Rivoluzione per le forze di polizia. Gli agenti potranno fare uso di piccole telecamere indossabili nel corso di manifestazioni pubbliche, ma solo in caso di effettiva necessità, come ha stabilito il garante per la privacy, e inoltre, le commissioni alla Camera hanno dato un primo ok al fatto che gli agenti potranno essere dotati della pistola elettrica, o taser.
Il Garante ha fornito il suo parere sul nuovo sistema di ripresa avviato in via sperimentale dal Dipartimento di pubblica sicurezza in quattro città, Torino, Milano, Roma e Napoli. Il sistema prevede l’assegnazione agli agenti di polizia di telecamere indossabili di ridotte dimensioni, da attivare nei casi in cui si verifichino situazioni di criticità in occasione di manifestazioni pubbliche.
Il sistema prospettato al Garante dal Dipartimento di pubblica sicurezza prevede che le telecamere individuali vengano applicate al gilet tattico e attivate in base alle indicazioni del funzionario che dirige il reparto di polizia. Le videocamere e le schede di memoria sono dotate di un numero seriale che viene annotato in un apposito registro con l’indicazione di giorno, orario, servizio svolto, qualifica e nominativo dell’agente che firma la presa di incarico e la restituzione. La scheda di memoria, al momento della consegna agli agenti, non dovrà contenere nessuna immagine registrata in precedenza. Spetta al funzionario che impiega il reparto impartire l’ordine di attivazione dei dispositivi così come quello di cessazione delle riprese. Al termine del servizio gli agenti, previa compilazione di un foglio di consegna, affideranno tutta la documentazione video realizzata al funzionario che la consegnerà alla locale Polizia scientifica.
Il sistema, quindi, dovrà essere attivato solo ove vi sia effettiva necessità, ossia nel caso di insorgenza di concrete e reali situazioni di pericolo di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le riprese dovranno essere conservate per un periodo di tempo limitato e poi cancellate.
Infine, ha specificato il Garante, nel caso si siano effettuate riprese in occasione di situazioni di presunto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica poi non concretizzatosi, deve essere disposta la tempestiva cancellazione delle immagini.
Intanto le commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei deputati hanno accolto l’emendamento che propone di avviare la sperimentazione, presso il ministero dell’Interno, della pistola elettrica Taser, quale strumento di contrasto in dotazione alle nostre Forze dell’ordine, a condizione che ciò avvenga di concerto con il ministero della Salute. Soddisfazione da parte del promotore dell’emendamento, Gregorio Fontana di Forza Italia: “E’ stato fatto un primo passo vero l’introduzione del Taser come strumento in dotazione alle Forze dell’Ordine. La Prima commissione ha infatti approvato l’emendamento, anche se riformulato dal governo. C’è da augurarsi che tale condizione non si trasformi in una manovra ostativa, verso un’operazione di ammodernamento tecnologico, di estrema utilità per gli operatori della sicurezza e per tutti i cittadini. La pistola elettrica Taser – ha spiegato Fontana -, come è noto, è un’arma di dissuasione non letale: essa produce una scarica elettrica che rende la persona colpita inoffensiva per alcuni secondi, sufficienti alle forze dell’ordine per arrestarla. Il suo utilizzo, pertanto, contribuisce sia a ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti sia a ridimensionare drasticamente il numero delle vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza, come dimostra l’esperienza di molti Paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera”.
Roma, 30 settembre 2014
A.L.
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