Giornale di Sicilia
Ed. del 11.02.2012 - Palermo - pag. 28
SA. FAZ.
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L'assessore Massimo Russo
PALERMO - Un sistema ingiusto. Così anche l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, definisce a Ditelo a Rgs le nuove norme per l’esenzione ticket. «Ma siamo stati costretti ad adeguarci alle direttive nazionali che speriamo vengano presto modificate».
Assessore, la Regione come sta affrontando il passaggio al nuovo sistema del ticket?
«Questa prima fase transitoria ci consentirà di verificare l’adeguatezza del sistema che già sappiamo essere abbastanza iniquo. Abbiamo dovuto importare questo sistema perché il governo centrale ha chiesto alla Sicilia di adeguarsi a tutte le altre regioni altrimenti avrebbe trattenuto 100 milioni di euro dal fondo sanitario».
Con l’immediata entrata in vigore del nuovo sistema medici e pazienti si sono trovati spiazzati. Perché non c’è stata una fase preparatoria?
«Perché non si può comunicare un provvedimento che diventa tale nel momento in cui viene pubblicato sulla Gazzetta. Abbiamo fatto delle riunioni con le Asp e la ditta che gestisce i dati degli esenti e abbiamo dato indicazioni molto semplici. Per tre mesi il paziente può firmare anche l’autocertificazione».
Cosa sarà fatto adesso?
«Mi sto facendo carico delle difficoltà enormi di chi ha redditi bassi e famiglia a carico e rischia di non avere più le somme per curarsi. C’è la necessità che a livello nazionale si modifichi la norma elevando la soglia del ticket e introducendo fasce nuove, legando la compartecipazione al reddito. La Sicilia siederà finalmente al tavolo per il patto nazionale per la salute e uno dei punti che ho fatto inserire è proprio quello dei ticket».
Assessore, la Regione come sta affrontando il passaggio al nuovo sistema del ticket?
«Questa prima fase transitoria ci consentirà di verificare l’adeguatezza del sistema che già sappiamo essere abbastanza iniquo. Abbiamo dovuto importare questo sistema perché il governo centrale ha chiesto alla Sicilia di adeguarsi a tutte le altre regioni altrimenti avrebbe trattenuto 100 milioni di euro dal fondo sanitario».
Con l’immediata entrata in vigore del nuovo sistema medici e pazienti si sono trovati spiazzati. Perché non c’è stata una fase preparatoria?
«Perché non si può comunicare un provvedimento che diventa tale nel momento in cui viene pubblicato sulla Gazzetta. Abbiamo fatto delle riunioni con le Asp e la ditta che gestisce i dati degli esenti e abbiamo dato indicazioni molto semplici. Per tre mesi il paziente può firmare anche l’autocertificazione».
Cosa sarà fatto adesso?
«Mi sto facendo carico delle difficoltà enormi di chi ha redditi bassi e famiglia a carico e rischia di non avere più le somme per curarsi. C’è la necessità che a livello nazionale si modifichi la norma elevando la soglia del ticket e introducendo fasce nuove, legando la compartecipazione al reddito. La Sicilia siederà finalmente al tavolo per il patto nazionale per la salute e uno dei punti che ho fatto inserire è proprio quello dei ticket».
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