il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 7 luglio 2012

Salta la chiusura dei piccoli ospedali


La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Sole 24Ore
Ed. del 06.07.2012 - pag. 10
Roberto Turno
Articolo letto 26 volte
I risparmi arriveranno dalle imprese del farmaco e da tagli alla spesa per beni e servizi: 600 milioni le risorse recuperate nel 2012

Vince la linea Balduzzi, ma le Regioni dovranno riorganizzare la rete tagliando 20mila posti
ROMA - Niente taglio d’imperio dei piccoli ospedali sotto i 120 posti letto, ma “semplice” raccomandazione alle Regioni di riorganizzare la rete ospedaliera e comunque intanto di avviare una riduzione di almeno 20mila posti letto. Dopo un lungo braccio di ferro il Governo ha scelto la linea “morbida” sul capitolo sanitario anche socialmente più spinoso che s’è trovato sul tavolo ieri sera, boicottato anzitutto dal ministro della Salute, Renato Balduzzi.
Mini ospedali quasi salvi, ma tagli confermati alla spesa di asl e ospedali che subirà una potatura di 1 miliardo quest’armo, poi di altri 2 sia nel 2013 e nel 2014. Cinque miliardi in tutto in due anni e mezzo. Col risultato di perdere di qui al 2014 13 miliardi, sommando gli 8 miliardi già decisi con la manovra di Tremonti dell’estate scorsa. Una scelta che ha scatenato le dure proteste delle Regioni che hanno minacciato di rompere i rapporti col Governo.
Il mancato intervento sui piccoli ospedali - che avrebbe dovuto comportare risparmi per 200 milioni dal 2013 ora compensati dall’abbassamento del tetto sui dispositivi medici - è stato aggirato per il momento con l’invito ai governatori, si vedrà quanto perentorio ed entro quanto tempo, a mettere mano comunque alla rete ospedaliera eliminando doppioni, presidi sotto utilizzati, forse anche reparti (e naturalmente strutture) poco produttivi.
Come dire che gli ospedaletti rischieranno comunque, tanto più in vista del prossimo «Patto per la salute». E anche perché intanto dovrà scattare il dimagrimento dei posti letto di almeno 20mila unità: lo standard nazionale scende a 3,7 ogni mille abitanti, con lo 0,7 da dedicare a riabilitazione e lungodegenza.
Se i piccoli ospedali si salvano, restano invece in pieno nel mirino della spending review industrie farmaceutiche, farmacie, beni e servizi, case di cura. I risparmi arriveranno da loro. Il tetto della spesa farmaceutica territoriale scende quest’anno dal 13,3 al 13,1%. Ma dal 2013 scenderà ancora all’11,5%, esclusi i costi a carico dei cittadini sui “prezzi di rimborso”: l’eventuale deficit sarà interamente a carico della filiera del farmaco. Aumenterà invece sempre dal 2013 il tetto della farmaceutica ospedaliera che registra uno sfondamento di oltre 1,2 miliardi l’anno: salirà dal 2,4 al 3,2% e le industrie farmaceutiche saranno chiamate a un pay back pari al 50% dello sfondamento, in aumento rispetto al 35% previsto dalla manovra ddl’anno scorso. Ancora una stangata è prevista per le industrie farmaceutiche e per le famacie: le industrie dovranno praticare da luglio a dicembre di quest’armo uno “sconto” in favore del Ssn pari al 6,5%, rispetto all’1,83 attuale. Raddoppia invece dall’1,83 a1 3,65% lo “sconto” a carico delle farmacie, che se lo troveranno sul groppone in modo permanente.
Ecco poi il delicato capitolo del taglio alla spesa per beni e servizi, per la quale si prevede quest’anno un risparmio di 600 milioni che salirebbero a 1,2 miliardi dal 2013. Sui contratti in vigore per appalti di servizi e forniture di beni e servizi (farmaci esclusi) di asl e ospedali, scatterà poi una riduzione al 4,8% per tutta la durata dei contratti. Se poi emergeranno «differenze significative dei prezzi unitari» (superiori al 20% dei prezzi di riferimento) le asl dovranno proporre una rinegoziazione dei contratti per spuntare listini più favorevoli: nel caso entro 30 giorni i fornitori non accettino l’accordo, gli enti sanitari avranno il diritto di recedere dal contralto senza alcun onere. Per i dispositivi medici, come detto, viene invece ridotto il tetto annuo di spesa dal 5,2 al 5%. Altro colpo d’accetta riguarda case di cura accreditate e assistenza specialistica: la spesa dovrà essere ridotta dell’1% nel 2012 e del 2% dal 2013, sulla base dei consuntivi 2011. Infine una sorpresa amara anche per il personale sanitario, col rafforzamento delle misure di contenimento dei costi (riduzione dell’1,4% rispetto al 2004) che coinvolgerà anche i medici convenzionati.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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