il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 8 luglio 2012

Regioni sul piede di guerra chiuderanno 1.100 reparti no a nuovi primari senza tagli


La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Repubblica
Ed. del 07.07.2012 - pag. 2
Michele Bocci
Articolo letto 45 volte

Saranno eliminati fino a 20.000 posti letto
I piccoli ospedali sono salvi, ma i sistemi sanitari delle Regioni italiane pagano un duro prezzo alla spending review. Il Consiglio dei ministri dell’altra notte ha deciso misure nuove rispetto a quelle delle varie bozze dei giorni scorsi. E ha scontentato molti. Governatori, associazioni di fornitori, sindacati, buona parte della politica, a partire dal segretario Pd Bersani: tutti si lamentano dei tagli. Una delle parti critiche della legge riguarda gli ospedali. Vanno tagliati interi reparti, più di mille secondo le stime. li governo conferma la riduzione di 5 miliardi di euro al Fondo sanitario, a partire da quest’anno (via un miliardo) fino al 2014. Ma cerca di venire incontro alle amministrazioni locali con un nuovo comma, l’11 bis, in cuisi dà la possibilità di accordarsi per «rimodulare le misure fermo restando l’importo complessivo degli obiettivi finanziari annuali» per gli anni dal 2013 in poi. E’ quello che hanno chiesto i governatori al ministro Renato Balduzzi. Il problema è che il termine per decidere eventuali cambiamenti è stata fissato a breve, il 31 luglio 2012. E’ dunque molto probabile che il provvedimento resti così com’è.
In Italia bisogna scendere a 3,7 posti letto ogni mille abitanti (3 ospedalieri, il resto di riabilitazione o lungodegenza) e oggi la media è vicina al 4. Il tasso di ospedalizzazione deve arrivare a 160 ricoverati per mille abitanti all’anno. Le Regioni devono prendere provvedimenti per ridurre le degenze entro il 30 novembre di quest’anno. Scompariranno tra i 18 mila e i 20 mila letti, che significa circa 1.100 unità operative. Il governo infatti prevede che i tagli debbano riguardare reparti interi. Si impone che almeno il 40% delle degenze vengano tolte negli ospedali pubblici, il resto nelle strutture private convenzionate.
Finché non saranno fatti i tagli, «è sospeso il conferimento o il rinnovo di incarichi». Quindi non si potranno nominare nuovi primari. Tra l’altro la riduzione dei letti si porterebbe dietro la diminuzione dei medici. Sono in 10mila, spiegano dalla Cgil, a mandare avanti le degenze soppresse, anche se il dato rappresenta la pianta organica e quello reale è di certo più basso. E’ rimasto un riferimento ai piccoli ospedali. Le Regioni devono verificare la loro funzionalità dal punto di vista assistenziale e gestionale, cercando di riconvertirli. Entro il 28 febbraio 2013 vanno fissati gli standard qualitativi dell’ assistenza ospedaliera.
Riguardo ai medicinali, aziende e farmacisti pagheranno di tasca propria se si sfonderanno i tetti stabiliti per la spesa territoriale e ospedaliera rispetto alla spesa sanitaria generale: l’11,5% e il 3,2%. Il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, è molto critico e teme che alcune aziende rinuncino ad introdurre sul mercato farmaci innovativi perché sono prodotti cari che rischiano di far saltare il tetto. I contratti di fornitura di beni e servizi dovranno essere ridotti del 5% e comunque quanto speso non dovrà essere troppo superiore al prezzo medio dei prodotti. Le Regioni dovranno risparmiare sulle convenzioni con le cliniche e gli ambulatori privati, dell’l% quest’anno e del 2 dal prossimo.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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