La Repubblica
Ed. del 23.02.2012 - Palermo - pag. VI
Giusi Spica
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Il caso sollevato da una consigliera dell'Mpa: ci sono anche due esperti del suo partito
L'Asp nomina un morto, politici e parenti. La Regione invia gli ispettori
PALERMO - Tempi biblici per il riconoscimento di bambini e pazienti con handicap, medici morti nominati come esperti negli organi di controllo e presidenti senza titoli ma con robusti pedigree politici. L’Asp di Palermo finisce nel mirino dell’assessorato alla Salute dopo la denuncia di ritardi da parte dei cittadini e il pasticcio delle nuove commissioni mediche per le invalidità civili. Ieri piazza Ziino ha ordinato un’ispezione negli uffici di via Cusmano. «Dobbiamo andare a fondo di un problema che riguarda tante persone, quotidianamente vittime di lungaggini burocratiche e di complicazioni evitabili con una migliore organizzazione del lavoro», spiega l’assessore Russo.
Il funzionario inviato dall’assessore, Salvatore Requirez, ha anche acquisito una copia della delibera del 7 febbraio firmata dal manager Salvatore Cirignotta, con la quale vengono istituite le 26 nuove commissioni con il compito di analizzare le pratiche di invalidità. A sollevare il caso è stato il consigliere comunale dell’Mpa, Stefania Munafò, che ha chiesto la revoca del provvedimento. Sotto accusa ci sarebbero diverse “irregolarità”: dalla mancata pubblicazione dell’albo degli idonei, alla “parentopoli” delle nuove nomine fino alla scelta di un esperto che è morto due mesi fa. L’Asp corre ai ripari e annuncia una modifica ma i ritardi rischiano di far cadere una nuova tegola sugli uffici sommersi dalle pratiche: il provvedimento prevede infatti la decadenza delle vecchie commissioni a partire dal 7 febbraio. Tutti gli atti compiuti da allora sono impugnabili e c’è il rischio di una raffica di ricorsi. Basta dare un’occhiata alla delibera per scoprire che, nella stessa commissione, sono stati nominati membri con legami di parentela, in violazione del bando. Al presidio di via Loggia, per esempio, il presidente Luigi Garofalo è convivente del segretario Maria Cosenza. Nella commissione del poliambulatorio “Centro” il presidente Silvana Muscarella è sposata con l’esperto Calogero Morreale. Non basta. Nella commissione “Palermo Centro” è stato nominato come esperto lo psichiatra Antonino Nesci, morto da due mesi. Senza contare la mancata pubblicazione della graduatoria degli idonei e la nomina di cinque componenti che usufruiscono della legge 104 sull’invalidità e che - stando al bando - avrebbero potuto partecipare solo rinunciandovi. Ma nessuno lo ha fatto.
«Chiarezza sulle responsabilità di tutti coloro che hanno avallato e contribuito alla pubblicazione di un atto che viola tutti i principi di legalità e trasparenza» attacca Munafò. Ma, tra i “nominati”, ci sono pure due suoi colleghi di partito. Sono il consigliere comunale Agostino Genova, che con due casi di invalidi in famiglia gode due volte dei benefici della legge 104, e il consigliere e coordinatore provinciale Vincenzo Briganò.
Tra i nominati ci sono poi dipendenti che già rivestono ruoli dirigenziali all’interno dell’azienda, dai direttori di distretto Luigi Lo Giudice (Bagheria), Gaetano Cimò (Misilmeri), Silvio Buccellato (Palermo) e Gaetano Bucchieri (Termini Imerese), ai responsabili dei presidi territoriali d i assistenza come Silvana Muscarella (via La Loggia) o di unità complesse come Francesco Cerrito (Cure primarie), Giuseppe Quattrocchi (Riabilitazione), Giovanni Vetro (Specialistica convenzionata).
Spuntano anche i nomi di alcuni membri palesemente “incompatibili”. Come quello di Sergio Cinque, nominato presidente di una delle cinque commissioni di via Cusmano nonostante faccia già parte di un’analoga commissione dell’Inps. Senza contare i presidenti non specializzati in Medicina legale, come richiesto dall’avviso pubblico. È il caso di Sergio D’Anna, nominato all’Albanese e beneficiario della legge 104. E ancora Giuseppe Perconti, ex dipendente dell’Asp in pensione, nominato presidente in ben due commissioni, e Filippo Mirelli, scelto a presiedere l’organo a Misilmeri e anche lui beneficiario della legge 104.
Il funzionario inviato dall’assessore, Salvatore Requirez, ha anche acquisito una copia della delibera del 7 febbraio firmata dal manager Salvatore Cirignotta, con la quale vengono istituite le 26 nuove commissioni con il compito di analizzare le pratiche di invalidità. A sollevare il caso è stato il consigliere comunale dell’Mpa, Stefania Munafò, che ha chiesto la revoca del provvedimento. Sotto accusa ci sarebbero diverse “irregolarità”: dalla mancata pubblicazione dell’albo degli idonei, alla “parentopoli” delle nuove nomine fino alla scelta di un esperto che è morto due mesi fa. L’Asp corre ai ripari e annuncia una modifica ma i ritardi rischiano di far cadere una nuova tegola sugli uffici sommersi dalle pratiche: il provvedimento prevede infatti la decadenza delle vecchie commissioni a partire dal 7 febbraio. Tutti gli atti compiuti da allora sono impugnabili e c’è il rischio di una raffica di ricorsi. Basta dare un’occhiata alla delibera per scoprire che, nella stessa commissione, sono stati nominati membri con legami di parentela, in violazione del bando. Al presidio di via Loggia, per esempio, il presidente Luigi Garofalo è convivente del segretario Maria Cosenza. Nella commissione del poliambulatorio “Centro” il presidente Silvana Muscarella è sposata con l’esperto Calogero Morreale. Non basta. Nella commissione “Palermo Centro” è stato nominato come esperto lo psichiatra Antonino Nesci, morto da due mesi. Senza contare la mancata pubblicazione della graduatoria degli idonei e la nomina di cinque componenti che usufruiscono della legge 104 sull’invalidità e che - stando al bando - avrebbero potuto partecipare solo rinunciandovi. Ma nessuno lo ha fatto.
«Chiarezza sulle responsabilità di tutti coloro che hanno avallato e contribuito alla pubblicazione di un atto che viola tutti i principi di legalità e trasparenza» attacca Munafò. Ma, tra i “nominati”, ci sono pure due suoi colleghi di partito. Sono il consigliere comunale Agostino Genova, che con due casi di invalidi in famiglia gode due volte dei benefici della legge 104, e il consigliere e coordinatore provinciale Vincenzo Briganò.
Tra i nominati ci sono poi dipendenti che già rivestono ruoli dirigenziali all’interno dell’azienda, dai direttori di distretto Luigi Lo Giudice (Bagheria), Gaetano Cimò (Misilmeri), Silvio Buccellato (Palermo) e Gaetano Bucchieri (Termini Imerese), ai responsabili dei presidi territoriali d i assistenza come Silvana Muscarella (via La Loggia) o di unità complesse come Francesco Cerrito (Cure primarie), Giuseppe Quattrocchi (Riabilitazione), Giovanni Vetro (Specialistica convenzionata).
Spuntano anche i nomi di alcuni membri palesemente “incompatibili”. Come quello di Sergio Cinque, nominato presidente di una delle cinque commissioni di via Cusmano nonostante faccia già parte di un’analoga commissione dell’Inps. Senza contare i presidenti non specializzati in Medicina legale, come richiesto dall’avviso pubblico. È il caso di Sergio D’Anna, nominato all’Albanese e beneficiario della legge 104. E ancora Giuseppe Perconti, ex dipendente dell’Asp in pensione, nominato presidente in ben due commissioni, e Filippo Mirelli, scelto a presiedere l’organo a Misilmeri e anche lui beneficiario della legge 104.
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