di Paola ANCORA
LECCE - Il servizio di 118 finisce nella bufera e sotto la lente d'ingrandimento della Procura della Repubblica. Si indaga per truffa ai danni dello Stato: per un anno intero, due Onlus, una delle quali operativa anche a San Cataldo, avrebbero fatto risultare più mezzi e più personale di quello effettivamente a disposizione per aggiudicarsi il servizio di 118
Ieri, gli uomini della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza hanno bussato in via Matera, nella città capoluogo, dove ha sede la Onlus “Soccorso e Protezione Civile Lecce”, il cui titolare è stato iscritto, insieme a quello di una seconda associazione, nel registro degli indagati. E, in esecuzione di un decreto di perquisizione firmato dal pubblico ministero Giuseppe Capoccia, hanno acquisito tutta la documentazione relativa all'attività di pronto intervento emergenziale condotta dalle Onlus. La Finanza ha sequestrato poi tre ambulanze, un'auto medica, tre furgoni utilizzati dei volontari di Protezione civile, un'auto privata e un altro furgone adibito a servizi funebri (ma non al trasporto delle salme). Tutti i mezzi erano privi della copertura assicurativa. Proprio quei mezzi, e le relativa strumentazioni, erano passate al vaglio, nei mesi scorsi, dei tecnici della Asl prima e di quelli del 118 provinciale poi. Su via Matera, infatti, si tenevano gli occhi puntati da tempo. Precisamente dal marzo scorso, quando l'uomo che, negli uffici che contano della sanità salentina, tutti conoscevano come il direttore sanitario della Onlus “Soccorso e Protezione civile Lecce” scrisse una lettera al management della Asl per avvisare che mai aveva ricoperto quell'incarico. L'azienda ha chiesto immediate spiegazioni alla Onlus, che non ne ha fornite. Il 20 marzo è scattata quindi la prima ispezione, effettuata dal Dipartimento di prevenzione diretto da Giovanni De Filippis. Tre mesi e mezzo più tardi, l'8 agosto, lo stesso De Filippis, insieme ad Alberto Fedele, responsabile del Dipartimento di igiene e sicurezza, ha firmato la determina con la quale hanno sospeso l'autorizzazione dell'associazione che fino a quel momento ha gestito il servizio di soccorso. Il 23 agosto, nella sede di via Matera, sono arrivati anche gli uomini del 118 con il responsabile Maurizio Scardia. I risultati della loro ispezione sono stati messi su bianco e inviati alla direzione generale: titoli professionali scaduti nel 2011; nessuna ambulanza di riserva; nessuna autorizzazione all'uso del Ptc, acronimo di Prehospital trauma care, cioè il protocollo di intervento pre-ospedaliero; un ventilatore non funzionante. Ancora, gli ispettori del 118 hanno verificato l'esistenza di varie irregolarità nella compilazione delle schede dei pazienti, l'assenza del libretto di circolazione a bordo delle ambulanze e, in sede, un numero eccessivo, e quindi pericoloso, di bombole di ossigeno. Poche ore dopo l'arrivo della Finanza in via Matera, ieri, il direttore della Asl Valdo Mellone ha firmato la delibera con la quale sospende l'autorizzazione alle Onlus - concessa nel 2004 - cui subentreranno, nel servizio di pronto intervento, altre associazioni in graduatoria. |
Giovedì 20 Settembre 2012 - 13:31
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il 118 in sicilia
giovedì 20 settembre 2012
Truffa col personale del 118 Lecce, ambulanze sequestrate
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti
Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.
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