E’ la risposta dello SNAMI alla lettera di auguri dell’assessore Russo al personale sanitario dell’Isola.
PALERMO - Alla lettera che l’assessore alla sanità siciliana, Massimo Russo, ha inviato a tutti gli operatori delle aziende sanitarie siciliane, di cui abbiamo parlato in un articolo di qualche giorno fa, risponde lo SNAMI Emergenza attraverso il suo segretario nazionale di settore, Vito D’Angelo, trapanese e quindi conoscitore del territorio occidentale dell’Isola.
L’assessore alla sanità siciliano oltre all’auspicio di un 2012 migliore aveva rilevato che «i difficilissimi momenti dell’emergenza e del comprensibile disorientamento che ha contraddistinto la prima fase dell’azione politico - amministrativa di riorganizzazione, sono ormai alle spalle».
Insomma una situazione di armonia che lo SNAMI non riesce a cogliere. «L’assessore forse dimentica - ha dichiarato D’Angelo - le proteste e le resistenze sollevate da chi opera in campo sanitario, quando, con il decreto assessoriale, non ascoltando, non condividendo e non predisponendo con gli attori del sistema di Emergenza linee guida e procedure da adottare, ha rimosso il soccorritore dalle ambulanze medicalizzate, incrinando un’emergenza territoriale che già si reggeva a stento. Ha tolto una stampella ad un’emergenza che a fatica riusciva a soddisfare il bisogno di salute, mettendo a dura prova l’equipe chiamata nel soccorso».
D’Angelo sottolinea inoltre come l’impegno personale dell’assessore fin dal suo insediamento di fare in modo che il personale sanitario dell’emergenza fosse finalmente dedicato su tutto il territorio regionale è venuto meno. «Obiettivo non centrato» afferma D’Angelo.
Anche l’introduzione dell’auto medica nel comune di Mazara, comune di nascita dell’assessore, non trova d’accordo il sindacalista. Ad essere criticata è la “metodologia operativa”: l’assessore «non può pensare di cambiare un sistema con una pianificazione di “taglia e incolla” prendendo pezzi di decreti da altre regioni culturalmente, demograficamente, e politicamente differenti, ed appioppare ritagli non combacianti del puzzle al mosaico sanitario siciliano».
«L’auto medica - prosegue D’Angelo - deve rappresentare un elemento di arricchimento al sistema di emergenza, come accade in altre regioni d’Italia tipo Emilia Romana, dove essa è stata introdotta in aree metropolitane fungendo da supporto alla rete dell’Emergenza Territoriale la quale continua ad operare con ambulanze di tipo avanzato e di Base. Rappresenta un tassello aggiuntivo e non riduttivo, come invece accade a Mazara del Vallo».
«Io credo - chiosa D’Angelo - che sia giunta l’ora di lavorare insieme, di studiare e condividere modelli organizzativi che puntino alla razionalizzazione e all’omogeneizzazione dell’Emergenza Territoriale costruendo un progetto in perfetto equilibrio senza il sacrificio particolare di nessuno. Serve una sanità efficiente, capace di migliorare la qualità della vita delle persone, viene ricercata una consapevolezza di chi opera in emergenza, una formazione e una ripresa dei valori professionali, ma soprattutto una buona politica orientata al perseguimento del bene comune, per superare le difficoltà che ogni giorno si incancreniscono agli occhi degli operatori sanitari».
«Questo - conclude D’Angelo - è l’ennesimo messaggio che SNAMI lancia all’assessore Russo, un messaggio di collaborazione e non di prevaricazione, una proposta di collaborazione e non solo una protesta. Siamo pronti a condividere idee ed esperienze per fare dell’emergenza sanitaria territoriale siciliana un’eccellenza».
L’assessore alla sanità siciliano oltre all’auspicio di un 2012 migliore aveva rilevato che «i difficilissimi momenti dell’emergenza e del comprensibile disorientamento che ha contraddistinto la prima fase dell’azione politico - amministrativa di riorganizzazione, sono ormai alle spalle».
Insomma una situazione di armonia che lo SNAMI non riesce a cogliere. «L’assessore forse dimentica - ha dichiarato D’Angelo - le proteste e le resistenze sollevate da chi opera in campo sanitario, quando, con il decreto assessoriale, non ascoltando, non condividendo e non predisponendo con gli attori del sistema di Emergenza linee guida e procedure da adottare, ha rimosso il soccorritore dalle ambulanze medicalizzate, incrinando un’emergenza territoriale che già si reggeva a stento. Ha tolto una stampella ad un’emergenza che a fatica riusciva a soddisfare il bisogno di salute, mettendo a dura prova l’equipe chiamata nel soccorso».
D’Angelo sottolinea inoltre come l’impegno personale dell’assessore fin dal suo insediamento di fare in modo che il personale sanitario dell’emergenza fosse finalmente dedicato su tutto il territorio regionale è venuto meno. «Obiettivo non centrato» afferma D’Angelo.
Anche l’introduzione dell’auto medica nel comune di Mazara, comune di nascita dell’assessore, non trova d’accordo il sindacalista. Ad essere criticata è la “metodologia operativa”: l’assessore «non può pensare di cambiare un sistema con una pianificazione di “taglia e incolla” prendendo pezzi di decreti da altre regioni culturalmente, demograficamente, e politicamente differenti, ed appioppare ritagli non combacianti del puzzle al mosaico sanitario siciliano».
«L’auto medica - prosegue D’Angelo - deve rappresentare un elemento di arricchimento al sistema di emergenza, come accade in altre regioni d’Italia tipo Emilia Romana, dove essa è stata introdotta in aree metropolitane fungendo da supporto alla rete dell’Emergenza Territoriale la quale continua ad operare con ambulanze di tipo avanzato e di Base. Rappresenta un tassello aggiuntivo e non riduttivo, come invece accade a Mazara del Vallo».
«Io credo - chiosa D’Angelo - che sia giunta l’ora di lavorare insieme, di studiare e condividere modelli organizzativi che puntino alla razionalizzazione e all’omogeneizzazione dell’Emergenza Territoriale costruendo un progetto in perfetto equilibrio senza il sacrificio particolare di nessuno. Serve una sanità efficiente, capace di migliorare la qualità della vita delle persone, viene ricercata una consapevolezza di chi opera in emergenza, una formazione e una ripresa dei valori professionali, ma soprattutto una buona politica orientata al perseguimento del bene comune, per superare le difficoltà che ogni giorno si incancreniscono agli occhi degli operatori sanitari».
«Questo - conclude D’Angelo - è l’ennesimo messaggio che SNAMI lancia all’assessore Russo, un messaggio di collaborazione e non di prevaricazione, una proposta di collaborazione e non solo una protesta. Siamo pronti a condividere idee ed esperienze per fare dell’emergenza sanitaria territoriale siciliana un’eccellenza».
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