Giornale di Sicilia
Ed. del 29.12.2011 - pag. 15
SG
Articolo letto 15 volte
OSPEDALE SANT'ELIA. Tra influenza e infortuni vari la situazione s'è fatta insostenibile
CALTANISSETTA - Di emergenza in emergenza al pronto soccorso. A falcidiare l’importantissimo presidio sono le malattie di stagione (influenza) e qualche infortunio, «eventi» che hanno quasi dimezzato il numero di medici in servizio. Per fronteggiare la situazione si sta facendo ricorso ai medici dei punti territoriali (di assistenza e di emergenza) il cui apporto si sta rivelando fondamentale per garantire la continuità del servizio in un pronto soccorso perennemente e quotidianamente assediato dalle urgenze. A dar manforte il Ppi (punto di primo intervento) istituito sempre all’interno del pronto soccorso dove vengono «dirottati» i codici bianchi e verdi. La carenza di personale obbliga i medici (compreso il direttore Aulo Di Grande) a turni massacranti se si pensa che in un giorno, mediamente, il pronto soccorso garantisce un centinaio di prestazioni. Al Sant’Elia, dopo la smobilitazione del vicino ospedale di San Cataldo, converge l’utenza di un vastissimo comprensorio (non solo del nisseno ma anche di parte dell’agrigentino e dell’ennese) e questo comporta inevitabilmente tempi d’attesa lunghi dove la precedenza viene stabilita dai codici d’ingresso. I medici si destreggiano come possono, ma dall’inizio di dicembre i buchi d’organico scaturiti dalle malattie o da infortuni vari ha fatto scattare l’emergenza nel presidio. Qualche boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dai concorsi, ormai in dirittura, banditi dall’azienda guidata dal manager Paolo Cantaro. I rinforzi (forse sei) potrebbero arrivare a metà gennaio.
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti