Attaccato da un barracuda ad un metro dalla spiaggia di San Marco, oasi di sole ed ombrelloni, della storica Calatabiano. Possibile? Chiedetelo a Francesco Fisauli di Randazzo, un dottore in Giurisprudenza di 32 anni che, dopo una settimana di ospedale, ci racconta la sua terribile storia. "Era mercoledì 12 settembre scorso - racconta - Ero a mare a San Marco e, volendo tuffarmi, passo dopo passo ho cominciato a bagnarmi piedi e gambe. Ancora toccavo. Le onde mi arrivavano si e no alla mia pancia, quando ho chinato la schiena in avanti immergendo le braccia in acqua. All'improvviso nella mano destra ho sentito un dolore lancinante. Ho avuto come l'impressione di essere finito nella mors di una tagliola. D'istinto ho tirato fuori dall'acqua il braccio e con esso un grosso e strano pesce che teneva stretto coi denti il palmo della mia mano".
Francesco è preciso nel suo racconto: "il pesce era lungo non meno di 50 centimetri, il suo colore era grigio con sfumature di verde. Il corpo era allungato, ed ho avuto l'impressione che la testa fosse leggermente più grossa, mentre la bocca era affusolata". Fortunatamente, fuori dall'acqua, il predatore ha mollato la presa, finendo nuovamente in acqua. Francesco si è guardato la mano accorgendosi di una grossa ferita sul palmo e sul dorso, lunga almeno 5 centimetri e particolarmente profonda. A questo punto sono scattati i soccorsi. Francesco è stato trasportato prima all'ospedale di Giarre e poi al Cannizzaro di Catania, dove è stato sottoposto ad un difficile intervento di micro chirurgia per ricucire un tendine e 2 terminazioni nervose completamente tranciati dai denti aguzzi del pesce. Adesso a distanza di 7 giorni Francesco Fisauli è tornato nella sua casa di Montelaguardia a Randazzo ed ha raccontato la sua storia: "E' stato terribile - dice - vicino a me nuotavano gioiosamente tanti bambini. Meno male che non ha morso anche uno di loro". La Guardia costiera di Riposto, dopo la segnalazione del Pronto soccorso di Giarre, ha perlustrato mare e spiaggia, considerando l'episodio sporadico.
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 19-09-2012
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