SEUS, IL PROGETTO "TI PORTO A CUORE"
Sabato 10 Novembre 2012 - 11:52
L'iniziativa, promossa dall'assessorato regionale alla Salute e dalla Seus, la società consortile che gestisce il 118, partirà dal gennaio del 2013. Finanziati già 335 mila euro dei 670 mila stanziati.
PALERMO. Dall’inizio del prossimo anno oltre 300 nuovi defibrillatori saranno collocati in altrettanti luoghi pubblici della Sicilia: è quanto prevede il progetto “Ti abbiamo a cuore” concepito dall’Assessorato regionale della Salute, già finanziato per la prima tranche con 335 mila euro (il totale sarà circa 670 mila) e che è in corso di attuazione da parte della Seus, la società consortile gestore del 118. L’obiettivo è una diffusione capillare delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare in aree di aggregazione cittadina, di grande frequentazione e afflusso turistico e con particolari specificità, come luoghi isolati e zone disagiate.
I defibrillatori- tutti di tipo semi automatico- saranno collocati all’interno di apposite teche o bacheche, e già un primo screening ha individuato alcune ubicazioni tipo: porti, stazioni ferroviarie, aereoporti, Università, Uffici postali, Parchi, farmacie, impianti sportivi, Comuni e lidi balneari. Saranno acquistati tramite gara di appalto bandita dalla Seus entro la fine dell’anno e quindi potranno essere disponibili nei primi mesi del 2013. Sono previste pure la manutenzione annuale, l’aggiornamento del programma di analisi del ritmo cardiaco e delle procedure di rianimazione, l’assicurazione contro scasso e furto e la sostituzione in caso di non funzionamento.
“È la prima volta che viene attuato in Sicilia su così vasta scala un programma di defibrillazione pubblica che consenta un soccorso immediato e quindi ancora più tempestivo rispetto all’arrivo delle ambulanze”, afferma il presidente della Seus, Mario Chisari, sottolineando che “questa iniziativa consentirà di migliorare ulteriormente gli standard qualitativi dell’emergenza- urgenza siciliana e soprattutto di salvare molte vite umane. La legge nazionale numero 120 del 3 aprile 2001 consente l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico e a quello non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. E input per diffondere la pratica e la cultura della defibrillazione precoce sono giunti pure recentemente dal Parlamento nazionale”.
Aggiunge il direttore sanitario Dino Alagna: “La Seus si occuperà anche di impartire istruzioni sull’uso dei defibrillatori, formando personale esterno individuato tra gli addetti e gli impiegati dei luoghi dove saranno collocati. L’obiettivo del progetto è abbattere drasticamente il numero dei siciliani, circa 3.000, che ogni anno muoiono improvvisamente per problemi cardiaci. I defibrillatori semiautomatici sono portatili, di piccole dimensioni e di facile utilizzo: analizzano automaticamente il ritmo cardiaco del paziente e sono in grado, guidando l’operatore, di erogare uno shock salvavita così da ripristinare il normale battito cardiaco”.
I defibrillatori- tutti di tipo semi automatico- saranno collocati all’interno di apposite teche o bacheche, e già un primo screening ha individuato alcune ubicazioni tipo: porti, stazioni ferroviarie, aereoporti, Università, Uffici postali, Parchi, farmacie, impianti sportivi, Comuni e lidi balneari. Saranno acquistati tramite gara di appalto bandita dalla Seus entro la fine dell’anno e quindi potranno essere disponibili nei primi mesi del 2013. Sono previste pure la manutenzione annuale, l’aggiornamento del programma di analisi del ritmo cardiaco e delle procedure di rianimazione, l’assicurazione contro scasso e furto e la sostituzione in caso di non funzionamento.
“È la prima volta che viene attuato in Sicilia su così vasta scala un programma di defibrillazione pubblica che consenta un soccorso immediato e quindi ancora più tempestivo rispetto all’arrivo delle ambulanze”, afferma il presidente della Seus, Mario Chisari, sottolineando che “questa iniziativa consentirà di migliorare ulteriormente gli standard qualitativi dell’emergenza- urgenza siciliana e soprattutto di salvare molte vite umane. La legge nazionale numero 120 del 3 aprile 2001 consente l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico e a quello non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. E input per diffondere la pratica e la cultura della defibrillazione precoce sono giunti pure recentemente dal Parlamento nazionale”.
Aggiunge il direttore sanitario Dino Alagna: “La Seus si occuperà anche di impartire istruzioni sull’uso dei defibrillatori, formando personale esterno individuato tra gli addetti e gli impiegati dei luoghi dove saranno collocati. L’obiettivo del progetto è abbattere drasticamente il numero dei siciliani, circa 3.000, che ogni anno muoiono improvvisamente per problemi cardiaci. I defibrillatori semiautomatici sono portatili, di piccole dimensioni e di facile utilizzo: analizzano automaticamente il ritmo cardiaco del paziente e sono in grado, guidando l’operatore, di erogare uno shock salvavita così da ripristinare il normale battito cardiaco”.
Ultima modifica: 10 Novembre ore 11:53
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