La Repubblica
Ed. del 06.05.2012 - Palermo - pag. VI
Giusi Spica
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Trecento metri quadrati, 726 euro al giorno per la ditta che cura i corsi all'ex Psichiatrico
PALERMO - Un’aula alla Vignicella costa alle casse dell’Asp quanto una suite in un Grand hotel a cinque stelle. Per organizzare un convegno o un corso di formazione nell’ex ospedale psichiatrico, l’azienda sanitaria provinciale, che ne è proprietaria, sborsa 726 euro al giorno.
A tanto ammonta il canone giornaliero concordato con la ditta Sz srl, che ha avuto l’affidamento diretto per «interventi di pulizia, accoglienza e supporto tecnologico». Senza gara né selezione. Una cifra inizialmente pattuita solo per eventi occasionati e poi estesa anche a corsi della durata di mesi, pagati a giornata anziché utilizzando un canone mensile.
Un esempio? Il corso di formazione per gli operatori Seus, tenuto nei locali della Vignicella da marzo ad agosto scorso, è costato 109 mila euro solo per pulizie ed accoglienza, 726 euro al giorno per 150 giorni. Il corso è stato finanziato dall’assessorato regionale alla Salute per un ammontare di 125.100 euro. Soldi che sarebbero dovuti servire anche a pagare il personale docente. Tant’è. Tre quarti dei fondi sono andati alla ditta, che ha messo a disposizione tre operatori per mettere a posto l’aula e accogliere gli appena 40 corsisti che dal lunedì al sabato, dalle 14 alle 20, seguivano le lezioni. Gli insegnanti che hanno tenuto il corso, invece, non sono ancora stati pagati.
Eppure i locali del complesso monumentale che sorge all’interno del presidio Pisani, 324 metri quadrati più un’area museale di 340, sono di proprietà dell’Asp, che, per organizzare gli eventi in casa propria, paga il salatissimo “affitto”.
Basti pensare che, solo tra marzo e dicembre scorsi, l’azienda ha sborsato 143 mila euro per pulizie e accoglienza. E il canone quotidiano di 726 euro raddoppia nel caso in cui, nella stessa giornata, si realizzano due incontri diversi, anche nella stessa aula a ore diverse.
Un vero e proprio salasso per l’Asp, che adesso sta cercando di correre ai ripari. Nella delibera datata 13 aprile, in cui si liquidano le somme alla ditta Sz, è scritto a chiare lettere che dal primo maggio la gestione sarà affidata al personale aziendale.
Soltanto il servizio di pulizia verrà assegnato, senza gara, alla ditta Pfe, che ha già l’incarico all’interno del presidio Pisani. Un’operazione, questa, che consentirà di abbattere i costi di oltre il 70 per cento.
A tanto ammonta il canone giornaliero concordato con la ditta Sz srl, che ha avuto l’affidamento diretto per «interventi di pulizia, accoglienza e supporto tecnologico». Senza gara né selezione. Una cifra inizialmente pattuita solo per eventi occasionati e poi estesa anche a corsi della durata di mesi, pagati a giornata anziché utilizzando un canone mensile.
Un esempio? Il corso di formazione per gli operatori Seus, tenuto nei locali della Vignicella da marzo ad agosto scorso, è costato 109 mila euro solo per pulizie ed accoglienza, 726 euro al giorno per 150 giorni. Il corso è stato finanziato dall’assessorato regionale alla Salute per un ammontare di 125.100 euro. Soldi che sarebbero dovuti servire anche a pagare il personale docente. Tant’è. Tre quarti dei fondi sono andati alla ditta, che ha messo a disposizione tre operatori per mettere a posto l’aula e accogliere gli appena 40 corsisti che dal lunedì al sabato, dalle 14 alle 20, seguivano le lezioni. Gli insegnanti che hanno tenuto il corso, invece, non sono ancora stati pagati.
Eppure i locali del complesso monumentale che sorge all’interno del presidio Pisani, 324 metri quadrati più un’area museale di 340, sono di proprietà dell’Asp, che, per organizzare gli eventi in casa propria, paga il salatissimo “affitto”.
Basti pensare che, solo tra marzo e dicembre scorsi, l’azienda ha sborsato 143 mila euro per pulizie e accoglienza. E il canone quotidiano di 726 euro raddoppia nel caso in cui, nella stessa giornata, si realizzano due incontri diversi, anche nella stessa aula a ore diverse.
Un vero e proprio salasso per l’Asp, che adesso sta cercando di correre ai ripari. Nella delibera datata 13 aprile, in cui si liquidano le somme alla ditta Sz, è scritto a chiare lettere che dal primo maggio la gestione sarà affidata al personale aziendale.
Soltanto il servizio di pulizia verrà assegnato, senza gara, alla ditta Pfe, che ha già l’incarico all’interno del presidio Pisani. Un’operazione, questa, che consentirà di abbattere i costi di oltre il 70 per cento.
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