Giornale di Sicilia
Ed. del 19.02.2012 - Caltanissetta - pag. 21
SG
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Sono i medici e gli infermieri in servizio con l'elisoccorso e le ambulanze coloro i quali lamentano i forti ritardi nei pagamenti
CALTANISSETTA - Infermieri e medici orbitanti nel sistema 118 sono in stato d’agitazione. Reclamano il pagamento di indennità pregresse contemplate dal cosiddetto «progetto obiettivo regionale» (Por) introdotto nel 2001. Un premio incentivante per infermieri e medici impegnati - sull’elicottero e sulle ambulanze - nel servizio prestato dal 118. Solo in provincia sono più di duecento e interessano non solo la postazione nissena, ma anche Gela e altri centri dove esistono ambulanze medicalizzate. Le ultime indennità pagate si riferiscono al mese di luglio 2011. Da allora i pagamenti hanno subito un lungo stop e adesso i sindacati (tutte le sigle: Cisl, Uil, Cgil, Fials e Nursind) hanno bussato a cassa all’azienda sanitaria con una serie di documenti nei quali lamentano gli inspiegabili ritardi nell’applicazione del progetto. Che prevede per gli infermieri 18,50 euro lorde all’ora per trentasei ore al mese, 34,50 euro sempre lorde per i medici. «Nelle altre aziende sanitarie - dicono gli esponenti sindacali di categoria - dove esistono postazioni del 118 queste lungaggini si accumulano solo raramente. Alle nostre rimostranze l’azienda ha risposto che i ritardi dipendono dall’assessorato regionale. Stentiamo a credere a questa ipotesi, ma in ogni caso abbiamo dimostrato di avere pazienza continuando a svolgere come abbia sempre fatto il nostro servizio. Ci è stato promesso che a breve, forse i primi di marzo, verranno pagate le indennità di agosto e settembre. Staremo a vedere». Nel sistema 118 gravitano centinaia di infermieri, oltre la metà quelli che prestano regolarmente servizio nei vari reparti dell’ospedale. A turno vengono distaccati al 118 e sono quelli che vediamo sulle ambulanze e quelli che salgono sull’elicottero quando c’è da effettuare un soccorso o un trasferimento secondario, ovvero da ospedale a ospedale. Alla postazione del Sant’Elia i dipendenti fissi, fra autisti e infermieri, sono una quarantina ai quali vanno aggiunti gli operatori centrale ai quali spetta il delicato compito di smistare ambulanze nelle tre province (la nostra Agrigento ed Enna) dove ha competenza ill18 nisseno diretto da Elio Barnabà, primario anche della rianimazione. Nei giorni scorsi il 118 aveva sollevato un’altra problematica, non meno importante, ovvero la carenza di lettini mobili che non consente di sbarellare con tempestività i feriti che vengono trasportati al pronto soccorso.
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