione di martedì, al riguardo è categorico: «A chi parIa di tagli, soffiando strumentalmente sul fuoco delle polemiche - rileva Masstmo Russo - bisognerebbe spiegigli che stiamo lavorando proprio nell'interesse dei cittadini enon a difesa di qualche piccola roccaforte di potere. La verità è che l'unica cosa che abbiamo tagliato davvero sono gli sprechi e abbiamo colpito rendite di posizione: questo forse ha dato fastidio a qualcuno ma sono certo che la maggioranza dei cittadini sa quello che stiamo facendo e quali sono i veri obiettivi di questa riforma».
Entrando nei particolari della nuova «geografia» sanitaria palermitana, c'è da mettere in risalto come con la riorganizzazione dei posti letto si passerà dagli attuali 3.933 a 3.359 posti. In particolare all'azienda ospedaliera Civico si passa da 1.016 a 900; al Policlinico da 879 a 660; all'Ingrassia da 177 a 166. Poi ci sono le aziende unificate Cervello-Villa Sofia e Casa del Sole che passeranno da 903 posti letto totali finora attivati a 765.
Ed ancora con l'unificazione degli ospedali di Partinico (Civico), Corleone (Dei Bianchi) e Palazzo Adriano si passa dagli attuali 222 posti a 176. Stesso copione con il «matrimonio» degli ospedali di Termini Imerese (Cimino) e Petralia Sottana (Madonna dell'Alto) da 167 a 150 posti letto. Ed infine il Buccheri La Ferla che è l'unico ospedale che incrementa i suoi posti: passa da 276 a 280 posti letto, l'Ismett (Istituto Mediterraneo per i Trapianti) che rimane stabile con 76 posti, mentre il «San Raffaele-Giglio» di Cefalù dovrà conoscere una contrazione passando da 202 a 192 posti letto. L'assessore alla Sanità è galvanizzato ed ha le idee chiare: «La modifica strutturale del sistema - spiega Massimo Russo - infatti, ci permetterà di ridurre sensibilmente la percentuale di inappropriatezza dei ricoveri per acuti - che è ancora fra le più alte d'Italia - in favore di prestazioni più appropriate, più efficaci e meno costose per il sistema sanitario regionale».
Entrando nei particolari della nuova «geografia» sanitaria palermitana, c'è da mettere in risalto come con la riorganizzazione dei posti letto si passerà dagli attuali 3.933 a 3.359 posti. In particolare all'azienda ospedaliera Civico si passa da 1.016 a 900; al Policlinico da 879 a 660; all'Ingrassia da 177 a 166. Poi ci sono le aziende unificate Cervello-Villa Sofia e Casa del Sole che passeranno da 903 posti letto totali finora attivati a 765.
Ed ancora con l'unificazione degli ospedali di Partinico (Civico), Corleone (Dei Bianchi) e Palazzo Adriano si passa dagli attuali 222 posti a 176. Stesso copione con il «matrimonio» degli ospedali di Termini Imerese (Cimino) e Petralia Sottana (Madonna dell'Alto) da 167 a 150 posti letto. Ed infine il Buccheri La Ferla che è l'unico ospedale che incrementa i suoi posti: passa da 276 a 280 posti letto, l'Ismett (Istituto Mediterraneo per i Trapianti) che rimane stabile con 76 posti, mentre il «San Raffaele-Giglio» di Cefalù dovrà conoscere una contrazione passando da 202 a 192 posti letto. L'assessore alla Sanità è galvanizzato ed ha le idee chiare: «La modifica strutturale del sistema - spiega Massimo Russo - infatti, ci permetterà di ridurre sensibilmente la percentuale di inappropriatezza dei ricoveri per acuti - che è ancora fra le più alte d'Italia - in favore di prestazioni più appropriate, più efficaci e meno costose per il sistema sanitario regionale».
22.07.2009 http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2459 | Antonio Fiasconaro |
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti