Chiamano il 118 per eventi violenti, ma anche perché sballati da droghe o farmaci.
Una decina ogni anno sono gli Sos lanciati anche dalle mamme-bambine che non superano i 15 anni. Comunque sono sempre di più i teen ager che chiedono aiuto al 118. Le richieste registrate quest'estate già sfiorano il dato complessivo del 2010. Sono state 2.534 le richieste di aiuto da parte di ragazzini fra i 13 e i 18 anni a fine agosto, contro i 2.942 interventi registrati due anni fa, diventati 3.455 lo scorso anno con aumento del 20 per cento. E quello che fa ancora più impressioni è che le richieste in crescita hanno riguardato non tanto gli incidenti stradali bensì eventi violenti, intossicazioni per assunzioni di farmaci o droghe e per disturbi psichici. I dati resi noti dall'Areu, l'azienda regionale emergenze urgenze, evidenziano un disagio sempre crescente tra i giovanissimi. Tanto che è stato avviato il progetto «Diventa un supereroe del 118»: attraverso il sito pazienti.it i giovani potranno familiarizzare con il servizio di emergenza sanitaria, fare domande ai medici e seguire addirittura un corso si primo soccorso on line. Basti pensare che le chiamate al 118 per «eventi violenti» tra il 2010 e il 2011 sono cresciute del 50 per cento e quest'anno sono già state 96 arrivando a equiparare quasi il totale del 2010. Sono invece già stati fatti dall'inizio dell'anno ad agosto ben 142 interventi per intossicazioni da farmaci e droghe e 177 sono gli interventi per ragazzini che hanno avuto disturbi psichici. Non solo. A Milano in crescita anche le chiamate da parte di ragazzine - anche fra i 13 e i 15 anni - in attesa di un bambino che hanno avuto complicazioni per la gravidanza e il parto. Quest'anno sono state già 37 le richieste di aiuto al 118 da parte delle mamme-bambine, di cui 5 non hanno più di 15 anni. Erano stati 41 gli interventi eseguiti per questa ragione nel 2010 dal 118 di Milano, e quell'anno 6 hanno riguardato la fascia 13-15 anni. Già nel 2011 il dato è passato a 50 interventi (9 per ragazzine 13-15enni). Commentando i dati nel loro complesso, Giovanni Sesana, direttore della Centrale operativa milanese del 118, ha spiegato che da un lato «è sicuramente migliorata la collaborazione dei giovani con noi operatori dei servizi di emergenza-urgenza». Sono quindi aumentati gli adolescenti che chiedono aiuto quando hanno un problema. «Ma certamente i casi di violenza, intossicazioni e problemi psichici sono cresciuti» anche come dato assoluto.
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