ADNKronos Salute
Ed. del 01.06.2012
n.d.
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ROMA - Quarantaquattro persone sono state denunciate dai carabinieri del Nas nel corso dei controlli svolti tra marzo e aprile scorsi nel settore dei servizi di trasporto dei malati eseguito da ditte private con l'impiego di propri automezzi. In totale sono state sequestrate 30 ambulanze. Le attività sono state predisposte per verificare il rispetto del Codice della Strada e delle normative Regionali.
I controlli, realizzati nel periodo compreso tra marzo e aprile scorso con il supporto dei reparti dell'Arma territoriale, ha evidenziato la presenza di irregolarità diffuse, nonostante la delicata funzione di servizio sociale erogato. Le criticità rilevate sulla gestione delle ambulanze, utilizzate da aziende private e associazioni di volontariato, hanno riguardato anche violazioni di natura sanitaria e sulla sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro, con ripercussione sia di carattere penale che amministrativo.
In particolare su 273 ispezioni, effettuate in tutto il territorio nazionale, sono state accertate: violazioni delle norme inerenti la locazione del veicolo con relativo conducente (12 episodi); l'assenza di autorizzazione sanitaria regionale (13 contestazioni); l'assenza delle revisioni obbligatorie dei mezzi; l'omessa revisione degli estintori (16 casi); la presenza di farmaci, a bordo degli automezzi, scaduti di validità o senza fustella e in alcuni casi ad uso esclusivo ospedaliero (8 casi); un caso di assenza della copertura assicurativa obbligatoria (Rca) e di carenza igienico-sanitarie del mezzo; un'attività avviata in locali non autorizzati; un episodio di riscossione indebita di somme agli infermi da parte di operatori; l'impiego di ambulanze vetuste, 2 rilevando non conformità lievi o gravi in 67 strutture/aziende rispetto al totale degli obiettivi oggetto di ispezione, pari al 25% complessivo.
Alcuni interventi hanno evidenziato irregolarità più gravi e reso necessario i seguenti provvedimenti: il sequestro amministrativo di 30 ambulanze; il sequestro penale di 6 estintori e 171 confezioni di farmaci; la denuncia di 44 persone; l'emissione di due ordinanze di sospensione totale delle attività di trasporto infermi e di un decreto di sospensione dell'utilizzo di un'autoambulanza; l'irrogazione di sanzioni amministrative per un valore di euro 26.170.
L'ammontare complessivo dei beni sequestrati è pari ad oltre 2,3 milioni di euro. Il monitoraggio ha richiesto un attento coordinamento centrale al fine di uniformare gli interventi dei vari Nas sul territorio, le cui procedure sono vincolate alle variegate cornici normative regionali e locali, con una frequente diversa interpretazione delle disposizioni e una differente applicazione dei conseguenti provvedimenti.
Il piano di controlli ha permesso di illustrare un quadro più rappresentativo del fenomeno, evidenziando aree di illegalità che, anche se frequentemente associate a una gestione superficiale delle risorse, può rappresentare un potenziale pericolo sia per gli operatori di bordo quanto per gli utenti del servizio, a causa dall'assenza di requisiti tecnici e sanitari degli automezzi, degli standard di attrezzature e materiale di consumo per il trasporto ordinario, nonché delle abilitazioni professionali del personale operante.
I controlli, realizzati nel periodo compreso tra marzo e aprile scorso con il supporto dei reparti dell'Arma territoriale, ha evidenziato la presenza di irregolarità diffuse, nonostante la delicata funzione di servizio sociale erogato. Le criticità rilevate sulla gestione delle ambulanze, utilizzate da aziende private e associazioni di volontariato, hanno riguardato anche violazioni di natura sanitaria e sulla sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro, con ripercussione sia di carattere penale che amministrativo.
In particolare su 273 ispezioni, effettuate in tutto il territorio nazionale, sono state accertate: violazioni delle norme inerenti la locazione del veicolo con relativo conducente (12 episodi); l'assenza di autorizzazione sanitaria regionale (13 contestazioni); l'assenza delle revisioni obbligatorie dei mezzi; l'omessa revisione degli estintori (16 casi); la presenza di farmaci, a bordo degli automezzi, scaduti di validità o senza fustella e in alcuni casi ad uso esclusivo ospedaliero (8 casi); un caso di assenza della copertura assicurativa obbligatoria (Rca) e di carenza igienico-sanitarie del mezzo; un'attività avviata in locali non autorizzati; un episodio di riscossione indebita di somme agli infermi da parte di operatori; l'impiego di ambulanze vetuste, 2 rilevando non conformità lievi o gravi in 67 strutture/aziende rispetto al totale degli obiettivi oggetto di ispezione, pari al 25% complessivo.
Alcuni interventi hanno evidenziato irregolarità più gravi e reso necessario i seguenti provvedimenti: il sequestro amministrativo di 30 ambulanze; il sequestro penale di 6 estintori e 171 confezioni di farmaci; la denuncia di 44 persone; l'emissione di due ordinanze di sospensione totale delle attività di trasporto infermi e di un decreto di sospensione dell'utilizzo di un'autoambulanza; l'irrogazione di sanzioni amministrative per un valore di euro 26.170.
L'ammontare complessivo dei beni sequestrati è pari ad oltre 2,3 milioni di euro. Il monitoraggio ha richiesto un attento coordinamento centrale al fine di uniformare gli interventi dei vari Nas sul territorio, le cui procedure sono vincolate alle variegate cornici normative regionali e locali, con una frequente diversa interpretazione delle disposizioni e una differente applicazione dei conseguenti provvedimenti.
Il piano di controlli ha permesso di illustrare un quadro più rappresentativo del fenomeno, evidenziando aree di illegalità che, anche se frequentemente associate a una gestione superficiale delle risorse, può rappresentare un potenziale pericolo sia per gli operatori di bordo quanto per gli utenti del servizio, a causa dall'assenza di requisiti tecnici e sanitari degli automezzi, degli standard di attrezzature e materiale di consumo per il trasporto ordinario, nonché delle abilitazioni professionali del personale operante.
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